Assoluti: Fabbri 22,11, Sottile vola a 2,30

30 Giugno 2024

La Spezia: l’oro d’Europa all’ottavo successo su otto gare, sempre oltre i 22 metri. Il saltatore decolla nell’alto dopo cinque anni. Desalu 20.30, Scotti 45.28, Del Buono al titolo dei 1500 dopo 10 stagioni

di Nazareno Orlandi

La spallata di Fabbri, il volo di Sottile, il ruggito di Desalu: i Campionati Italiani Assoluti di La Spezia vanno in archivio con una domenica di conferme e di ritorni al Centro Sportivo Montagna. Il campione d’Europa Leonardo Fabbri spedisce il peso a 22,11, ottavo successo su otto negli ultimi due mesi, sempre oltre i ventidue metri. Il risultato più a sorpresa è però il 2,30 di Stefano Sottile nel salto in alto, peraltro alla prima prova: è una misura che non saltava da cinque anni, ovvero dagli Assoluti di Bressanone del 2019 quando superò quota 2,33. La prestazione di oggi lo colloca all’attuale ottavo posto delle liste mondiali dell’anno. In luce anche il campione olimpico della staffetta Fausto Desalu che primeggia nei 200 con 20.30 (+1.8), mentre al femminile, nei 200, il successo va ad Anna Bongiorni con il personale eguagliato di 23.10 (+0.7). Nei 400 metri, Edoardo Scotti non correva così forte dal 2020: l’azzurro si impone con 45.28 e Alice Mangione incassa il trionfo al femminile con 51.57. Da segnalare il ritorno al titolo italiano dei 1500 dopo 10 anni per Federica Del Buono (4:05.14), che indossò la sua unica maglia tricolore a Rovereto nel 2014. Tra gli uomini dei 1500, il cambio secco di Federico Riva (3:40.63) è fatale per il bronzo europeo Pietro Arese al termine di una gara tattica (3:41.06). Un fastidio al bicipite sinistro nega la finale ad Alessandro Sibilio: i 400 ostacoli li vince Giacomo Bertoncelli (49.80), tra le donne la spunta invece Alice Muraro in 55.13. Nei 3000 siepi 8:21.00 per Yassin Bouih, 8:22.03 per Osama Zoghlami. La campionessa europea del martello Sara Fantini a segno con 71,32. In mattinata, titoli dei 10 km di marcia per Valentina Trapletti (43:54) e Andrea Agrusti (39:55) entrambi al personale. Coppa Italia maschile alle Fiamme Gialle (148 punti), femminile ai Carabinieri (138).

PESO - E non è soddisfatto, Leonardo Fabbri, che chiede sempre tantissimo a se stesso: “Non mi sono piaciuto, gambe troppo lente, peso troppo leggero - commenta l’azzurro dell’Aeronautica - non sono stato bravo a gestire una pedana veramente bella. Mi aspettavo meglio. Ora farò una gara in Italia, poi Szekesfehervar e Londra prima delle Olimpiadi”. Il campione europeo, argento mondiale e bronzo iridato indoor, parte da 21,50, prosegue con 21,18, cresce con 21,74 e 21,87, quindi al quinto turno trova il lancio più lungo del giorno, prima di chiudere a ventidue metri esatti (22,00). Oltre un secolo di Assoluti e mai prima di oggi si erano superati i ventidue metri: Leo sta spostando tutti i confini. Quarto titolo nelle ultime sei edizioni. Alle sue spalle si fa notare Riccardo Ferrara (Carabinieri) secondo con 20,34, il terzo posto è invece per Francesco Trabacca (Giovani Atleti Bari 1969) con 19,23.

ALTO - Percorso netto fino a 2,30: è un atleta ritrovato Stefano Sottile (Fiamme Azzurre), sesto agli Europei di Roma e, finalmente, dopo cinque anni di nuovo su una misura di rilievo internazionale. Sembra di rivivere il pomeriggio di Bressanone degli Assoluti 2019: l’abbraccio con la coach Valeria Musso, il sorriso della compagna Erica Marchetti, la leggerezza del piemontese oltre l’asticella, che allora era fissata tre centimetri più su. Non sbaglia mai a 2,10-2,15-2,20-2,23 e 2,26. A 2,30 è freddo, chirurgico. Per il 2,33 manca ancora qualcosa ma a questo punto perché non riprovarci, magari su palcoscenici stellari. Manuel Lando (Aeronautica) centra il secondo posto con 2,20, Eugenio Meloni (Carabinieri) il terzo con 2,15.

200 METRI - Quarto tempo in carriera, il migliore dalla batteria delle Olimpiadi di Tokyo. Fausto Desalu (Fiamme Gialle) imprime il proprio nome sugli Assoluti con una curva aggressiva e un lanciato potente nei 200 metri, stampando sul display un bel 20.30 (+1.8) dopo il 20.54 (-0.1) della batteria. Il campione olimpico della staffetta si lascia alle spalle Diego Pettorossi (Libertas Unicusano Livorno, 20.63) e il primatista italiano dei 400 metri Luca Sito (Cus Pro Patria Milano), promosso in questo esperimento sul mezzo giro: è terzo con il PB portato a 20.72. Al femminile si presentano in quattro appaiate nei venti metri conclusivi, ma gli ultimi appoggi di Anna Bongiorni (Carabinieri) sono i più efficaci ed è proprio la veterana della staffetta azzurra ad agguantare il titolo, pareggiando il personale di 23.10 (+0.7).

Dopo l’assolo dei 100, Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) è seconda nella distanza doppia con 23.17 ed è già sul podio delle grandi la diciassettenne Elisa Valensin (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) con 23.19, avanti per questione di millesimi rispetto a Irene Siragusa (Esercito, 23.19).

400 METRI - Segnali molto incoraggianti da Edoardo Scotti (Carabinieri): è da quasi quattro anni, ovvero dalla notte magica del Golden Gala Pietro Mennea del settembre 2020 quando vinse i 400 all’Olimpico in 45.21, che non correva così forte nel giro di pista: 45.28 al Centro Sportivo Montagna per il doppio argento della staffetta (uomini e mista) agli Europei di Roma. Finiscono in quattro sotto i 46 secondi: anche il vicecampione d’Italia Vladimir Aceti (Fiamme Gialle, 45.77), il terzo Brayan Lopez (Fiamme Azzurre, 45.93), il quarto Riccardo Meli (Fiamme Gialle, 45.94), tutti allo stagionale. Tra le donne, quarto titolo in cinque anni per Alice Mangione (Esercito) nei 400 metri: l’argento europeo della staffetta mista si esprime in 51.57 e conferma i favori del pronostico, distanziando Giancarla Trevisan (Bracco Atletica, 52.09) e Ilaria Accame (Libertas Unicusano Livorno, 52.16).

MEZZOFONDO - L’abbraccio con Ludovica Cavalli è tra le immagini più significative degli Assoluti: scorre il film di dieci anni non sempre semplici, nell’esultanza commossa di Federica Del Buono (Carabinieri) che si riprende la maglia tricolore dei 1500 dopo Rovereto 2014 e lo fa con una straordinaria prova di forza e di carattere, addirittura distanziando la concorrenza con un’azione superlativa negli ultimi due giri (finale 4:05.14). Un gap che Sintayehu Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli, 4:05.29) e la stessa Cavalli (Aeronautica, 4:06.79) riescono soltanto in parte a compensare nel rettilineo finale. Del Buono concretizza un momento estremamente favorevole già evidenziato dal quarto posto europeo di Roma nei 10.000 e il settimo nei 5000. Tra gli uomini, è impressionante il cambio di ritmo ai -200 metri di Federico Riva (Fiamme Gialle), uno specialista sopraffino dei finali, capace di lasciare sul posto il bronzo continentale e primatista italiano Pietro Arese (Fiamme Gialle) in una gara decisamente tattica (tempi 3:40.63 e 3:41.06). In scia Joao Bussotti (Esercito) terzo con 3:42.80. Negli 800 Pernici fa la gara, Barontini ne ha di più sul finale e si conferma tricolore. È ancora Simone Barontini (Fiamme Azzurre, 1:45.84) il campione italiano. Attende la curva conclusiva per affiancarsi a Francesco Pernici (Fiamme Gialle, 1:45.89) che aveva scelto la consueta gara da front runner, e lo supera sulla retta finale in una volata spalla a spalla. L’altra volata, quella per il terzo posto sul podio, la regola Giovanni Lazzaro (Aeronautica) al personale di 1:46.31. Al femminile, senza ritmi forsennati per 700 metri, apre il gas negli ultimi cento Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) e piazza il tris di vittorie consecutive (2:03.71). La sorpresa è la seconda posizione di Maria Colajanni (Cus Palermo, 2:04.08), terza la junior Gloria Kabangu (Acsi Italia, 2:04.45). Il re dei 3000 siepi è Yassin Bouih (Fiamme Gialle) con 8:21.00 al termine del duello con Osama Zoghlami (Aeronautica, 8:22.03) che soltanto nella prima parte imposta un gioco di squadra con il gemello Ala Zoghlami (Fiamme Oro) poi terzo, staccato, in 8:34.89. Tra le donne, sotto i dieci minuti Eleonora Curtabbi (Atl. Giò 22 Rivera) al traguardo in 9:57.59, precedendo Linda Palumbo (Us Quercia Dao Conad, 10:02.50) e Silvia Oggioni (Cus Pro Patria Milano, 10:06.76).

OSTACOLI - L’argento europeo Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle) non corre la finale dei 400 ostacoli, a scopo precauzionale, a causa di un fastidio al bicipite sinistro avvertito a dieci minuti dall’ingresso in call room. Via libera per Giacomo Bertoncelli (Atl. Insieme Verona) che può brindare al primo titolo assoluto con il crono di 49.80. Secondo Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946) in 50.51, terzo José Bencosme (Fiamme Gialle) con 51.10. Anche al femminile c’è una ‘prima volta’: è quella di Alice Muraro (Aeronautica) che esce meglio dall’ultimo ostacolo, chiude in 55.13 e beffa il terzetto delle Fiamme Oro con Rebecca Sartori (55.33) seconda in rimonta su Linda Olivieri (55.41, terza) e più distante la primatista italiana Ayomide Folorunso, quarta in 55.75.

LANCI - È il quindicesimo titolo consecutivo per la campionessa d’Europa Sara Fantini (Carabinieri) che non perde agli Assoluti dal 2017 considerando titoli estivi e invernali: al quinto lancio ritrova i settanta metri nel martello con 71,32. Dopo un anno torna a migliorarsi la campionessa mondiale U20 Rachele Mori (Fiamme Gialle), +2 centimetri sul personale con 69,04.

Cecilia Desideri (Aeronautica) balza sul podio con 60,65. Nel disco Alessio Mannucci (Aeronautica) torna campione italiano con pieno merito: tradotto in numeri, vuol dire 64,07 all’ultimo ingresso in pedana e un altro lancio da 62,79. Doppietta Aeronautica grazie al 60,22 di Enrico Saccomano, mentre è terzo Giovanni Faloci (Fiamme Gialle) con 59,75. Nel peso può esultare Sara Verteramo (Battaglio Cus Torino), a segno con 15,98. La seguono Martina Carnevale (Studentesca Milardi Rieti, 15,23) e Fuyuko Stella (Atl. Vicentina, 14,88).

SALTI - È 7,89 (+0.1) la cifra del successo nel lungo: è quanto salta Kareem Mersal (VV Management), misura che basta per mettere in fila il trio delle Fiamme Gialle formato da Simone Forte (secondo con 7,80/+0.9), Filippo Randazzo (terzo con 7,74/+0.4) e Gabriele Chilà (quarto con 7,66/+0.5). Lungo femminile per Elisa Naldi (Carabinieri) con 6,21 (+0.1), due centimetri meglio di Veronica Crida (Atl. Brescia 1950, 6,19/-0.4), terza Arianna Battistella (Carabinieri) con 6,05 (+0.6). Tre errori alla misura d’ingresso di 5,20 per il campione uscente dell’asta Simone Bertelli (Fiamme Gialle), così si riapre tutto all’improvviso. Stesso 5,15 e stesso percorso per Federico Biancoli (Atl. Riccardi Milano 1946) e Federico Bonanni (Aeronautica) che sbagliano a 5,25. In base al regolamento dei campionati italiani, si va allo spareggio: Bonanni sbaglia, Biancoli salta e conquista il tricolore. La misura di 5,10 consegna il terzo posto a Matteo Oliveri (Carabinieri).

DECATHLON - Out Dario Dester (Carabinieri) per infortunio alla caviglia nella prima giornata, il decathlon incorona Lorenzo Modugno (Polisportiva Triveneto Trieste) con 7567 punti, davanti alla coppia dell’Atletica Fossano ’75 Andrea Cerrato (7404) e Lorenzo Mellano (6989). Si riparte con gli ostacoli vinti da Simon Zandarco (Lana Raika) in 15.07 (+0.7) davanti a Nicola Paletti (Lagarina Crus Team, 15.11) e Alessandro Arrius (Osa Saronno, 15.30). Nel disco Modugno lancia 44,16, meglio di Simone Demichelis (Atl. Fossano ’75, 41,55) e Jan Fragiacomo (Lagarina Crus Team, 35,98). Nell’asta ancora il sigillo di Modugno (5,00) su Cerrato (4,70) e Riccardo Lavino (Atl. Barbas, 4,60). Nel giavellotto Fragiacomo 59,18, Modugno 58,78, Yoro Menghi (La Fratellanza 1874 Modena) con 51.13. Modugno si assicura il titolo nei 1500 conclusivi con il primo posto in 4:13.22 (poi Cerrato 4:33.35 e Mellano 4:33.68).

EPTATHLON - Con 5587 punti Sara Chiaratti (Libertas Unicusano Livorno) è la nuova campionessa italiana dell’eptathlon. Al termine delle due giornate comanda su Marta Giaele Giovannini (Atl. Cascina, 5505) e Alice Lunardon (Atl. Riviera del Brenta, 5480). Il lungo premia proprio Lunardon atterrata al personale di 6,15 (+1.8), per prevalere su Giovannini (5,85/+2.0) ed Eleonora Favaretto (Team Treviso, 5,63/-0.6). Nel giavellotto domina Chiaratti a colpi di personale (49,09), precedendo Giovannini (39,67) e Scilla Benussi (Atl. Riviera del Brenta, 38,59). Negli 800 Lunardon con 2:23.02 chiude davanti a Chiaratti (2:23.38) e Anna Generali (Atl. Agropoli, 2:23.94).

STAFFETTE - L’Assindustria Sport può esultare con la staffetta 4x400 metri: 3:12.09 per Lorenzo Stoppato, Lorenzo De Bortoli, Luca Ostanello e Filippo Cibin, di un soffio sul Cus Pro Patria Milano (3:12.12) e su Pro Sesto Atletica Cernusco (3:12.81). Tra le donne, il Cus Pro Patria Milano gioisce con Lucrezia Lombardo, Serena Troiani, Ilaria Burattin, Virginia Troiani (3:35.76) con buon margine su Atletica Brescia 1950 (3:38.99) e Bracco Atletica (3:39.00).

PREMIAZIONI SPECIALI - Il presidente FIDAL Stefano Mei ha consegnato il riconoscimento “European Athletics Women’s Leadership Awards” al vice presidente vicario del CONI Silvia Salis, che nel mondo dell’atletica gioca in casa vista la sua carriera da martellista. Inoltre con un omaggio alla signora Rosa Capiferri è stata onorata la memoria di Norberto Capiferri, triplista azzurro degli anni Settanta, scomparso nel 2021, figura di riferimento per l’atletica alla Spezia e tra i principali promotori dei Campionati Italiani Assoluti nella città ligure.

RISULTATI - FOTOGALLERY

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L'abbraccio tra Federica Del Buono e Ludovica Cavalli (foto Grana/FIDAL)


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