Atleta ipovedente

Quesito
È stato regolarmente iscritto nelle gare dei 100 e 200, ad una finale CDS, un atleta ipovedente, regolarmente tesserato FIDAL. La sua condizione però lo obbliga ad essere accompagnato per poter gareggiare e, di conseguenza, chiede l’assegnazione di una corsia esterna per permettere alla guida di correre al suo fianco. L’atleta gareggia regolarmente nei campionati riservati ai disabili e di questi è primatista italiano.
Quale norma debbo applicare per farlo o non farlo gareggiare?
 
Risposta
Un qualsiasi atleta disabile, pur tesserato FIDAL, può partecipare regolarmente alle manifestazioni federali solo se è in grado di compiere il gesto atletico senza l’ausilio di persone o strumenti, la cui presenza deve essere considerata “assistenza” e quindi non permessa ai sensi della Regola 6.2 RT e delle Regole 6.3.1 e 6.3.3 RT.
Quanto in oggetto viene anche illustrato nella Regola 18.8 RT, che ricorda come si può permettere la partecipazione dell’atleta a condizione che tale variazione non fornisca all’atleta un vantaggio rispetto ad un altro atleta in gara nello stesso evento. Questa Regola non consente la partecipazione nelle corse a guide/accompagnatori per gli atleti non vedenti, se non consentito dal regolamento di una specifica competizione.
Diverso è il caso dell’accompagnamento in pedana o sulla linea di partenza, prima dell’inizio della prova, che comunque dovrà essere compiuta individualmente.


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