Bruxelles: Folorunso centra la finale Diamond

08 Settembre 2023

Nella penultima tappa Ayo è quinta con 54.42 nei 400hs e andrà a Eugene. Tortu sesto con 20.30 nei 200. Derkach 14,17 nel triplo (quarta). Ingebrigtsen record mondiale dei 2000, Jackson 200 in 21.48

Ayomide Folorunso centra la qualificazione per la finale della Wanda Diamond League 2023 con il quinto posto nei 400 ostacoli a Bruxelles in 54.42. Nel weekend del 16-17 settembre ci sarà anche l’ostacolista azzurra a Eugene, in Oregon, nelle gare che mettono in palio il ‘diamante’, insieme a Leonardo Fabbri (peso), Larissa Iapichino (lungo), Roberta Bruni (asta) e Andy Diaz (triplo), mentre, come noto, il campione del mondo Gianmarco Tamberi ha rinunciato a partecipare e non difenderà gli ultimi due titoli conquistati nell’alto. Al Memorial Van Damme, nella penultima fermata del massimo circuito mondiale, sesta piazza con 20.30 per Filippo Tortu nei 200 metri (vento -0.1). Nel triplo, quarta Dariya Derkach (14,17/+0.7) e sesta Ottavia Cestonaro (13,76/+0.2). Tra i risultati top del meeting, record del mondo nei 2000 metri per il norvegese Jakob Ingebrigtsen (4:43.13) che dopo 24 anni migliora il 4:44.79 del marocchino Hicham El Guerrouj; super 21.48 (+0.2) nei 200 per la giamaicana Shericka Jackson, record della Diamond League; 6,10 per lo svedese Armand Duplantis nell’asta e tre tentativi mancati al record del mondo di 6,23.

AYO - Il fatto che il suo 54.42 possa essere considerato un risultato ‘normale’ dà l’idea di quanto nelle settimane cruciali dell’anno sia decollata Ayomide Folorunso, ormai pienamente a proprio agio su questi tempi. L’obiettivo, in termini di punteggio per la qualificazione alla finale, era restare davanti alla giamaicana Andrenette Knight (o non perdere troppi punti), l’unica che avrebbe potuto sfilarle l’ottava piazza per Eugene: missione compiuta. Al solito l’olandese Femke Bol fa gara a parte (52.11), mai si era corso così veloce a Bruxelles. Parla Ayo, sesta al Mondiale: “Prima della gara dicevo al mio coach, il prof Pratizzoli, di essere un po’ stanca…. ma avrei dato un rene per essere qua! Rispetto alla gara in Cina di sabato scorso ho cercato di essere più aggressiva nella prima parte. Sarà un piacere finire la stagione a Eugene in un contesto del genere: è stato un anno incredibile e spero sia soltanto l’inizio”.

PIPPO - Lo statunitense Kenny Bednarek gli scappa subito via all’interno, Tortu corre in corsia otto, disegna una curva discreta e poi si lancia verso il rettilineo, all’inseguimento dei più forti. Bednarek vola e si gode lo stagionale di 19.79, tre centesimi meglio del 19.82 del britannico Zharnel Hughes. Canada-Canada, poi, con l’oro olimpico Andre De Grasse allo stagionale di 19.89 e Aaron Brown con 19.98. Più distanti il liberiano Joseph Fahnbulleh (20.24) e l’azzurro delle Fiamme Gialle argento mondiale della staffetta, che si lascia alle spalle lo statunitense Kyree King (20.52) e il cubano Reynier Mena (20.93). La valutazione della gara è nelle sue parole: “Oggi non avrei potuto fare di più - il commento del 25enne brianzolo - arrivavo stanco da questa stagione che è stata molto lunga. Non sono al 100% soddisfatto ma ho fatto una buona gara. Purtroppo quest’anno non ho raggiunto l’obiettivo principale che era scendere sotto i venti secondi, però nel complesso è stata una buona stagione. Per la staffetta ho sacrificato qualche gara sui 200, ma ne è valsa la pena, ci siamo presi un argento che meritavamo”.

DARIYA E OTTAVIA - Un quarto posto in Diamond League non è affatto da buttare via: lo sa, Dariya Derkach (Aeronautica), che dopo l’ottava posizione dei Mondiali di Budapest può essere soddisfatta per questo piazzamento, ottenuto grazie al 14,17 (+0.7) del secondo salto. Complice la botta al piede destro rimediata mercoledì a Rovereto non può esprimersi al meglio Ottavia Cestonaro (Carabinieri), sesta con 13,76 (+0.2), nella serata che consegna il primo +15 in carriera alla giamaicana Shanieka Ricketts (15,01/+0.3). Entrambe le azzurre sono attese anche domenica a Zagabria nella tappa finale del Continental Tour Gold.

200 DONNE SHOW - Come al Mondiale, trema di nuovo il record del mondo dei 200 metri: il tentativo annunciato della giamaicana Shericka Jackson non va a buon fine ma l’oro mondiale impressiona per la potenza con cui fulmina la pista e le rivali, per firmare il primato della Diamond League in 21.48 (+0.2) a quattordici centesimi dal limite di Florence Griffith-Joyner (21.34) di trentacinque anni fa. Un solco ampissimo tra lei e tutte le altre: seconda in 22.31 la bahamense Anthonique Strachan. 

2000: INGEBRIGTSEN MEGLIO DI EL GUERROUJ - Il record del mondo dei 2000 aveva una firma di prestigio (il marocchino Hicham El Guerrouj), una sede monumentale (Olympiastadion di Berlino) e 24 anni di storia: 4:44.79 nel 1999. Allo stadio Re Baldovino lo divora il norvegese Jakob Ingebrigtsen che su questa distanza deteneva già il primato europeo. Scortato dalle lepri fino ai 1300 (Boaz Kiprugut primo mille in 2:22.28), si mette in proprio nella seconda metà e chiude in 4:43.13 con un ultimo giro da 55.00. Nella bacheca dei record mondiali, la perla di stasera si aggiunge a quella dei 1500 indoor del 2022 (3:30.60). 

IN PISTA: THOMPSON-HERAH 10.84 - In crescita di condizione la giamaicana Elaine Thompson-Herah dopo l’infortunio che ne ha condizionato la prima parte della stagione: la campionessa olimpica si prende i 100 metri in 10.84 (0.0). Affare Belgio-Olanda nei 400 femminili: Cynthia Bolingo (50.09) rimonta su Lieke Klaver (50.16), mentre tra gli uomini primeggia il giamaicano Rusheen McDonald (44.84). Ottocento di marca algerina con l’1:43.60 di Djamel Sedjati e il progresso del giovane francese Yanis Meziane (1:43.94). Nei 1500 la scozzese Laura Muir trova il miglior risultato personale dell’anno con 3:55.34 e sulla sua scia l’irlandese Ciara Mageean sigla il record nazionale in 3:55.87. Nei duecento metri finali dei 5000 parte la keniana Lilian Rengeruk (14:26.46) per staccare l’etiope Medina Eisa (14:28.94) e la giapponese Nozomi Tanaka al record nazionale con 14:29.18.

IN PEDANA: DUPLANTIS 6,10 - Manca per un soffio il 6,23 all’ultimo tentativo, decisamente il migliore dei tre. Anche stasera Mondo Duplantis deve rinviare i propri propositi di aggiungere un centimetro al primato mondiale dell’asta: non è comunque banale il record del meeting fissato a 6,10, misura incassata alla prima prova, come tutte le altre delle sua serie (tra cui 6,02). A due metri il successo dell’ucraina Yaroslava Mahuchikh nell’alto (tre errori a 2,04) ma chi continua a stupire, in prospettiva, è la diciottenne serba figlia d’arte Angelina Topic, di nuovo a 1,97. World lead nel giavellotto per la giapponese oro mondiale Haruka Kitaguchi che all’ultimo turno festeggia il 67,38 del lancio più lungo dell’anno. 

naz.orl.

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