Eugene, Colella e Cestonaro in finale

24 Luglio 2014

Promossi l'astista 5,20 e la triplista 13,16. Semifinali per Spanò 21.04 ed Herrera 23.70 nei 200, Folorunso 58.79 e Cavalleri 59.82 nei 400hs

di Raul Leoni

In archivio la terza mattina dei Mondiali juniores di Eugene: Luigi Colella va in finale come ottavo nell’asta eguagliando il personale a 5.20 (al terzo tentativo) e tornerà in pedana sabato 26 luglio, mentre la “capitana” azzurra Ottavia Cestonaro viene ripescata nel triplo con l’undicesima misura (13.16/+1.7). Ma arriva dalle batterie dei 200 metri il primo sorriso azzurro della giornata, con il 21.04 (+0.1, PB e nono tempo italiano di sempre) di Jacopo Spanò: il piemontese si prende il lusso di mandare al ripescaggio il neo-campione mondiale dei 100 metri, Kendal Williams. Poi anche Johanelis Herrera – dopo la delusione sui 100 metri - avanza alle semifinali dei 200m migliorandosi a 23.70 (+1.9, quinta juniores di sempre). Non riesce l’impresa a Luca Cacopardo nei 400hs: nel sommario delle semifinali il cremasco è 11° con 51.90 e non trova il passaggio alla finale per ripescaggio. Brillano nelle batterie dei 400hs le ragazze azzurre: Ayomide Folorunso è terza nel turno più impegnativo, tanto che il suo 58.79 alla fine sarà il sesto tempo in assoluto, e Valentina Cavalleri è la migliore delle ripescate grazie al nuovo PB di 59.82.       

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ORARIO/Timetable

TV - venerdì 25 luglio (terza giornata)
ore 2:50-6:00 diretta su RaiSport 2 
ore 8:30-10:30 sintesi su Eurosport 2 HD (replica ore 11:00-12:30 replica su Eurosport HD)

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LE GARE DELLA TERZA GIORNATA (sessione mattutina)

400hs (batterie) – Tocca anche alle ragazze, ma si tratta del primo turno: formula da 4+4 che le azzurre sanno interpretare alla perfezione. Ci manca davvero pochissimo che pure Valentina Cavalleri passi direttamente nella prima batteria, lottando fino all’ultimo metro con la tedesca Glasner: alla fine è quinta, ma fa contenta la mamma-tecnico “Irmi” Trojer perché con 59.82 toglie mezzo secondo e più al personale, di gran lunga il miglior tempo delle ripescate. La ragazza di Brunico è 16^, mentre “Ayo” Folorunso passa secondo i programmi con tutti gli onori: il suo 58.79, nella batteria più impegnativa di tutte, è il sesto “crono” del primo turno.

Triplo (qualificazioni) – In condizioni normali, entrambe le azzurre avrebbero potuto lottare per un posto tra le prime 12: ovviamente con maggiori credenziali la “capitana” Ottava Cestonaro, campionessa europea in carica, ma anche Benedetta Cuneo (sesta un anno fa a Donetsk tra le allieve), se l’aretina non avesse avuto problemi muscolari per tutta la stagione con inevitabili riflessi sulla preparazione. Su una pedana che ha offerto qualche difficoltà di interpretazione per il vento molto variabile, Ottavia ha timbrato il cartellino con 13.16 (+1.7), 11^ di un gruppo di finaliste nel quale in sei hanno fatto la misura richiesta di 13.30. Tra queste, al centimetro, anche la campionessa mondiale in carica di Barcellona Ana Peleteiro: ma la spagnola dovrà fare un mezzo miracolo per doppiare il successo casalingo di due stagioni or sono, almeno da quanto si è visto oggi. Per la cronaca, Benedetta Cuneo ha chiuso con 12.47 (+0.4) per lei abbastanza modesto: 27^ nella classifica del turno.

400hs (semifinali) – Una scomoda sensazione di “incompiuta” al termine della semifinale di Luca Cacopardo: il cremasco allenato da Paolo Brambilla – un probabile futuro da universitario a Boston, nel prestigioso MIT -  si batte bene (quarto con 51.90), ma non trova quel “crono” che potrebbe aprirgli uno spiraglio in termini di ripescaggio: infatti chiude 11° nel sommario del turno e resta fuori. Per passare si doveva correre al meglio, sui livelli della sua vittoria tricolore di Torino: e questo lascia il rammarico che dicevamo.

Nessun rimpianto per Francesco Proietti, perché il reatino – dopo la buona batteria di ieri – ha dato fondo alle sue risorse restando con il serbatoio vuoto (ultimo nella sua semifinale, 55.28). Dicevamo ieri del sorprendente ragazzo del Bahrein, Ali Khamis Khamis: la favola continua, toglie più di un secondo al PB e scende a 49.93. Per l’oro, c’è da giurare che si faranno i conti con lui.

200m (batterie) – Il sommario, al termine delle batterie, porta una bella notizia: Johanelis Herrera porta a casa il settimo tempo del turno con 23.70 (+1.9, quinta junior di sempre in Italia) e così la sconcertante vicenda della semifinale negata sui 100 metri è definitivamente archiviata. Anche qui una carica di energia positiva a convogliare l’ovvia delusione della veronese nei giorni scorsi, Tenorio o meno (a proposito: l’ecuadoriana lotterà per una medaglia anche su questa distanza). Rispetto allo sprint breve, cambiano forse le credenziali del baby-fenomeno Kaylin Whitney (migliore del turno, 23.31). L’altra azzurra, Annalisa Spadotto Scott, corre in 24.83 controvento (-1.8, quinta nella sua batteria) e finisce al 40° posto complessivo.  

Asta (qualificazioni) – La mattinata dei nostri vira decisamente al bello: merito di Luigi Colella, il californiano di famiglia foggiana, assistito a bordo pedana da papà Antonio (già astista anche lui, da 5.45). “Gino” lotta, soffre e alla fine viene premiato: il terzo salto riuscito a 5.20 (PB eguagliato) è un prodotto della volontà più che della tecnica. D’altronde anche il superfavorito francese Axel Chapelle (5.52 di personale) litiga con i nulli e rischia a lungo per una progressione un po’ scriteriata. In partenza servirebbero 5.25, ma a quota 5.20 i giochi sono già fatti e non si va avanti: viene ripescato Devin King, l’amico-rivale dell’azzurro sulla West Coast, mentre il beniamino di casa Cole Walsh, in forza ai Ducks di University of Oregon, abbandona malinconicamente la compagnia a 5.00.  

200m (batterie) – “Zio Levi” Mandji e Jacopo Spanò sono due ragazzi che hanno mostrato di vivere con una certa serenità questa lunga trasferta americana: uno spirito estremamente positivo, messo in mostra in più di un’occasione. Ovviamente non è quello che poi determina un risultato tecnico, però aiuta: e così arriva proprio da Jacopo, il ragazzo di Feriolo di Baveno che ha studiato nello Utah e ora difenderà i colori degli “Huskies” di University of Washington a Seattle, il primo sorriso di una mattinata finora grigia per gli azzurri (a dispetto del sole, che è tornato a splendere su Eugene). Poco, per ora? Il 21.04 (+0.1) di Spanò, tra l’altro appesantito dall’ottava corsia toccata in sorte, non solo migliora di 25/100 in un sol colpo il suo PB, ma rappresenta anche la nona prestazione di sempre da noi. Non basta? L’azzurro si permette di lasciarsi dietro, nelle ambasce di un ripescaggio che comunque arriverà (21.16), nientemeno che il freschissimo campione mondiale dei 100 metri, Kendal Williams (partito comodamente in quarta corsia e accreditato di 20.55!). Davanti ad entrambi finisce il ghanese Dasor (20.75). E “Zio Levi”? Il ragazzo bresciano ha un notevole potenziale, ma non dispone ancora della necessaria esperienza, essendo poco più di un neofita delle piste: qui giunge quinto in batteria con 21.63 (-0.1), un’azione che non sembra fluida soprattutto nella parte lanciata, assolutamente da mettere a punto con un motore del genere. Poco anche per il ripescaggio, però Mandji ha dimostrato di cogliere il senso di questa esperienza, visto che  - bresciano di papà camerunense e mamma ivoriana – ha rivolto un pensiero ai suoi “tifosi di più continenti, africani e italiani”. Vedremo se poi i suoi muscoli torneranno utili per la staffetta.

Peso (qualificazioni) – Due ragazzi in pedana e sei nulli a referto: un dato troppo eclatante per non meritare almeno una riflessione. Soprattutto per Sebastiano Bianchetti, che nell’annullare volontariamente con una “zampata” il suo primo lancio da 17 metri ha dimostrato anche un certo nervosismo. Non è la prima volta che i nostri giovani lanciatori mostrano carenze sul piano dell’approccio nel momento in cui mettono il naso all’estero: il settore tecnico ha curato il gruppo senza lesinare i mezzi, i migliori hanno perfezionato la preparazione in Germania partecipando al meeting giovanile di Mannheim, un classico del calendario juniores. Non è servito. Gian Piero Ragonesi dovrà invece confermare di avere un maggior spessore nel disco, arrivando dal settimo posto agli Europei di Rieti prima del trasferimento a Miami University. 

Disco (qualificazioni) – Dopo la bella finale conquistata a livello europeo lo scorso anno a Rieti, un problema alla mano ha un po’ complicato i piani di Maria Antonietta Basile: la brava atleta campana, che ha imboccato anche un nuovo sodalizio tecnico con Nicola Candeloro, non è certamente nella condizione di avvicinare – come invece sarebbe necessario – il suo primato italiano allieve (50.06).

Sarebbe quella l’unica premessa per sperare in una qualificazione comunque proibitiva anche in partenza: un 44.87 e un paio di nulli poco convinti portano solo un 12° posto provvisorio che è già l’anticamera dell’eliminazione in attesa del gruppo B. Per la cronaca sono addirittura quattro le ragazze che già nel gruppo A fanno la misura richiesta di oltre 52 metri: e la brasiliana Izabela Da Silvasi permette il lusso di guidare la classifica col nuovo primato nazionale (55.96). Chapeau!

PROGRAMMA E AZZURRI IN GARA (ora locale: in Italia +9 ore)

TERZA GIORNATA (24 luglio)
10:00     W     Disco             Qual/A                          Maria Antonietta Basile    
10:05     W     3000m Siepi     Batterie                 
10:15     M     Peso         Qual/A-B                   Sebastiano Bianchetti – Gian Piero Ragonesi    
10:25     M     Asta         Qual/A-B                Luigi Colella
10:30     M     Martello     Qual/A                 
10:45     M     200m         Batterie                 Levi Mandji – Jacopo Spanò
11:20     W     Disco         Qual/B                              
11:35     W     200m         Batterie              Johanelis Herrera – Annalisa Spadotto Scott
12:00     M     Martello     Qual/B                 
12:05     W     Triplo         Qual/A-B               Ottavia Cestonaro – Benedetta Cuneo    
12:20     M     400hs          Semi-Finali                        Luca Cacopardo – Francesco Proietti    
12:45     W     400hs         Batterie                Ayomide Folorunso – Valentina Cavalleri    
18:00     W     Asta         Finale                              
18:05     M     Peso         Finale                   
18:10     W     200m         Semi-Finali                Johanelis Herrera
18:35     M     Lungo         Finale                          Harold Barruecos
18:40     M     200m         Semi-Finali                        Jacopo Spanò
19:05     W     400m         Semi-Finali                          Ilenia Vitale
19:30     W     Giavellotto     Finale                 
19:35     M     110hs         Finale                                  
19:45     M     400 m     Finale                 
20:00     W     800 m     Finale                 
20:15     W     3000 m     Finale                                 Anna Stefani
20:40     M     1500 m     Finale                              Yemaneberhan Crippa


Ottavia Cestonaro (foto Colombo/FIDAL)


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