Europei a squadre, Trost 1,94, Donato KO
25 Giugno 2017La saltatrice in alto aggiunge 3 centimetri allo stagionale, Benedetti è secondo negli 800, ma il triplista si infortuna e abbandona la gara. Italia settima, titolo alla Germania.
Il secondo posto di Giordano Benedetti negli 800 metri, e l'1,94 superato da Alessia Trost (terza) nell'alto, sono le note liete della terza e ultima giornata degli Europei a squadre di Lille (Francia). La notizia più negativa è invece l'infortunio muscolare patito da Fabrizio Donato: per il triplista azzurro, lo stop - avvenuto al secondo salto - ha significato l'abbandono della gara (a referto il 15,98 del primo tentativo). Nella classifica a squadre, l'Italia chiude al settimo posto: vittoria per la Germania, sul gradino più alto del podio davanti a Polonia e Francia. I tedeschi, malgrado lo "zero" nell'asta donne, sono un rullo compressore (7 vittorie e 23 volte sul podio nelle 40 gare del programma), mentre gli azzurri ottengono complessivamente quattro secondi posti (ai tre di ieri, Pedroso, Santiusti e Fassinotti, si aggiunge oggi quello di Benedetti). Rispetto all'edizione di Cheboksary 2015, la formazione italiana scende un gradino nella graduatoria finale, anche se l'assenza della Russia attenua il colpo rispetto al doppio sorpasso operato, sempre rispetto a due stagioni fa, da Ucraina e Spagna.
LA CRONACA DELLE GARE
4x400m uomini
Vince a sorpresa la Spagna (3:02.32), prima nella serie B al termine di un confronto serrato con Olanda (record nazionale portato a 3:02.37) e Repubblica Ceca (3:02.31). Gli azzurri, come già avvenuto per le ragazze privi del numero uno (in questo caso Davide Re), si piazzano al settimo posto - 3:06.35 - con un quartetto giovanissimo: il 18enne Vladimir Aceti in prima frazione, e poi Michele Tricca, Brayan Lopez e Eseosa Desalu.
4x400m donne
Prive di Mariabenedicta Chigbolu, le ragazze in azzurro (Raffaella Lukudo, Marzia Caravelli, Gloria Hooper e Maria Enrica Spacca) chiudono al sesto posto in un discreto 3:29.84. Vince la Polonia in 3:27.60, l'Ucraina è seconda in 3:28.02, le altre sono tutte in un fazzoletto.
Triplo uomini
La legge di Murphy applicata all'atletica italiana. La notizia più brutta che potesse arrivare nella due giorni di Lille si concretizza quando Fabrizio Donato, il capitano, l'uomo più rappresentativo, si accascia nella sabbia, dolorante, al termine del secondo tentativo. Le mani toccano il quadricipite della gamba destra, probabilmente colpito da una lesione muscolare (al momento di scrivere queste righe non è ancora chiaro di cosa si sia trattato). Donato si rialza dopo un tempo lunghissimo, e ne impiega ancora di più per raggiungere la panchina, rivestirsi, e abbandonare la pedana. Il 15,98 del primo salto, causato da uno step instabile, entra in classifica, mettendo Donato al nono posto. Vince il tedesco Max Hess, unico ad atterrare oltre i 17 metri (17,02).
Giavellotto donne
Settimo posto per Paola Padovan, una delle esordienti in azzurro, 22 anni da compiere in dicembre. Il suo 55,45 è misura che va letta alla luce del 57,21 di primato personale (e MPI promesse), stabilito appena due settimane fa a Firenze. Vince la più blasonata tra le iscritte, la bi-campionessa olimpica Barbora Spotakova, capace di un notevole 65,14; dietro di lei, la campionessa europea di Amsterdam, la bielorussa Tatsiana Khaladovich, 64,60.
Asta uomini
Il volo di Renaud Lavillenie entusiasma il pubblico francese. In molti sono venuti per lui, al punto che terminata la sua gara, la tribuna comincia a svuotarsi. Il primatista del mondo vince con 5,80, misura che raggiunge quando ha già vinto. Gli avversari (lo spagnolo Bychkov è secondo) si fermano infatti molto più in basso, a quota 5,55. Claudio Stecchi supera i 5,30 al terzo tentativo, così, dopo il secondo errore a 5,45 è costretto a fermarsi. Nono posto in classifica per il fiorentino.
3000m uomini
Un mille metri finale corso sul piede dei 2:30 decide l'ordine d'arrivo dei 3000 metri.
Si impone un principe dello sprint, il ceco Holusa, che si trova perfettamente a suo agio nel ritmo concitato del finale. Yassin Bouih tenta di reggere l'urto, cosa che gli riesce abbastanza bene: alla fine è sesto in 8:01.80.
5000m donne
Troppo ampio il divario con le migliori, per evitare che la maglia azzurra finisca nelle retrovie. Isabel Mattuzzi fa il possibile, ma incappa anche in una gara condotta su ritmi per lei proibitivi. La spagnola Ana Lozano regola le avversarie in 15:18.40, dopo che la tedesca Reh (poi terza, battuta dall'ucraina Shmatenko) aveva guidato a lungo la corsa. La Mattuzzi è decima in 16:33.19.
Disco uomini
La sfida tra i due Robert, Harting (Germania) e Urbanek (Polonia), si accende nel finale, ed è risolta dal tedesco con un lancio di 66,30, ovvero solo cinque centrimetri meglio dell'avversario, che nel terzo turno aveva operato il sorpasso. Hannes Kirchler non riesce a superare i 60 metri, ma si avvicina molto, con il 59,84 del primo lancio (serie: 59,84; 59,23; N) che vale il settimo posto.
200m donne e uomini
Niente italiani nelle due gare sui 200 metri. Tra le donne a vincere, a sorpresa, è la greca Maria Belibasaki. Il cronometro non registra i tempi all'arrivo (22.6 manuale il risultato ufficiale), ma con la greca esulta anche la polacca Kielbasinka, seconda. Tra gli uomini, il greco Tsakonas non ripete l'exploit delle batterie: la vittoria va all'ucraino Smelyk, con 20.53 (+0.4). In classifica, l'Italia scivola indietro perché vengono definitivamente contabilizzate le controprestazioni (con relativa eliminazione) di venerdì scorso. Il quinto posto è ceduto gli ucraini, che operano il sorpasso.
Lungo donne
Il vento di Lille non sorride a Laura Strati, sesta nella gara di Coppa con un buon 6,35 (-0.5), ma nel contesto di una gara condizionata dalle bizze di Eolo. L'azzurra salta subito la misura migliore, e si installa nelle prime quattro; ma poi, il vento ci mette lo zampino, soffiando forte a favore della francese Sow (6,45 con +2.0 m/s dopo un 6,09 e un 5,98), e poi placandosi per il salto dell'ucraina Bekh (6,43 con +0.1). Quando la Strati è attesa all'ultima prova, soffia di nuovo forte in faccia alle saltatrici (6,24 con -2.0). L'azzurra piace ancora una volta per la sua stabilità su misure significative in ambito continentale. Gli undici punti vanno ancora una volta alla Germania, che si impone con Claudia Salman Rath (6,66, +1.2).
3000m siepi uomini
La legge di Mahiedine Mekhissi-Benabbad, implacabile nei finali di corsa anche ai massimi livelli (tre medaglie olimpiche di fila, due argenti e un bronzo, da Pechino fino a Rio), si applica anche in questa circostanza. Il francese fatica il giusto (8:26.71) per spegnere le velleità dello spagnolo Martos (8:27.46), battuto con il classico ultimo giro a tutta manetta. Abdoullah Bamoussa interpreta la parte nel modo corretto: anima la testa della corsa per liberarsi di clienti pericolosi nel finale, e raccoglie poi il meritato quinto posto in 8:38.12.
Alto donne
Alessia Trost aggiunge tre centimetri allo stagionale, e sale fino all'1,94 che vale il terzo posto continentale di Lille. La friulana supera la prova decisiva al secondo tentativo, ed è poi costretta allo stop, dopo il secondo errore a 1,97, dal regolamento di Coppa (sul quale appare opportuno non spendere ulteriori commenti). Vince la polacca Kamila Licwinko, 1,97 come la tedesca Jungfleisch, quest'ultima fermata come la Trost dopo il primo errore a 2 metri. L'azzurra divide il terzo gradino del podio con la 19enne ceca Michaela Hruba, al record nazionale Juniores. La Trost appare in progresso tecnico, anche se non ancora pienamente stabile: nei salti migliori, la rincorsa, seppure perfettibile, è priva di pause.
1500m donne
La scelta di schierare l'ottocentista Santiusti, per certi versi obbligata, per via delle assenze nel mezzofondo prolungato (la Magnani ha corso ieri i 3000), non si rivela felice.
La giovanissima tedesca Konstanze Klosterhalfen, dopo un primo giro in 1:16, impone un ritmo molto elevato (2:06 negli 800 metri successivi, e 4:09.57 al traguardo). L'azzurra, naturalmente incolpevole, non ha nelle gambe andature di questo tipo, e finisce per pagare molto duramente nell'ultima tornata, finendo decima in 4:19.59.
800m uomini
Punti pesanti arrivano da Giordano Benedetti, uomo di Coppa (vincitore due anni fa) che coglie un prestigioso secondo posto al termine di una corsa dalla gestione saggia. Il passaggio ai 400 metri è molto lento (54.10), anche perché l'olandese Kupers, notoriamente temerario nelle condotte di gara, sceglie di rimanere nel gruppo. Sul rettilineo opposto a quello d'arrivo, ci si piazza: Benedetti passa per linee esterne, il polacco Kszczot, per più complicate vie interne (con contatti che pagherà dopo il traguardo). Si ritrovano così nell'ordine a percorrere l'ultima curva: l'azzurro prova a tenere, ma prima il polacco, poi Kupers, lo infilano sulla retta d'arrivo. Kszczot (1:47.09), Kupers (1:47.18), Benedetti (1:47.94), finiscono in successione. Il vincitore viene però squalificato, così Benedetti sale un gradino del podio piazzandosi secondo.
100hs
Senza azzurri finalisti (Veronica Borsi è stata eliminata nella batteria di venerdì), vince ancora un'atleta dal pettorale GER: è Pamela Dutkiewicz, il bronzo degli Euroindoor di Belgrado, che si impone con un notevole 12.75 (+0.4), davanti alla bielorussa Alina Talay (12.91).
Martello uomini
In una gara molto qualificata, Marco Lingua non sfigura, piazzandosi sesto con un miglior lancio di 74,69 (serie: 72,67; 74,69; N). Il polacco Pawel Fajdek, logico favorito, rischia una clamorosa eliminazione dopo i primi due lanci nulli, ma piazza poi il 78,29 che basta per vincere la prova.
Peso donne
Chiara Rosa mette insieme tre lanci più o meno equivalenti, tutti inferiori ai 17 metri, la soglia dell'ingresso nelle prime quattro (contrassegnata dal 17,14 della tedesca Gambetta). E' un peccato, perché il 16,63 del terzo tentativo dell'azzurra vale, a conti fatti, solo il settimo posto. L'unica a superare la fettuccia dei 18 metri è la bielorussa Dubitskaya, che si impone con 18,39.
110hs
Contrariamente a quanto accaduto nelle batterie, questa volta Orlando Ortega, l'argento olimpico di Rio, decide di fare le cose (un po’ più) sul serio: allo spagnolo bastano tre intervalli corsi ai suoi ritmi per scavare un solco incolmabile con gli avversari. Il cronometro dice 13.20 (+0.2), record della manifestazione eguagliato, e undici punti per i giallorossi. Lorenzo Perini corre molto bene, ed eguaglia infatti il personale di 13.62; perde però il tuffo sul filo con il tedesco Balnuweit che vale il sesto posto, ed è quindi settimo.
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LA PROGRAMMAZIONE TV
domenica 25 giugno
diretta RaiSport ore 13.00-17.30
Eurosport 1 ore 13.00-17.25
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