Festa del Cross: Crippa e Tommasi campioni
10 Marzo 2019L'azzurro vince il titolo dopo tre anni, davanti a Chiappinelli e Lorenzo Dini. Al femminile sul podio anche Mattuzzi e Romagnolo. Osama Zoghlami e Zenoni al successo nel cross corto. Scudetti Casone Noceto e Esercito
di Nazareno Orlandi - interviste video di Anna Chiara Spigarolo
È Yeman Crippa l’uomo-copertina della Festa del Cross sotto il sole di Venaria Reale (Torino). L’azzurro delle Fiamme Oro, bronzo europeo lo scorso anno a Berlino nei 10.000 metri, torna campione italiano di corsa campestre a tre anni dal titolo vinto a Gubbio nel 2016 e precede sul percorso di 10 km il tricolore uscente Yohanes Chiappinelli (Carabinieri) e Lorenzo Dini (Fiamme Gialle). Al femminile (8 km) è Francesca Tommasi (Esercito) a indossare la maglia tricolore, mettendo in fila Isabel Mattuzzi (Us Quercia Trentingrana) ed Elena Romagnolo (Cus Pro Patria Milano). Nel cross corto, che tornava nel programma della rassegna tricolore a tredici anni dall'ultima volta, il successo va a Osama Zoghlami (Aeronautica) e al femminile a Marta Zenoni (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), all'indomani del suo 20esimo compleanno. Nelle classifiche a squadre, vittoria della Trieste Atletica nella combinata maschile e della Bracco Milano nella combinata femminile. Conferma scudetto per l’Atletica Casone Noceto tra gli uomini e vittoria per le donne dell’Esercito: sono i club che acquisiscono il diritto a partecipare alla Coppa Europa per club del 2020.
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YEMAN CON I KENIANI - Yeman Crippa di qualità. Dopo il quarto posto del Campaccio e la sesta piazza della Cinque Mulini, ecco il ritorno tricolore a Venaria Reale. Fin dalle prime battute è l’unico azzurro nel gruppo di testa, insieme ad altri tre atleti africani in lizza soltanto per i Cds: Andrew Kwemoi Mangata (International Security Service), Ishmael Chelanga Kalale (Atl. Casone Noceto) e Paul Tiongik (GP Alpi Apuane). È quest’ultimo il direttore d'orchestra nel secondo e nel terzo giro, con il tentativo di allungo sugli avversari, tra cui il 22enne trentino delle Fiamme Oro allenato da Massimo Pegoretti, che però riesce a rientrare insieme a Mangata quando mancano due giri da galoppare. Il terzetto prosegue compatto, con Crippa sempre a ruota dei due keniani, e per la frustata decisiva Tiongik attende l’ultimo giro. Crippa prova a rispondere, ma la fatica comincia a farsi sentire e alla fine sarà quarto complessivo (30:16), preceduto da Tiongik (30:01), Mangata (30:07) e anche da Joel Maina Mwangi (Dinamo Sport, 30:14). Il campione uscente Yohanes Chiappinelli (Carabinieri, 30:26), e Lorenzo Dini (Fiamme Gialle, 30:28) si prendono il secondo e il terzo posto, con Chiappinelli tricolore tra gli under 23 davanti a Sergiy Polikarpenko (Carabinieri, 31:50) e Nfamara Njie (Atl. Casone Noceto, 31:57).
CRIPPA: “TRA 20 GIORNI NEGLI USA” - Parla Yeman Crippa: “Il primo obiettivo era vincere anche la gara dei Cds. Ci ho provato, poi all’ultimo giro probabilmente gli altri sono stati più forti di me. Sono contento, ho avuto un grande tifo e torniamo a casa con un titolo italiano. Per la stagione estiva inizierò a lavorare in pista, tra 20 giorni negli Stati Uniti in altura, poi al rientro farò qualche uscita sui 1500 e proverà il 5000 al Golden Gala per ottenere il tempo che serve per i Mondiali di Doha. Proverò sia 5000 sia 10.000 in stagione, poi a Doha dovrò scegliere e se non cambiano le cose sarà a distanza più lunga”. La gara maschile era dedicata ad Alessio Giovannini, colonna dell'area comunicazione FIDAL, scomparso a gennaio.
RISCATTO TOMMASI - Il riscatto di Francesca Tommasi nella gara intitolata all'indimenticabile Maura Viceconte. Una frattura al malleolo nello scorso dicembre le ha impedito di partecipare agli EuroCross di Tilburg. Oggi a Venaria Reale diventa campionessa italiana ed è di nuovo sul podio tricolore dopo il titolo under 23 dello scorso anno a Gubbio. La 20enne veronese dell’Esercito completa una gran rimonta sulle atlete non italiane in classifica soltanto per il campionato di società, ed è seconda con 27:55 nella prova assoluta vinta da Elvanie Nimbona del Caivano Runners (Burundi) con il tempo di 27:36. Alla fine del terzo di quattro giri, l’atleta allenata da Gianni Ghidini a braccetto con l’altra azzurra Isabel Mattuzzi (Us Quercia Trentingrana) si lancia all’inseguimento delle straniere che avevano condotto fin dai primi metri. La Tommasi ha ancora energie da spendere, le gestisce alla perfezione e stacca la 22enne trentina specialista delle siepi, sesta nella classifica dei Societari e seconda azzurra al traguardo (28:17). Brava anche Elena Romagnolo (Cus Pro Patria Milano), ottava assoluta e terza delle italiane. Con la Tommasi saltano sul podio promesse anche Federica Zanne (Atl. Brescia 1950 Ispa Group, 29:03) e Michela Cesarò (Carabinieri, 29:12).
VIDEO | FRANCESCA TOMMASI: "AVEVO UNA GRANDE RABBIA" - “Sono molto contenta di aver vinto il mio primo titolo assoluto - commenta Francesca Tommasi - È stata molto impegnativa, quando ieri ho guardato il percorso mi sono resa conto che fosse molto tosto. Volevo partire con calma e poi cercare di arrivare in progressione e per fortuna ci sono riuscita. Ho dovuto rinunciare a Tilburg per quella frattura tre giorni prima della partenza, ed è stata una batosta perché avevo in testa soltanto quella gara. Da lì mi è salita una grande rabbia e ho pensato che mi sarei riscattata proprio alla Festa del Cross”.
CROSS CORTO ASSOLUTO e PROMESSE (uomini) - Nella sfida “sprint” maschile, il favorito Mohad Abdikadar (Aeronautica) non completa la prova sui 3 km (stop a 500 metri dal termine), ed è il compagno di team Osama Zoghlami a tagliare il traguardo con le braccia alzate. Il siciliano di origine tunisina (8:40) si libera di Mattia Padovani (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, 8:43) e Lorenzo Pilati dell’Atletica Valli di Non e Sole (8:45). Per il titolo promesse troneggia il padrone di casa Pietro Arese (Saf Atletica Piemonte, 8:51), che ieri ha avuto l’onore di tenere alta la bandiera verde bianco e rossa nella sfilata della cerimonia inaugurale. Dario De Caro (Cus Torino, 9:04) e Federico Maione (Free-Zone, 9:06) completano il podio under 23.
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CROSS CORTO ASSOLUTO e PROMESSE (donne) - Fa il vuoto Marta Zenoni (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), al secondo titolo dell’anno dopo la vittoria nei 3000 indoor tra le promesse ad Ancona. Il terzo, in realtà, se si considera la doppietta assoluto+promesse di oggi. A 20 anni e un giorno (ieri il compleanno, auguri!) la bergamasca sulla via del ritorno si aggiudica il cross corto, grazie all’attacco nell’ultimo dei 3 km previsti, sfoggiando un passo che sfilaccia il plotone delle avversarie (9:57). Elisa Palmero (Atl. Pinerolo, 10:10) la segue al secondo posto assoluto e under 23, ed è terza Sveva Fascetti (Acsi Italia Atletica) tra le assolute, mentre Micol Majori (Pro Sesto Atletica) guadagna il terzo gradino del podio tra le promesse. “Ho passato tanti momenti difficili ma sono tornata a vincere con il mio allenatore Saro Naso”, le parole della Zenoni.
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