Iapichino e Visca, non solo record
15 Novembre 2018La capolista europea under 18 stagionale del lungo e quella mondiale under 20 del giavellotto, dopo i primati italiani giovanili di quest’anno, puntano al 2019 in azzurro
Due giovani di talento, in cima alle graduatorie internazionali della stagione. Per la giavellottista Carolina Visca è stato l’anno di altri due primati italiani juniores: 56,79 in primavera e l’exploit agli Assoluti di Pescara con 57,93 in una delle gare più avvincenti della specialità al femminile. Un lancio che l’ha fatta salire al comando delle liste mondiali under 20 nel 2018. In mezzo il quarto posto nella rassegna iridata di categoria a Tampere, non senza rammarico, ma la 18enne romana sarà ancora questa fascia di età nel 2019 per migliorarsi e andare in caccia di un altro podio in maglia azzurra, dopo averlo già raggiunto tre volte. La stagione appena trascorsa ha segnato invece il debutto in Nazionale di Larissa Iapichino, classe 2002. Ormai non è più solo la figlia di Fiona May, bicampionessa mondiale del lungo, e dell’ex primatista italiano dell’asta Gianni, perché la ragazza fiorentina è atterrata lontano: 6,36 indoor per stabilire il record under 20 in sala, poi 6,38 all’aperto con cui quest’anno è la migliore allieva del continente. Anche qui un piazzamento agrodolce agli Europei U18 di Gyor, finalista nel salto in lungo ma in settima posizione, e tutto il futuro davanti per una 16enne che sul campo di atletica si diverte pure sugli ostacoli e nelle prove multiple.
VISCA: “OBIETTIVO 60 METRI” - “In ogni stagione si punta a crescere e si lavora sempre di più, per arrivare al primo vero obiettivo che è il muro dei 60 metri. Sono già riuscita a superarlo con i due attrezzi più leggeri, ora sarebbe bello andare oltre anche con quello da 600 grammi. Speriamo di spedirlo più lontano possibile questo giavellotto!”. “Ai Mondiali under 20 di Tampere - ammette Carolina Visca - non ero soddisfatta di quella medaglia di legno. Era la prima volta senza salire sul podio in una manifestazione internazionale, devo riconoscere che non ero abituata”. Il suo amore per questo sport è nato fin da piccola. “A casa ho un percorso di allenamento che assomiglia più a un percorso di guerra! Tutto è iniziato con il “salto della tigre”, una corda legata a circa 70 centimetri - racconta la portacolori delle Fiamme Gialle - che in pratica era un esercizio per le gambe. Poi la buca del salto in lungo, dove sono state messe delle stuoie per agevolare la rincorsa, e il salto in alto fatto su vecchi materassi, per arrivare alle palline sul muro, dentro casa o in giardino, alle palle mediche e ai bilancieri con i pesi, davvero utili al coperto perché a Rocca di Papa fa freddo d’inverno... E perfino al saccone da pugilato! Una delle mie altre grandi passioni è il disegno. Adoro fare i ritratti, con carboncino, china, o anche a penna, e insieme a mia zia ho realizzato le illustrazioni del giornalino di Gian Burrasca, riadattate al giorno d’oggi”.
Da sempre è allenata dal papà Alberto Visca, ex lanciatore di martello: “Non è facile condividere tutto, dal voto a scuola fino al campo di atletica. Ma l’obiettivo che ci siamo posti è fissato a 60 metri con tutti e tre i giavellotti, dopo quelli da 400 e 500 grammi. Stiamo lavorando per questo e credo che ci siamo vicini, poi saranno i risultati a dirlo. Nel 2019 affronteremo un’altra stagione impegnativa, l’anno seguente ci saranno le Olimpiadi e chissà.... se non le prossime, magari quelle del 2024”. “E non dimentichiamo il fratellino Lucio “Bomba”, che sta per entrare nella categoria cadetti e per ora è addirittura un “trispecialista”: peso, giavellotto e martello. Siamo fortunati, perché il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle ci ha fornito sempre il materiale anche per il nostro “percorso” casalingo... C’è tanta passione, altrettanto impegno e andiamo avanti con questo entusiasmo”.
VIDEO | CAROLINA VISCA E IL PAPÀ-ALLENATORE ALBERTO
IAPICHINO: “SEMPLICEMENTE LARISSA” - “Nel prossimo anno continuerò con lungo, ostacoli e prove multiple - sorride Larissa Iapichino - magari per migliorare ancora. Forse agli Europei under 18 mi aspettavo qualcosa in più dopo il 6,38 dei campionati italiani a Rieti, ma è stata comunque un’esperienza fantastica, non dimenticherò mai il calore della squadra azzurra. Non sono riuscita lì a fare tutto quello che avrei voluto e alla fine credo che sia stata una gara di passaggio, perché mi ha fatto crescere tanto. I miei genitori cercano di non darmi troppi consigli - prosegue la 16enne dell’Atletica Firenze Marathon - anche perché mi voglio affidare completamente ai miei allenatori, che sono veramente due persone fantastiche. Mi sono tanto vicini, anche dal punto di vista umano. Abbiamo creato un bellissimo rapporto e secondo me questo è molto importante”. “Sono contenta di essere uscita dalla “zona mamma” e di vivere l’atletica semplicemente come Larissa. Tutti mi conoscevano come la bambina dello spot televisivo, poi ho iniziato a fare atletica ed ero “la figlia di”. Finalmente sto iniziando a staccarmi, a crescere. Il mio sogno per il prossimo anno, e spero che si possa avverare, è partecipare agli Europei under 20. Ma c’è tanto lavoro e tanta strada da fare, ci dobbiamo impegnare”.
Due genitori ex campioni azzurri e anche due tecnici. Nei salti Gianni Cecconi, per gli ostacoli Ilaria Ceccarelli che spiega: “Larissa è una ragazza molto in gamba, è un piacere allenarla anche perché si impegna molto, ci crede e si applica in tutto. È molto portata, quindi è anche facile seguirla, almeno per ora. Abbiamo programmato le gare indoor nella prima parte del 2019, non solo i campionati italiani individuali ma anche quelli di prove multiple, per poi continuare in vista della stagione all’aperto con ostacoli, velocità e salti. È ancora molto giovane, ci sono tante cose da costruire nel nostro percorso”.
VIDEO | LARISSA IAPICHINO CON ILARIA CECCARELLI
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