Jacobs a Glasgow, debutto nei 60 metri
12 Febbraio 2020“Deve essere l’anno della mia prima volta sotto i 10 secondi nei 100 metri”. Marcell Jacobs ha le idee chiare per il suo 2020, al via sabato 15 febbraio da Glasgow nei 60 metri, quinta tappa del World Athletics Indoor Tour, il massimo circuito di meeting mondiali al coperto. Per il 25enne sprinter delle Fiamme Oro è il ritorno nella distanza più veloce a tre anni dall’ultima volta, quando corse in 6.69 a Udine, siglando il primato personale, pronto per essere aggiornato. “Sarà veramente stimolante, ho visto le iscrizioni e c’è gente che viaggia fortissimo - spiega - poi ho scelto di debuttare a Glasgow per riscattarmi dalla brutta figura dello scorso anno agli Euroindoor nel lungo, in quella stessa arena. Vado in pista per qualcosa di interessante e poi gareggerò quattro giorni dopo a Lievin, in Francia, sempre nei 60 metri”. Ad attenderlo sabato pomeriggio in Scozia è una potenziale doppia sfida (batterie dalle 15.44 e finale alle 17.02, orari italiani) contro alcuni dei migliori specialisti in circolazione, dallo statunitense bronzo mondiale Ronnie Baker, uomo da 6.40 in carriera, terzo sprinter di ogni epoca, al connazionale Mike Rodgers (6.48), al britannico campione del mondo 2014 Richard Kilty (6.49).
“LAVORARE SULLA PARTENZA” - Se il punto di forza del velocista azzurro semifinalista mondiale dei 100 metri è la fase lanciata, la ricerca di progressi passa anche da una partenza più efficace. Ed è proprio su questo che si è concentrata l’attenzione di Jacobs e del suo coach Paolo Camossi: “Sentivo che dopo i primi appoggi mancava ancora un po’ di spinta, quindi ci abbiamo lavorato con cura, anche durante il mese di raduno a Tenerife con buonissimi lavori ad alta intensità. Ora voglio trovare buone sensazioni in pista e verificare ciò che abbiamo fatto. Penso certamente a migliorare il mio 6.69 ma soprattutto ragiono in prospettiva: sono due gare che mi servono per la stagione all’aperto”. Che potrebbe cominciare dagli Stati Uniti: “Stiamo valutando un periodo di allenamento in California, oppure di andare direttamente per un paio di gare in primavera”, spiega.
“GAREGGIARE TANTO E CONTRO I PIÙ FORTI” - Un primato sui 100 di 10.03 centrato al meeting di Padova nello scorso luglio, una costanza esaltante nelle settimane precedenti i Mondiali di Doha (sette volte da 10.15 in giù), poi la rassegna iridata condizionata dal mese abbondante perso per un fastidio muscolare alla coscia destra. “Ho ancora il dente avvelenato - racconta Jacobs, che in batteria a Doha era comunque volato a 10.07 - avessi lavorato a pieno ritmo sarebbe stato un Mondiale diverso, ma ormai è il passato. Nel 2020 punto a scendere finalmente sotto i 10 secondi nei 100 metri: sento di averlo nelle gambe. Il mio piano è gareggiare tanto: a me è utile, e soprattutto mi serve gareggiare spesso contro i più forti, così da non avere alcun timore nei grandi eventi, quando i migliori te li ritrovi accanto, sui blocchi. Un paio di volte mi vedrete anche sui 200 metri. Il lungo? Per ora no, soltanto velocità. La finale dei Giochi di Tokyo è l’obiettivo della stagione, non mi nascondo. E poi essere protagonisti con la staffetta 4x100, che può migliorare di nuovo il record italiano”.
TANTA ITALIA A GLASGOW - Oltre alle presenze già note di Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) nei 60hs, Alessia Trost (Fiamme Gialle, alto) e Larissa Iapichino (Atl. Firenze Marathon, lungo), tra gli atleti italiani è iscritto anche lo sprinter Massimiliano Ferraro (Atl. Riccardi Milano 1946) nei 60, capace di 6.65 a Modena nelle scorse settimane, e l’ostacolista italo-polacca dell’Atletica Firenze Marathon Angelika Wegierska nei 60hs, scesa di recente a 8.16 ad Ancona.
naz.orl.
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