Jacobs e Dosso, tricolore nel vento

29 Agosto 2020

Il lombardo (10.10, +3.3) e l'emiliana (11.35, +2.2) volano spinti da Eolo e fanno propri i titoli dei 100 agli Assoluti (forfeit a scopo precauzionale di Tortu). Ostacoli a Bogliolo (13.02) e Perini (13.53).

Le finali sulla pista dello stadio Colbachini di Padova. Lo sprint mette in evidenza Marcell Jacobs (Fiamme Oro, 10.10, ma con vento oltre la norma, +3.3) e Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre, 11.35, +2.6), nel pomeriggio che vede il forfeit di Filippo Tortu, non schieratosi al via della finale dei 100 metri a scopo precauzionale (non si tratterebbe di un infortunio). Bene nel giro di pista Edoardo Scotti (Carabinieri) e Alice Mangione (Atl. Brescia 50 Metallurg. S. Marco), campioni italiani con crono di rilievo, 45.77 e 52.70 (primato personale per la Mangione, con la Borga seconda in 52.92, anche lei al PB). Vittorie in famiglia negli ostacoli: si affermano Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro, 13.02) e Lorenzo Perini (Aeronautica, 13.53), fidanzati tricolore. 

di Marco Sicari

LA CRONACA DELLE GARE IN PISTA

Bellò e Barontini per gli 800 - Vittorie nette, negli 800 metri, per Elena Bellò (Fiamme Azzurre, 2:04.01) e Simone Barontini (Fiamme Azzurre, 1:48.16). Quella della Bellò (primo titolo all'aperto dopo i tre indoor) frutto di un break all'attcco dell'ultima curva, utile a scavare il solco decisivo tra la vincitrice e le inseguitrici Eleonora Vandi (Avis Macerata, seconda in 2:05.19) e Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre, terza in 2:05.64); quella di Barontini (conferma il successo tricolore 2019) come esito della consueta corsa tutta di testa (due giri da 54 secondi quasi spaccati), senza appello per Stefano Migliorati (S. Rocchino, secondo in 1:48.54) e Gabriele Aquaro (Team A Lombardia, terzo in 1:48.60).

Giro per giro: le finali dei 400 - In assenza del leader della specialità, l'infortunato Davide Re (Fiamme Gialle), i giovani leoni del giro di pista trovano spazio per mettersi in evidenza. Ne approfitta Edoardo Scotti (Carabinieri), che fa sua la maglia tricolore con un ottimo 45.77, che significa anche il sigillo della stabilità nella nuova dimensione che lo vede protagonista al di sotto dei 46 secondi (personale abbassato a 45.48 appena dieci giorni fa). Vladimir Aceti (Fiamme Gialle) è sulle tracce del compagno di Nazionale almeno fino ai 350 metri, ma deve poi arrendersi nella parte conclusiva, fino al secondo posto (46.49). Il terzo gradino del podio lo prende lo juniores Lorenzo Benati (Atl. Roma Acqua Acetosa, 46.91), anche lui campione europeo giovanile come i due che lo precedono (Scotti e Aceti tra gli Under 20, Benati tra gli Under 18), un terzetto che lascia intravvedere un orizzonte quanto mai ampio per la velocità prolungata azzurra.

L'aria nuova si respira anche, forse soprattutto, tra le donne. Vince con un notevole 52.70 (primato personale demolito, aveva 53.40) la siciliana Alice Mangione (Atl. Brescia 50 Metallurg. S. Marco), che risulta essere, a conti fatti, più cattiva di Rebecca Borga (Fiamme Gialle, seconda con 52.92, anche per lei primato personale) nella parte conclusiva di corsa. Il confronto è bello, probabilmente il più bello del pomeriggio. Sul rettilineo si presentano in tre: la Borga a condurre, Mangione alle calcagna, e Raphaela Lukudo (Esercito, terza in 53.31) ad inseguire. Lukudo perde contatto, e quando i giochi sembrano fatti per la Borga, ecco la "stamina" della Mangione, campionessa italiana assoluta per la prima volta (frutto anche della scelta di spostarsi a Roma per essere seguita da coach Marta Oliva).

VIDEO | IL 52.70 DI MANGIONE A PADOVA


VIDEO | IL SUCCESSO DI SCOTTI AGLI ASSOLUTI
 

L'uomo e la donna più veloci d'Italia - La sorpresa poco prima del via. Filippo Tortu annuncia, attraverso il suo staff, di non volersi schierare al via della finale. Nessun infortunio, stando a quanto affermato, ma una scelta precauzionale, alla luce delle difficili condizioni ambientali e in vista dell'impegno con il Golden Gala, da considerarsi quest'anno l'appuntamento focale in ambito internazionale. Privata di uno dei protagonisti più attesi, la finale dei 100 metri vive dell'energia di Marcell Jacobs, bravo a mantenere alta la concentrazione e a confermarsi campione italiano della specialità in 10.10, crono figlio (anche) del vento generoso alle spalle (+3.3). Secondo gradino del podio per Roberto Rigali (Bergamo Stars), in 10.28, terzo per Andrea Federici (Biotekna Marcon) 10.42. Per Jacobs è il terzo titolo nazionale consecutivo nella specialità, dopo quelli del 2018 e del 2019. 

Anche tra le donne arriva la conferma. Vince Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre), la non ancora 21enne emiliana di origine ivoriana, che resiste alla rimonta di Irene Siragusa e conserva il centesimo di secondo di margine (11.35 a 11.36) che le regala il secondo titolo nazionale assoluto della carriera. Anna Bongiorni (Carabinieri) è terza in 11.40. Il vento alle spalle è oltre il limite (+2.2), ed è un peccato, perché il crono avrebbe permesso alla Dosso di entrare all'ottavo posto nella lista di sempre, agganciando, nell'elenco, Vincenza Calì.  

VIDEO | LA VITTORIA DI JACOBS AGLI ASSOLUTI NEI 100


VIDEO | DOSSO CONFERMA TRICOLORE A PADOVA NEI 100


Le finali degli ostacoli - Non arriva il crono sub-13 secondi tanto atteso, ma Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) centra l'appuntamento con il terzo titolo italiano consecutivo (sul gradino più alto ininterrottamente dal 2018), il quarto in carriera (si aggiunge l'alloro sui 60hs indoor 2019). Il 13.02 conclusivo (vento -0.2) va raccontato, in quanto prodotto di un avvio (e di almeno quattro intervalli) molto contenuto, e di un finale nettamente in crescendo; l'aria è instabile, il dato dell'anemometro è parzialmente bugiardo, perché il flusso è tutt'altro che costante, condizione questa che è nemica di chi ha bisogno di seguire il ritmo danzato tra le barriere. Elisa Maria Di Lazzaro (Carabinieri) è seconda in 13.22, Linda Guizzetti (Cus Pro Patria Milano, 13.35) arpiona il terzo gradino del podio. Ma la festa in casa Bogliolo prosegue anche più tardi, perché Lorenzo Perini (Aeronautica), compagno nella vita della ligure, pareggia il conto dei titoli, vincendo i 110hs in un buon 13.53 (+1.7), battendo Hassane Fofana (Fiamme Oro, 13.86). Nella gara, da segnalare il 13.95 di Franck Brice Koua, miglior prestazione italiana Juniores con ostacoli da 106cm, nove centesimi meno del 14.04 che apparteneva allo stesso Perini (realizzato l'8-6-2012 a Torino); aggancia Perini anche l'altro Junior in gara, Lorenzo Simonelli, quinto in 14.04.

VIDEO | PERINI 13.53 NEI 110HS A PADOVA


VIDEO | BOGLIOLO TRICOLORE NEI 100HS

Staffette - Brescia al titolo femminile della 4x100: Chiara Melon, Gaia Pedreschi, Alessia Niotta e Alessia Pavese in 45.44 trascinano l’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco al trionfo davanti a Bracco Atletica (46.05) e Brugnera Friulintagli (46.87). Tra gli uomini il quartetto vincente è quello dell’Athletic Club 96 Alperia di Bolzano, animato da Antonio Infantino, Jacques Riparelli, Alessandro Monte e Kevin Giacomelli (41.25), a precedere La Fratellanza 1874 Modena (41.39) e Assindustria Sport Padova (41.53).

Primo appello per lo sprint - Il cielo è sempre più scuro, ma la pioggia annunciata non si vede. Le batterie dei 100 metri mettono in evidenza gli uomini più attesi, la coppia-copertina di questi Assoluti 2020. Marcell Jacobs dà un assaggio delle sue ambizioni con almeno 60 metri corsi in modo molto positivo (e con una partenza più convincente del solito). La netta frenata conclusiva determina il crono di 10.44 (+0.2) che ovviamente non aggiunge nulla a quanto già visto. Poco dopo, è la volta di Filippo Tortu (Fiamme Gialle), che subisce Luca Lai in partenza (ai 30 c'è quasi un metro tra i due) ma reagisce bene nella fase centrale, prima di rallentare e chiudere in 10.41 (+0.7). Subito dopo il traguardo Lai (accreditato di 10.47) si accascia al tereno, vittima con ogni probabilità di un problema muscolare. Alle 19 appuntamento per la finale. Pochi minuti prima del via l'annuncio: Filippo Tortu non correrà la finale. Non si tratta di un infortunio, secondo quanto comunicato dallo staff dell'atleta, ma di un forfeit a scopo precauzionale.

Tra le donne, Chiara Melon (Atl. Brescia '50 Metallurg. S. Marco) si impone nella prima batteria su Vittoria Fontana (11.57 contro 11.62), godendo della notevole spinta dell'aria alle spalle (+3.1), ma è soprattutto Anna Bongiorni (Carabinieri) a mostrare l'ennesima conferma di uno stato di forma eccellente: grande avvio, piedi esplosivi sul terreno, e un 11.32 ventoso (+2.8) che vale una candidatura al titolo nazionale (peraltro, mai vinto in carriera). La risposta arriva pochi minuti dopo, nella terza batteria, dove Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) firma un notevole 11.37, crono che le varrebbe l'accesso nella top ten di sempre, se non fosse per il vento alle spalle (+2.6); in scia, ma sempre da tenere d'occhio per la maglia tricolore, Irene Siragusa (Esercito), 11.43. Titolo in palio alle 18:50.

Ostacoli nel vento - Poco prima del via del primo turno dei 100hs, arriva il previsto cambio di condizioni climatiche. Il cielo si fa scuro, e il vento spazza la pista, mettendo in difficoltà le specialiste delle barriere. Nella prima batteria, Elisa Maria Di Lazzaro (Carabinieri) si impone in 13.36 (+0.6), mentre nella seconda Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) "apre" con un significativo 13.04 (+2.0), anteprima di ciò che potrebbe essere nel turno decisivo. L'avvio della ligure è tranquillo, anche per evitare le insidie dell'aria alle spalle (nemica delle ostacoliste), ma poi, tra le barriere, viene fuori in progressione, chiudendo a ridosso dei 13 secondi. Terza batteria per Linda Guizzetti (Cus Pro Patria Milano), in 13.40 (+1.4). Tra le escluse dalla finale, Desola Oki (Fiamme Oro), il cui 13.78 è pari a quello di Alice Muraro (Atl. Vicentina), ma non basta per il passaggio al round conclusivo. Il titolo tricolore si assegna alle 18:25.

In campo maschile, si mette in luce Lorenzo Perini (Aeronautica Militare), buon vincitore della prima batteria in 13.78 (+0.9), davanti al rientrante Mattia Montini (Carabinieri, alla seconda gara dopo il rientro post infortunio), secondo in 14.04. Molto più tranquillo l'andamento della seconda batteria, dove a tagliare il traguardo per primo è Hassane Fofana (Fiamme Oro), in 14.22 (+1.5). Finale alle 18:40.

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