Lione: tre record, Zenoni 2:05.19
28 Febbraio 2015Nel triangolare junior indoor cadono tre limiti nazionali under20 grazie ad Ayomide Folorunso nei 200 (24.01), Ilaria Verderio nei 400 (54.50) e alla 15enne Marta Zenoni negli 800
Dall’incontro internazionale indoor junior di Lione fra Italia, Francia e Germania arrivano tre nuovi limiti nazionali under20 (due di questi ottenuti da allieve), otto vittorie individuali e un terzo posto a squadre, mentre il contemporaneo triangolare
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LE SQUADRE - INCONTRO INDOOR UNDER20: ITALIA - FRANCIA - GERMANIA
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a.c.s.
800 F - Nella Halle Stephane Diagana la 15enne Marta Zenoni lascia a bocca aperta per la facilità con cui, alla prima esperienza internazionale ed opposta ad avversarie anche di quattro anni più grandi, vince gli 800 metri prendendosi un record italiano che resisteva da 26 anni. Il crono 2:05.19 infatti non solo migliora di circa tre secondi il 2:08.16 corso da Fabia Trabaldo nel 1989, ma è più veloce anche del 2:05.77 del limite junior di Eleonora Berlanda (1995). Dopo 1000 e 1500, è il terzo limite conquistato dalla bergamasca in pochi mesi d attività indoor. Oggi Zenoni parte decisa dalla sesta corsia e conquista subito una buona posizione alle spalle di Mareen Kalis, lo scorso anno ai Giochi Olimpici di Nanchino bronzo in 2:05.67. L’azzurrina resta incollata alla tedesca per 700 metri, attendendo fino all’uscita dall’ultima curva la volata finale che la vede imporsi di 11 centesimi. La più esperta Elena Bellò, che sulla distanza è stata argento alle Gymnasiadi di Brasilia e quarta a Nanchino, non è mai in gara. Dopo una partenza decisa, durante il primo giro si fa chiudere alla corda e con poca convinzione lascia sfilare le avversarie. Alla fine è sesta in 2:10.65.
800 M - Gli 800 maschili, dopo il record italiano di Marta Zenoni tra le junior, regalano un primo e un terzo posto. Jacopo Pilati si impone con mestiere in 1:54.04 davanti a una vecchia conoscenza del mezzofondo italiano come il tedesco Philip Lonmon, secondo in 1:54.59. Sul podio sale però anche Jacopo Peron, terzo in 1:55.19.
triplo F - Benedetta Cuneo fa valere l’esperienza internazionale, vince e si conferma ai livelli della vittoria Tricolore di Ancona, dove ha conquistato l’oro under20 con la misura di 13,30. A Lione la toscana esordisce con un nullo, ma si riprende subito piazzando un balzo da 13,25 che chiude definitivamente i giochi. L’avversaria più vicina è la francese Illinois Guillaume, che solo all’ultimo salto ottiene 12,95. L’eptathleta Giulia Sportoletti è buona quarta con il nuovo primato personale di 12,61.
60 M - Lo sprint è vinto da Amaury Golitin che, come miglior tempo, fa uscire dal cilindro un 6.90. Danny Legramandi (7.03 e 6.98) e Gianluca Basso (7.05 e 6.99) finiscono quarto e sesto.
60 F - Stesso discorso delle colleghe ostacoliste per le sprinter Chiara Torrisi e Sofia Bonicalza. La sicula corre in 7.68 e 7.66, e arriva quarta, la lombarda due volte in 7.81, e finisce sesta. A vincere è Floriana Gnafoua con 7.51 e 7.53.
60 hs F - Agnese Mulatero e Nicla Mosetti si difendono come possono ma non vanno oltre il quarto posto (alla pari con la quinta) e il sesto. 8.71 e 8.74 i crono di Mulatero, 8.77 e 8.76 quelli di Mosetti.
60 hs M - Le prove di velocità e ostacoli sono le più penalizzanti per i colori azzurri. La formula prevede una classifica stilata in base alla somma dei tempi di due gare, e Leonardo Bizzoni e Nicola Cesca finiscono quarto e quinto. Bizzoni ottiene 8.23 e 8.26, mentre Cesca prima cade dopo l’ultima barriera (si rialza e finisce al passo), poi ottiene 8.29
peso M - Il primatista nazionale junior Sebastiano Bianchetti (19,99 a Schio), medaglia di bronzo agli ultimi campionati Italiani Assoluti indoor, lancia il peso da 6kg a 19,45, ottenendo il secondo posto alle spalle del tedesco Patrick Mueller che si impone con 20,45. Luciano Boidi è quinto con la misura di 17,16.
asta M - L'asta maschile porta solo tre punti all'Italia, perchè Simone Andreini incoccia in tre nulli alla misura d'entrata e Max Mandusic, uscito un po' acciaccato dagli Assoluti di Padova (dove aveva saltato 4,90), non riesce a salire più di 4,65. La gara va in archivio con la vittoria autoritaria del tedesco Tim Jaeger, un paio di spanne sopra a tutti con il suo 5,30. Alle sue spalle, i francesi Julien Olivas e Theo Derobert, rispettivamente a 4,90 e 4,80, mentre l'altro tedesco Nicolas Dietz, come Andreini, chiude senza misura.
peso F - Il peso femminile, sulla carta una delle specialità più difficili per la selezione di Baldini, vede Claudia Bertoletti quarta con 13,42 e Luna Yohely Jimenez sesta con 12,85. Le migliori di tutte sono due tedesche, Alina Kenzel con 15,44 e Anika Nehls con 15,01.
triplo M - Tobia Bocchi salta 15,90 con soli 12 passi di rincorsa e fa intuire grandi margini di miglioramento. Appena entrato nella categoria junior, l’argento olimpico giovanile del triplo (16,04 di PB all’aperto) conquista così il secondo posto alle spalle di uno degli atleti sulla carta più accreditati, il francese Martin Lamou che atterra a 16,06. A sorpresa però il compagno di squadra Melvin Raffin non va oltre 15,48, e Simone Forte sale sul terzo gradino del podio con 15,56.
alto F - Eleonora Omoregie non riesce a ripetere l'1,86 saltato ai Tricolore di Ancona, ma la pedana di Lione non regala particolari emozioni ad alcun saltatore in alto. La friulana oggi è terza con 1,82 in un podio che nei primi due gradini è tutto tedesco:Mona Gottschammer e Selina Schulemberg saltano 1,84 e sono rispettivamente prima e seconda. La giovane Giorgia Niero, campionessa Italiana allieve in carica con 1,80, si ferma a 1,70 (ma fino a due settimane fa il PB era 1,72).
lungo F - Il lungo femminile non è molto generoso. L'argento Olimpico giovanile Beatrice Fiorese non trova la zampata giusta e il suo 5,93 le porta il quarto posto, con la stessa misura della tedesca Anna Buehler che però è terza. Con Eleonora Andreis sesta (5,47) la gara è vinta da Nathalie Buschung con un salto da 6,32.
lungo M - Filippo Randazzo, che ha già in curriculum i Mondiali Allievi di Donetsk 2013 e quelli juniores di Eugene 2014, si mette in tasca la vittoria già al secondo salto quando atterra a 7,44 (ma ottiene anche un 7,30). Il 7,34 di Andrea Aldeghi sembra assicurare la doppietta, ma al quinto turno di salti si mette in mezzo Gianluca Puglisi, che nonostante il nome gareggia con la maglia tedesca. Il suo 7,40 fa scivolare Aldeghi al terzo posto. A circa metà del programma, gli azzurrini corrono per la vittoria in entrambe le classifiche maschile e femminile, oltre che - ovviamente - in quella combinata.
400 M - La rimonta di Leonardo Vanzo è arrembante, e fa tremare il primo posto del francese Yassin Zaoujal, che però riesce a mantenere la testa della corsa e a vincere in 48.23. Vanzo stampa 48.32, superando nel finale Bertrand Stephan (48.48). Brayan Lopez è quarto in 49.40, ultimi i due tedeschi.
400 F - Ilaria Verderio parte decisa e alla campana, ai 200 metri, tallona da vicino la favorita Lyndra-Sareena Carti. La francese funge da lepre eccellente, vince in 54.02 ma traghetta la 16enne Verderio, in gara nella categoria d'età superiore, a una grande prestazione cronometrica. Il suo 54.50 infatti è non solo la Miglior Prestazione Italiana Allieve, ma è più veloce anche dei quella under 20, il 54.64 di Alexia Oberstolz del 1999. La brianzola, finalista olimpica di Nanchino (settima nei 400 a cinque cerchi) e primatista italiana allieve all’aperto (53.86), ai Tricolore di Ancona aveva corso in 55.16. In carriera è stata Tricolore dei 200 e 400 indoor e dei 400 ostacoli outdoor. Virginia Troiani si trova un po' in difficoltà con il passaggio veloce, e chiude affaticata in 58.35 (sesta).
1500 M - La corsa leggera di Yeman Crippa e Yassin Bouih nei 1500 illumina il palazzetto dedicato a Stephane Diagana. Impegnati nell'ultima gara indoor della stagione, i due non vogliono risparmiarsi nonostante gli accrediti degli avversari suggeriscano prudenza. I due fanno un bel gioco di squadra, alternandosi alla testa della corsa e creando il vuoto alle proprie spalle. Ad essere decisivo per decidere chi salirà sul gradino più alto del podio è l'ultimo giro, che vede imporsi il campione Europeo di cross Yeman Crippa. Il trentino ferma i cronometri a 3:51.51, solo mezzo secondo più veloce del collega che arriva in 3:52.00. Karl Bebendorf, il terzo classificato, arriva in 3:56.79.
1500 F - La gara è un assolo di Kostanze Klosterhalfen, solo domenica scorsa capace di correre in 4:15.25. La tedesca, già vincitrice del Triangolare un anno fa e quarta ai Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino, si fionda in testa e fa il vuoto dietro di sè, tagliando il traguardo in 4:26.77. Dietro di lei la lotta per il podio è incerta fino all'ultimo, e vede Anna Busatto muoversi con intelligenza sino ad avere la meglio sulle avversarie in 4:47.16. Terza è Anais Bourgoin (4:47.95).
asta F - L'asta femminile, rispetto all'alto maschile, è più generosa per i colori azzurri. La piemontese Helen Falda, capace di quattro metri ad Ancona, si arrampica fino alla vittoria che oggi va in archivio con la misura di 3,90. Alla stessa quota sale anche Thiziri Daci (Francia), ma con più "x" sul tabellino deve accontentarsi della piazza d'onore. Francesca Semeraro è quarta con 3,80.
alto M - L'alto maschile si risolve con tre atleti alla stessa misura. Stefano Sottile, che dieci giorni fa ad Ancona era salito a 2,14, oggi supera quota 2,09 ma non riesce ad andare oltre, così come il tedesco Stefan Tigler e il transalpino Dorian Tharaud. La vittoria va però, per minor numero di errori, a Tigler davanti a Tharaud, mentre finisce settimo il Tricolore Junior Jacopo Zanatta che si ferma a 2,03. lungo M - Filippo Randazzo, che ha già in curriculum i Mondiali Allievi di Donetsk 2013 e quelli juniores di Eugene 2014, si mette in tasca la vittoria già al secondo salto quando atterra a 7,44 (ma ottiene anche un 7,30, oltre a due nulli). Il 7,34 di Andrea Aldeghi sembra assicurare la doppietta, ma al quinto turno di salti si mette in mezzo Gianluca Puglisi: nonostante il nome il ragazzo gareggia con la maglia tedesca, e il suo 7,40 fa scivolare Aldeghi al terzo posto.
200 M - Kai Koellman mette subito le cose in chiaro con un 21.51 in prima batteria, imitato dal compagno di squadra Felix Straub che dalla seconda serie fa segnare 21.65. Ferdinando Mulassano, con 21.98, deve accontentarsi del quinto posto dietro anche alla coppia francese (Barbier 21.80, Renard 21.82), con Mario Marchei sesto in 22.24.
200 F - Dopo averla sfiorata per due volte ai Tricolore di categoria di Ancona, Ayomide Folorunso corre per conquistare finalmente la Miglior Prestazione Italiana Junior dei 200. E, nella Halle Stephane Diagana di Lione, la demolisce: l’emiliana, settima nei 400hs ai Mondiali Juniores 2014, corre nella seconda serie, lontana dalla favorita francese Maroussia Pare che fa segnare un notevole 24.01 davanti a Daniela Tassani a 24.36, nuovo primato personale (di 26 centesimi). Nella seconda serie Folorunso non vuole essere da meno, e in quinta corsia disegna un giro di pista da 24.01 che migliora di ben 17 centesimi l'ultraventennale 24.18 corso da Manuela Salussola a Genova nel 1991. La tedesca Mayer è tre centesimi più indietro.
5.000 marcia M - La gara maschile, sulla base dei tempi di accredito, vede come grande favorito il francese Jean Blancheteau, che infatti vince con margine in 20:16.71. Alle sua spalle la battaglia è serrata e Gregorio Angelini e Gianluca Picchiottino la affrontano da protagonisti. L’avversario più pericoloso è il tedesco Heiner Terp, che i due azzurri sembrano riuscire a staccare prima dell’ultimo chilometro. Il compatto tedesco però rimane incollato alla coppia italiana e durante l’ultimo giro, a 150 metri dall’arrivo, schiaccia sull’acceleratore. Il secondo posto è suo in 20:51.83, davanti a Picchiettino (20:52.79) e Angelini (20:57.05).
3.000 marcia F - La giornata, per i colori azzurri, inizia con l’uno-due delle ragazze del tacco e punta che conquistano il massimo dei punti disponibili nei 3.000 metri. Noemi Stella, che il 7 febbraio ha portato la Miglior Prestazione Italiana Juniores a 12:53.32, non smentisce la sua abituale condotta di gara e la sua è una marcia solitaria, in testa sin dal primo giro. La pugliese, che anche in occasione del Triangolare di una anno fa migliorò il limite nazionale, dopo un primo chilometro marciato in 4:20 questa volta si accontenta di vincere, pur con ampio margine, in 13:19.39. Meno scontato il secondo posto della compagna di squadra Eleonora Dominici, che rimane in scia alla tedesca Zurek per poi fare l’azione decisiva prima del passaggio all’ultimo chilometro e chiudere in 13:37.94 (molto vicina al PB di 13:35.56).
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