Maratona: Aouani campione d’Europa!

13 Aprile 2025

Italia al successo anche nei 42,195 chilometri a Lovanio (Belgio): l’azzurro vince in 2h09:05. Edizione trionfale con tre ori, un argento e due bronzi nel medagliere

Fantastica domenica per l’Italia agli Europei di corsa su strada. Oro azzurro anche nella maratona a Lovanio, in Belgio, con la vittoria di Iliass Aouani dopo una magnifica volata. È il gran giorno dell’ingegnere milanese, autore di una gara da protagonista, sempre nelle posizioni di testa prima dell’azione decisiva per chiudere in 2h09:05 battendo tre israeliani: Gashau Ayale (2h09:08), superato nel duello finale, poi il vicecampione mondiale Maru Teferi, bronzo in 2h09:17, e Haimro Alame, quarto in 2h09:27. Secondo italiano di sempre con 2h06:06 nello scorso dicembre a Valencia e già primatista nazionale (2h07:16 nel 2023 a Barcellona), il 29enne delle Fiamme Azzurre allenato a Ferrara da Massimo Magnani coglie il risultato più importante della carriera. Nella maratona maschile per l’Italia è il sesto oro europeo della storia, dopo quelli di Gelindo Bordin (1986 e 1990), Stefano Baldini (1998 e 2006) e Daniele Meucci (2014). Al femminile quinta Giovanna Epis in 2h29:14. Due spagnole ai primi due posti con Fatima Ouhaddou (2h27:14) che precede Majida Maayouf (2h27:41), bronzo all’israeliana Lonah Chemtai Salpeter (2h28:01) in volata sulla connazionale Maor Tiyouri (2h28:01). Per la prima volta il titolo viene assegnato in una rassegna dedicata che diventa ricchissima di medaglie azzurre: 6 in totale con tre ori (anche Nadia Battocletti e la squadra femminile nei 10 km), un argento e due bronzi (nella mezza maratona di sabato).

AOUANI: “CHE ORGOGLIO” - “Una gioia indescrivibile - esulta Iliass Aouani - e questa medaglia significa tanto per me. È la mia prima medaglia internazionale: averla vinta in questo modo, e del metallo più prezioso, è un’emozione che sarà sempre dentro di me per tutta la vita. L’anno scorso è stato molto difficile, con la delusione per aver mancato la convocazione olimpica, però mi ha dato la forza per dimostrare a me stesso di essere un atleta di livello mondiale. Sono molto orgoglioso di come ho corso oggi su un tracciato complicato, con tanto dislivello, che andava interpretato bene. Ho cercato di rimanere concentrato, tranquillo, il più possibile rilassato anche quando gli israeliani andavano via. Intorno al 37° chilometro ho provato un’azione, ma mi sono reso conto che avrei rischiato di fare la lepre, allora ho accettato l’idea che la gara si sarebbe risolta negli ultimi 500 metri ed è stata adrenalina pura”.

LA GARA - Si corre in linea, da Bruxelles a Lovanio, su un tracciato ondulato con una lieve pioggia. Tra gli uomini poco prima del 20° km allunga l’israeliano Bukayawe Malede (1h03:52 alla mezza) che viene ripreso e sorpassato una decina di chilometri più avanti. L’azzurro Iliass Aouani, con bandana nera a coprire il capo, viaggia nel gruppo che comprende anche il turco Ilham Tanui Ozbilen, gli israeliani Gashau Ayale, Haimro Alame e Yitayew Abuhay, in una sfida che diventa tattica e così Malede rientra sul drappello di testa. Dopo 30 km (1h30:55) al comando Aouani, Ozbilen e quattro atleti in maglia Israele: il vicecampione mondiale Maru Teferi, Alame, Ayale e Malede che poi perde di nuovo terreno. In cinque restano davanti: al forcing di Alame risponde Aouani, quindi Teferi si porta a condurre e l’azzurro sembra controllare con sicurezza (1h46:51 al 35° km). Mancano quattro chilometri, la gara si trasforma in una sfida di Aouani contro i tre israeliani Teferi, Ayale e Alame: 2h02:26 al 40° km con Ozbilen a 22 secondi. Nel finale Teferi entra in difficoltà, si stacca anche Alame quando il ritmo aumenta. A lanciare la volata è Ayale ma deve arrendersi al ritorno di Aouani che trionfa. Sul podio a squadre Israele, Belgio e Turchia.

DONNE - Nella maratona femminile, dopo l’azione della spagnola Majida Maayouf prima della mezza, si forma un quartetto di cui fanno parte anche l’israeliana Lonah Chemtai Salpeter, la belga Hanne Verbruggen e l’altra spagnola Fatima Ouhaddou. È al quinto posto Giovanna Epis, con quindici secondi di ritardo dopo 25 km che diventano ventotto al 30° chilometro. Nel finale l’azzurra perde provvisoriamente due posizioni, settima al 35° km dietro anche all’israeliana Maor Tiyouri e alla portoghese Solange Jesus, ma poi reagisce e si riprende la quinta piazza mentre cede la belga Verbruggen e si giocano l’oro le due iberiche. Spagna oro anche con il team davanti a Israele e Belgio. “Volevo una medaglia - spiega Giovanna Epis - dopo una stagione condizionata dalla microfrattura al bacino e non credevo di poter tornare a divertirmi, ma già oggi ci sono riuscita. È stata la mia maratona più dura, piena di strappi, da correre con la testa. Quinta come tre anni fa a Monaco, però sono contenta perché ci ho messo tutta me stessa”.

RISULTATI - FOTOGALLERY (Grana/FIDAL) - ISCRITTI e PROGRAMMA ORARIO - STREAMING - LA SQUADRA ITALIANA - PREVIEW GARA PER GARA

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