Mondiali Master per 8000 a Lione
03 Agosto 2015Da domani la rassegna iridata "over 35" in Francia, con 431 atleti italiani iscritti
di Luca Cassai
Scattano domani, martedì 4 agosto, i Campionati Mondiali Master che fino a domenica 16 si svolgeranno a Lione, in Francia. La ventunesima edizione della rassegna iridata “over 35” sarà una delle più partecipate di sempre, visto che gli organizzatori annunciano 8042 iscritti provenienti da 98 nazioni. Cifre superate solo in due precedenti occasioni: nel 1993 in Giappone, con 11475 atleti a Miyazaki, e nel 2007 a Riccione dove ci furono 8946 presenze. Anche l’Italia stavolta sarà ai nastri di partenza con una rappresentativa numerosa, che conta 431 iscritti. La manifestazione torna in Europa dopo due appuntamenti consecutivi ospitati dal continente americano, a Sacramento (Usa) nel 2011 e poi a Porto Alegre, in Brasile due anni fa, quando i master italiani rientrarono a casa con 31 medaglie di cui 17 d’oro. Fra i campioni in carica, sette azzurri proveranno a ripetersi: il napoletano Alfredo Norvello (maratona M45), i lombardi Gianluca Grassi (mezza maratona M50) e Antonio Montaruli (300 ostacoli M65), il trevigiano Giorgio Bortolozzi (lungo e triplo M75), mentre al femminile vanno in caccia di un nuovo titolo la sarda Maria Domenica “Nuccia” Manchia (10.000 e cross W40), la varesina Emanuela Baggiolini (400 ostacoli e 800 W40), la laziale Paola Tiselli (1500 e 5000 W40). Non sarà un compito semplice, di fronte a una concorrenza decisamente qualificata.
Senza dimenticare gli italiani protagonisti nella passata stagione ai Mondiali master indoor di Budapest, con 100 piazzamenti sul podio e 33 sul gradino più alto: tra questi il celebre ex portiere Lamberto Boranga (alto M70), il pisano Gianni Becatti (lungo M50) che quest’inverno con 6,75 alla rassegna tricolore in sala di Ancona ha stabilito il record mondiale di categoria al coperto, il lombardo Marco Segatel (alto M50) e il lunghista di origine cubana Almicar Demetrio Bonell Mora (M35), l’altoatesino Rudolf Frei (400 M65), il viterbese Rolando Di Marco (mezza maratona M60), il mezzofondista vicentino Dario Rappo (M65), la romana Carla Forcellini (asta W55) e l’intramontabile padovana Emma Mazzenga (100, 200 e 400 metri W80). Invece l’anno scorso, agli Europei di Smirne (Turchia), l’Italia Master Team ha conquistato 115 medaglie con 42 successi e quattro ori per la velocista messinese Maria Ruggeri, che sarà al via su 100 e 200 metri W45. Undici giornate di competizioni nella terza città della Francia, con due di riposo (sabato 8 e giovedì 13 agosto), su quattro campi di gara. L’impianto principale sarà lo Stade Balmont nel quartiere di La Duchère, adiacente alla Halle Stéphane Diagana (che a fine febbraio ha accolto il triangolare juniores indoor Italia-Francia-Germania) in cui è allestito il centro di informazioni tecniche. Poi lo Stade du Rhône, sede nel 2013 dei Mondiali di atletica paralimpica, all’interno del parco di Parilly dove si snoderanno corsa campestre, marcia su strada, maratona e mezza maratona. Inoltre lo Stade Pierre Duboeuf, situato a Bron, e lo Stade Laurent Gérin a Vénissieux.
ADDIO NONNO ROVELLI - Alla vigilia della rassegna iridata una triste notizia ha scosso il mondo dell'atletica master e non solo. Giuseppe Rovelli si è spento sabato notte nella sua casa di Biassono a 96 anni. Era nato in un quartiere nei pressi della darsena di Porta Ticinese a Milano il 23 novembre 1918, una manciata di giorni dopo l’armistizio che pose fine alla Grande Guerra. Aveva iniziato a fare atletica negli anni Trenta, raggiungendo buoni risultati a livello giovanile su 800 e 1500 prima del secondo conflitto mondiale. Fondatore e dirigente dell'AICS Biassono, ne è stato il presidente per 61 anni. Nonno Giuseppe aveva salutato tutti solo sette settimane fa. Nella fase regionale dei Societari Master aveva difeso i colori della sua Daini Carate Brianza a Mantova: ha chiuso alla sua maniera, lanciando con tanta passione e con il consueto ardore agonistico nonostante la pioggia. I funerali si svolgeranno martedì 4 agosto alle ore 15 presso la chiesa parrocchiale di San Martino di Biassono. Il presidente della FIDAL Alfio Giomi, interpretando il sentimento di tutta l’atletica italiana, si unisce al dolore dei familiari.
(ha collaborato Cesare Rizzi/CR FIDAL Lombardia)
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