Mondo: Gout sprinta nel futuro

09 Dicembre 2024

Il giovanissimo talento australiano scende a 20.04, secondo U18 di sempre. Partenza con grande mezzofondo nelle gare USA al coperto. Corse su strada in Asia e America, cross in Africa.
di Marco Buccellato

Lampi di vero talento negli Australian All Schools Championships di Brisbane. Il 16enne vicecampione del mondo U20 Gout Gout, 17 anni tra venti giorni e origini del Sud Sudan, ha compiuto l'impresa della settimana nelle latitudini dove la stagione permette l'attività in pista, nell'inizio dell'estate australe. Reduce da un sensazionale 20.29 poco più di un mese fa, Gout Gout si è superato nella rassegna giovanile australiana scendendo a un clamoroso 20.04 (vento 1,5 m/s), una prestazione che toglie due decimi e mezzo al suo primato d'Oceania U18 e arriva anche a migliorare il più longevo  record nazionale d'Australia, il 20.06 che diede a Peter Norman la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Città del Messico, nell'ottobre del 1968. Si tratta anche della seconda prestazione di sempre per un U18, a due decimi dal 19.84 di Erriyon Knighton, ma nove centesimi sotto al limite che fu di Usain Bolt (20.13). Nella prima giornata, altro primato continentale U18 per lo sprinter, 10.17 nei 100 metri (anche 10.04 ventoso in batteria). L'ultimo primato d'Oceania U18 delle prime tre giornate di gare arriva dai 400 metri, a firma del finalista dei mondial U20 di Lima Terrell Thorne (17 anni compiuti in maggio), che ha eclissato il vecchio limite di Paul Greene (45.96 nel 1989) con un eccellente 45.64. Tra gli altri risultati, 23.64 nei 200 della giovanissima Emilia Reed, addirittura classe 2010! La rassegna si concluderà il 14 dicembre, in concomitanza con il Memorial Zatopek, classico meeting in calendario, con gare di mezzofondo prolungato.

INDOOR USA, SUPER START. Anche quest'anno start sopra le righe per l'attività al coperto negli Stati Uniti, soprattutto nel Boston University Sharon Colyear-Danville Season Opener, dove si sono registrati risultati notevolissimi nel mezzofondo. Il campione NCAA di cross Graham Blanks ha vinto i 5000 metri in 12:59.89, 17esima prestazione all-time, in una gara dove il 18enne keniano Brian Musange Musau si è issato alla terza prestazione mondiale di sempre per un U20 in 13:11.29. Primati NCAA nei 300 uomini con Ethan Strand vincitore in 7:30.15 (14esima prestazione di sempre al coperto) davanti a Parker Wolfe, a sua volta co-protagonista in 7:30.23, e nei 5000 donne con il 14:52.57 della keniana Doris Lemngole. 

PELLICORO SI MIGLIORA. Ancora un progresso cronometrico per la mezzofondista Laura Pellicoro (Bracco Atletica), che abbassa il personale dei 3000 metri per il secondo anno consecutivo nel meeting di Boston che inaugura la stagione al coperto. Dopo il 9:00.46 dello scorso anno, arriva l'8:53.32 che la classifica in nona posizione (prima in 8:45.05 la statunitense Bailey Hertenstein), una cifra che fa della brianzola l'ottava performer italiana di sempre al coperto. Altri italiani in pista a Boston: Gabriele Angiono (Battaglio CUS Torino) quinto nei 1000 metri in 2:22.11 (personale), Enrico Oddone (Atletica Gio' 22 Rivera), che ha corso i 5000 metri in 14:21.16 nella settima serie. 

ALTRO DA USA E EUROPA. Start dell'astista Chris Nilsen con un interlocutorio esordio stagionale da 5,50. Buoni risultati per il 18enne sprinter Ajany Dwyer, 6.55 a Lewisburg, per il lunghista Josh Rivers (8,13 a Oshkosh), un ottimo 300 metri per Judson Lincoln a Clemson (32.37). In tema salti si registra il primo 2,30 della nuova stagione al coperto, a firma del 22enne Elijah Kosiba, miglioratosi di due centimetri. In Europa ottimo avvio della campionessa del mondo al coperto di salto con l'asta Molly Caudery, 4,71 con rincorsa ridotta a Loughborough. 

LE MARATONE IN USA.

La britannica Calli Hauger-Thackery, medaglia di bronzo a Roma 2024 nella mezza maratona, conclude in bellezza l'anno con il successo nella maratona di Sacramento in 2h24:28. In settembre, a Berlino, ha chiuso settima in 2h21:24, seconda prestazione nazionale dopo il record di Paula Radcliffe e nona prestazione europea di sempre. Non un successo facile per la britannica, che ha faticato a imporsi sulla 25enne statunitense Jackie Gaughan, seconda con ampio margine sul personale, in 2h24:40. Nella 42 km maschile uno dei migliori specialisti USA, C.J. Albertson, è giunto secondo in 2h10:02 a tre minuti dal vincitore, l'eritreo Tsegay Tuemay (2h07:35, personale di un minuto e mezzo). Esordio in mezza maratona di Amanda Vestri con un buonissimo 1h08:12 a Orlando. A Honolulu vincono la 42 km l'eritreo Yemane Haileselassie in 2h11:59 e la keniana Cynthia Jerotich in 2h31:14.

KESSLER ALLE HAWAAI. Il campione mondiale del miglio su strada Hobbs Kessler, nella stagione che l'ha visto quinto alle Olimpiadi sui 1500 metri dopo il terzo posto ai mondiali al coperto di Glasgow, ha chiuso il Kalākaua Merrie Mile di Honolulu (sabato) in quarta posizione in gara mista, con una modalità studiata per far convergere gli atleti e le atlete nello stesso momento sulla linea del traguardo (circa 32" di start anticipato per le ragazze e ricco bonus in denaro al primo/a atleta). Vittoria in finale serratissimo per Nikki Hiltz (4:28.65), tre centesimi su Weini Kelati e quattro su Sinclaire Johnson. Kessler, primo degli uomini, si è collocato quarto nella classifica mista in 3:56.85. 

LE ALTRE MARATONE. Due vittorie di maratoneti etiopi in Cina e in Messico. A Guangzhou ottimo 2h06:28 del 24enne Gebise Lelisa Debele, miglioratosi di quasi due minuti, alla quarta maratona della carriera (tutte corse in Cina), davanti al connazionale Belay Ziku Asfaw, all'esordio sui 42 km in 2h07:00, precedendo di un secondo l'altro etiope Asefa Mengistu Negewo (2h07:01), l'atleta con il miglior accredito in forza del 2h04:06 ottenuto nel 2018 a Dubai. Etiopi anche le prime tre donne, Anchialem Haymanot Wibineh (2h25:13), Chernet Misganaw Takele (2h25:20) e Roman Gidey Berhe (2h25:22). A Monterrey Tsedat Ayana (2h09:19) ha preceduto Abe Gashahun, secondo in 2h09:33 (grazie a Carole Fuchs). Sempre in Messico, 2h07:58 di Alejandro Gomez nella 42 km di Mexicali.

LOBALU. Il campione europeo dei 10.000 metri a Roma 2024 Dominic Lobalu ha vinto la classica Course de l'Escalade di Ginevra (7,3 km) al termine di una volata avvincente contro il francese Jimmy Gressier (stesso tempo 20:38). Podio completato dall'olandese Mike Foppen, che ha ceduto il ruolo di protagonista "orange" a Diane Van Es (a sua volta argento nei 10.000 europei dietro Nadia Battocletti), prima nella corsa femminile in 23:32 con un bel margine sulla svizzera ex-etiope Helen Bekele Tola (23:56).

KIPRUTO PERDE. Il vincitore della Cinque Mulini Mathew Kipkoech Kipruto è giunto terzo nel Great Chepsaita Cross Country di Eldoret (World Athletics Cross Country Tour), largamente battuto di una ventina di secondi da Samwel Chebolei Masai (30:49, reduce da un 10.000 metri da 27:17.78 in Giappone quindici giorni fa). Nel cross femminile vince l'ugandese vicecampionessa del mondo U20 dei 3000 siepi Loice Chepkwemoi (18 anin tra qualche giorno), con un minuto e mezzo di margine al traguardo sull'etiope Mekides Shileme Molla. Prima delle keniane, Celestine Biwott, terza.

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