Mondo: Kaya-primato, Dibaba 2:19:52

04 Gennaio 2015

Miglior prestazione europea under 23 del turco nella mezza maratona. A Xiamen 2:19:52 di Mare Dibaba, risorge Mosop. Asta, 5,87 di Barber

Ali Kaya, esordio e miglior prestazione europea under 23

Il vicecampione europeo di cross a Samokov e bronzo europeo dei 10000 metri, il turco di origini kenyane Ali Kaya, ha stabilito ieri a Adana, in Turchia, il nuovo record europeo under 23 di mezza maratona, dov'era all'esordio, chiudendo quarto in 1:01:21. Il 21enne Kaya, due volte oro agli Europei junior di Rieti 2013 su 5000 e 10000 metri, ha anche migliorato di un secondo il record nazionale turco detenuto dall'altro atleta con origini kenyane Polat Arikan, a sua volta oro continentale di cross a Samokov. La vittoria nella corsa turca è andata a Barselus Kipyego in 1:00:51 sui connazionali Amos Kipruto (1:01:02) e Mike Kigen, fresco di vittoria di fine anno a Madrid (1:01:12). Nella mezza femminile vittoria di Rose Chelimo in un ottimo 1:08.53 sulla turca Sultan Haydar (1:09:49).

Xiamen, Dibaba e Mosop da record

Il 2015 si è aperto nel segno della maratona col tradizionale primo impegno cinese a Xiamen, città che si affaccia sul mare di fronte a Taipei. Sono caduti entrambi i primati della corsa, giunta alla 13ª edizione. In particolare l'impresa di Hurssa Mare Dibaba, etiope di 25 anni, seconda in ottobre a Chicago, conosciuta in passato anche come azera col nome di Ibrahimova, ha segnato una "ouverture" stagionale di grande livello. In 2:19:52, la Dibaba ha eguagliato il personale stabilito tre anni fa a Dubai, che è anche la 21ª prestazione assoluta all-time, e realizzato il secondo tempo di sempre sul suolo cinese. Il record della corsa le apparteneva dallo scorso anno, quando vinse in in 2:21:36.

Entrambi i podi sono stati monopolizzati, com'era prevedibile, da atleti africani. Dietro la Dibaba, a otto lunghi minuti, la connazionale Meseret Legesse in 2:27:38 e seconda anche un anno fa, e la kenyana Miriam Wangari in 2:27:53, al personale a quasi 36 anni. Anche Moses Mosop, l'esordiente più strabiliante di sempre in una maratona con quel folle, ancorché inelegibile, 2:03:06 di Boston 2011, ha migliorato il record della maratona cinese in 2:06:19, e anche il primato su suolo cinese, succedendo al prematuramente scomparso Samuel Wanjiru, che stabilì il limite in occasione della vittoria olimpica di Pechino 2008 in 2:06:32. Anche Mosop ha preceduto, come detto, altri africani, gli etiopi Tilahun Regassa (2:06:54) e Abhra Milaw (2:08:09). Il co-favorito Tadesse Tola è giunto quinto in 2:10:30, largamente preceduto dal kenyano Robert Kipkorir Kwambai (2:08:18). Per Mosop un ritorno al vertice dopo due anni incolori. e il proposito di gareggiare a Parigi in aprile.

Nessuno come Kawauchi

Con la vittoria in 2:09:46 nella maratona di Hofu di 15 giorni fa, il giapponese Yuki Kawauchi ha chiuso un anno senza precedenti. Ha infatti disputato tredci maratone, vincendone ben otto (sette in Giappone e una in Australia), ha colto il bronzo ai Giochi Asiatici e l'undicesimo posto nella maratona di New York, precedendo atleti di chiara fama come April, Kogo e Kipyego. Nello stesso giorno, a Taipei, una giornata caratterizzata da oltre 100.000 partenti tra maratona e distanze correlate. Vittorie kenyane con Julius Chepkwony Rotich in 2:14:04 e Alice Jemeli Timbili in 2:34:55.

Le corse di San Silvestro

San Paolo: nell'edizione n°90 della Corrida brasiliana più famosa del mondo si sono imposti gli etiopi Dawit Admasu in 45:04 e Wude Ayalew in 50:43. Tra i battuti di nome, Mark Korir (quarto) e Priscah Jeptoo (terza), argento olimpico e mondiale di maratona. La distanza, come sempre, era di 15 km.

Europa: nella Silvester Lauf di Trier (Germania, edizione n°25) quinto successo dell'ugandese Moses Kipsiro, stavolta sull'etiope Amare e sulla coppia tedesca Tesfaye-Gabius. Tra le donne, l'eritrea Nazaret Weldu ha preceduto due etiopi poco note (Tewabech e Weldtsadik) e la kentana Cynthia Kosgei.

Austria: a Peuerbach vittoria ex-aequo per gli indivisibili Victor Chumo e Richard Ringer (un kenyano e un tedesco), mentre la gara femminile è stato un affare kenyano con, nell'ordine, Sheila Chepngetich, Betsy Saina e Perine Nengampi. Tre giorni prima Chumo aveva vinto la 10 km francese di Houilles in 28:04 sull'eritreo Osman e Mark Kiptoo. La Vallecana di Madrid: altra edizione-giubileo (la n°50), con larghe affermazioni di Mike Kigen sugli spagnoli (solo decimo il campione europeo dei 1500 Mekhissi), e della campionessa europea di cross Gemma Steel sulla marocchina Asahssah e la maratoneta francese Daunay, a sua volta oro di maratona a Zurigo. Infine, sconfitte per Kisorio e Mbishei a Luanda per mano di Stephen Kibet, e brindisi vincente di Ana Dulce Felix su Sara Moreira a Lisbona.

Cross, Toroitich al photofinish

Un epilogo più consono a un serratissimo 100 metri che a una campestre, ma il 69° Cross Internacional Zornotza di Amorebieta è stato deciso dai centimetri, in favore dell'ugandese Timothy Toroitich, alla quarta vittoria invernale nei cross iberici. A fare le spese del "tuffo" migliore sul traguardo, per un'inezia, l'altro ugandese Moses Kipsiro, reduce dal successo su strada a Trier. Terzo lo spagnolo Bezabeh, già campione europeo di cross, che ha perso contatto nell'ultimo chilometro. Nel cross femminile successo di Magdalene Masai, al terzo successo.

Indoor: Barber 5,87, Bukowiecki tris di record

Avvio d'anno sopra le righe per il canadese 20enne Shawn Barber (bronzo mondiale junior tre anni fa), che in Texas ha migliorato il record nazionale di salto con l'asta di ben tredici centimetri, issandosi a 5,87. Bella gara, con lo statunitense Sam Kendricks capace di superare i 5,71. La prestazione di Barber assume connotati di alto livello tecnico (quantunque ci sia ancora incertezza sull'esatta misura valicata), perché nel 2014, pur in presenza del record del mondo di Lavillenie, la specialità ha subìto un impasse tecnico d'insieme. Solo il francese, infatti, è stato capace di superare un'altezza pari o superiore a quella del giovane canadese. Prima di centrare la misura-record al primo tentativo, Barber era salito con due prove a 5,79. Prima di Natale ha invece fatto notizia il 38.52 newyorchese sui 300 indoor di Sydney McLaughlin (un secondo netto di miglioramento e record dell'impianto). La ragazza, argento mondiale junior sui 400hs a Eugene la scorsa estate, ha appena 15 anni e mezzo, essendo nata nell'agosto del 1999. Nella stessa serata ha vinto anche i 55 ostacoli in 7.94.

La parata di migliori prestazioni mondiali (ed europee) nella categoria allievi, inaugurata dal pesista polacco Konrad Bukowiecki in dicembre, ha avuto numerosi seguiti nell'ultima decade del 2014. Lo stesso Bukowiecki ha migliorato altre tre volte il mondiale con l'attrezzo da 5 chilogrammi, portandolo a 22,95 e 22,97 nella stessa giornata (in due gare distinte), poi a 24,24 alla vigilia di San Silvestro. Il limite all'aperto è detenuto dal neozelandese Jacko Gill con 24,45, ottenuto quattro stagioni fa. L'ultimo record allievi è dell'astista britannico Adam Hague, che a Manchester è salito a 5,46.

Dai molto giovani ai molto stagionati: dalla Polonia giunge segnalazione del doppio record mondiale di categoria dell'ultracentenario Stanislaw Kowalski (classe 1910), capace di coprire i 60 in 19.72 e lanciare il peso (da 2 chili) a 5,08. Salute e buon anno.

I poll di fine anno

Per la rivista USA "Track And Field News" i numeri uno del 2014 sono stati Renaud Lavillenie e Anita Wlodarczyk. L'acrobata francese, già atleta dell'anno IAAF, ha ottenuto la vittoria con un voto plebiscitario, su Bohdan Bondarenko e Justin Gatlin, il quale ha quindi vinto la categoria nazionale su LaShawn Merritt e Galen Rupp. Solo quarto il qatarino Barshim, altra star dell'alto mondiale con Bondarenko. La Wlodarczyk, che deve la vittoria al record mondiale di 79,59, è la prima martellista a vincere il referendum della rivista USA, battendo di soli 13 lunghezze Valerie Adams, a sua volta atleta dell'anno IAAF. Sul podio anche la colombiana Ibargüen, regina del salto triplo, che ha largamente preceduto la discobola croata Sandra Perkovic. In campo americano, primo posto per Jenny Simpson su Dawn Harper-Nelson e Gia Lewis-Smallwood. La coppia Lavillenie-Adams è invece la migliore del 2014 per i lettori della britannica "Athletics International". Il francese ha battuto Barshim e Bondarenko (rovesciando il parere del panel di esperti di T&FN), con quarto posto del primatista mondiale di maratona Kimetto, mentre la Adams ha preceduto la Wlodarczyk e la Ibargüen.

Premi e riconoscimenti all'estero

In Belgio la sportiva dell'anno è l'eptatleta Nafissatou Thiam, brava a riportare il successo alla disciplina dell'atletica dopo Tia Hellebaut, che stravinse nel 2008 sull'onda dell'oro olimpico di Pechino. In UK mamma Pavey è la terza personalità sportiva del paese, preceduta dal pilota Hamilton e dal golfista McIlroy. In Svizzera, dove il numero uno resta sempre il tennista Federer, il premio all'atleta emergente è andato al campione europeo dei 400hs Hussein, che ha vinto anche il premio come atleta dell'anno (assieme alla velocista Kambundji). In Germania, terzo successo consecutivo di "Hulk" Harting. Blocco Est: in Slovacchia il migliore dell'anno è stato il marciatore Matej Toth (argento europeo nella 50 km). In Croazia, successo scontato di Sandra Perkovic. In Serbia, gli atleti dell'anno sono la lunghista Ivana Spanovic e il pesista Asmir Kolasinac.

Rio 2016, mascotte e cultura

Il comitato organizzatore dei Giochi di Rio de Janeiro 2016 ha scelto le mascotte delle Olimpiadi e dei Giochi Paralimpici. Si tratta di Vinicius (un mixage della fauna brasiliana più caratteristica) e di Tom (creatura magica, mosaico tra le piante delle foreste brasiliane). I loro nomi sono stati scelti in omaggio alla grande cultura musicale della nazione, in particolare alla Bossa Nova, e sono riferiti agli artisti Vinicius de Moraes e Antonio Carlos (Tom) Jobim.

Previews, riparte Lavillenie

L'atleta dell'anno 2014 e primatista mondiale di salto con l'asta tornerà in pedana sabato prossimo a Clermont-Ferrand. Nel cross, appuntamento prestigioso in Scozia (Edimburgo), con annunciati Asbel Kiprop, Japhet Korir, Bernard Lagat, Silas Kiplagat, Jairus Birech e il campione mondiale junior e allievi Kejelcha. Domenica, la mezza maratona olandese di Egmond con Bernard Kipyego, John Mwangangi, Abel Kirui e Lukas Rotich.

Marco Buccellato

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Mare Dibaba (foto Colombo/FIDAL)


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