Mondo: Trials nel segno di Lyles e Richardson

24 Giugno 2024

I big dello sprint a stelle e strisce volano alle Olimpiadi. I risultati dei primi tre giorni di gare all'Hayward Field di Eugene.
di Marco Buccellato

Tre giorni a Eugene, sul palco dell'Hayward Field, in una prima parte di Trials olimpici che non ha deluso le attese. Le finali dei 100 metri, tra le gare più attese del programma, hanno promosso i favoriti Noah Lyles e Sha'Carri Richardson, campioni del mondo a Budapest. Per Lyles la finale si è consumata ieri notte, dove ha dovuto eguagliare il personale di 9.83 (vento 0,4) per prevalere sul miglior Kenny Bednarek di sempre in versione centista (9.87) e sul campione mondiale di Eugene e argento olimpico Fred Kerley (9.88), che dopo un inizio stagione senza acuti ha trovato la quadra tecnica al momento giusto per garantirsi l'Olimpiade. A sensazione, il quarto posto di Christian Coleman (9.93 ma col velocissimo 9.86 legale centrato in semifinale), quinto in 9.98 il primatista del mondo U18 (ora U20) Christian Miller, classe 2006. Nelle tre semifinali che hanno preceduto la finale, crono superlativi a cascata, anche per il vento illegale in due serie su tre, con crono come 9.97 e 9.98 non sufficienti per giocarsi il viaggio olimpico nella finale.

RICHARDSON. L'iridata di Budapest Sha'Carri Richardson ha sfoderato una netta superiorità dopo la fase di accelerazione, sfuggendo leggera dall'incertezza dei primi 40 metri e chiudendo in un eccellente 10.71, miglior crono mondiale dell'anno, pur dopo uno start a dir poco incerto. A farle compagnia nel team USA allo Stade de France saranno Melissa Jefferson (10.80) e Twanisha Terry (10.89), entrambe al personale, con quest'ultima appena al secondo impegno stagionale. Tamari Davis, valutata da molti come probabile olimpica, resta quarta per due centesimi, quinta Aleia Hobbs non del tutto ripresa da un recente infortunio. Fuori dalla finale McKenzie Long, come la Davis attesa a una recita più importante e in attesa di risorgere entrambe sui 200 metri.

I SUPER-TALENTI. Nessuno come Quincy Wilson, classe 2008. Ha atteso i Trials per abbattere due volte il primato mondiale U18 dei 400 metri, 44.66 in batteria e il successivo 44.59 nella semifinale della scorsa notte, dove è stato ripescato per la finale grazie al tempo pur se terzo classificato dopo Bryce Deadmon (44.44) e Vernon Norwood (44.50). Miglior crono delle tre semifinali, il 44.42 di Quincy Hall, per Michael Norman primo posto nella serie meno veloce (45.30). Già in archivio la finale femminile, con la sorpresa della mancata qualificazione per i 400 individuali olimpici di Kaylyn Brown, quarta in 50.07 dopo un'intera primavera a cavallo dei 49". Vince l'esperta Kendall Ellis in 49.46 su Aaliyah Butler (49.71) e Alexis Holmes (49.78), tutti primati personali. 

CROUSER. Il due volte oro olimpico Ryan Crouser ha prevalso su Joe Kovacs, leader mondiale stagionale. Subito in testa con 22,44 con un centimetro in più di Kovacs, al quarto lancio Crouser ha messo il sigillo sull'ennesimo successo con 22,84. Pronostico rispettato anche per il terzo slot olimpico, preso da Payton Otterdahl con 22,26. Nella prima giornata la finale dei 10.000 maschili con promozione olimpica (hanno tutti lo standard) per Grant Fisher (27:49.47), Woody Kincaid (27:50.74) e il giovane Nico Young (27:52.40), primatista americano U23. 

LE CADUTE. Tre nulli per la campionessa mondiale di martello a Eugene, Brooke Andersen. Prime tre, Annette Echikunwoke (74,68), l'iridata di Doha DeAnna Price (74,52) e a sorpresa Erin Reese (71,21), in una gara tecnicamente sotto le attese. Cade anche il seimetrista dell'asta K.C. Lightfoot, eliminato in qualificazione. Pass transalpino per Sam Kendricks (5,92) con Chris Nilsen e Jacob Wooten, appaiati a quota 5,87. Fuori gioco anche uno dei favoriti del decathlon, Kyle Garland, fermato nella corsa olimpica da un infortunio a un piede. Successo di Heath Baldwin con 8.625 punti su Zachary Ziemek (8.516).

LE FINALI IN ARRIVO. Esordio stagionale per la fuoriclasse degli 800 metri Athing Mu, miglior tempo delle semifinali in 1:58.84. Resta esclusa dalla finale Ajee' Wilson. In finale senza problemi anche il fuoriclasse USA dei 1500 metri Yared Nuguse (3:34.09, primato dei campionati eguagliato). Sia Mu che Nuguse correranno la finale stanotte. In programma, per la quarta sessione prima di una pausa di 48 ore, il verdetto dell'eptathlon, di alto e 5000 donne, di lungo e 400 uomini. 

EUROPA A BALZI. Ottimi risultati nel weekend del settore salti nel vecchio continente. A Grenoble 5,95 per il francese Philippe Collet (Lavillenie tre nulli e ancora alla ricerca dello standard olimpico), ancora in Francia (gara in città a Tolosa) record britannico per Molly Caudery, che ha superato la misura di 4,92, trovando nel Toulouse Capitole Perche la soddisfazione negata agli Europei di Roma, dove ha dovuto accontentarsi del bronzo. Ancora gare di salti non stadia, come a Piraeus, dove Miltiadis Tentoglou si è imposto con 8.06 davanti ai due giovani finalisti degli Europei Saraboyukov e Meindlschmid (8,05 e 8,00). Nella gara femminile acuto all'ultimo salto della romena bronzo mondiale Alina Rotaru-Kottman (6,94).

CAMPIONATI AFRICANI. Dopo le prime tre giornate di gare a Douala (Camerun), si registra soprattutto la squalifica per falsa partenza in semifinale di Letsile Tebogo, che si è rifatto trascinando il quartetto veloce del Botswana a un clamoroso 38.19, un crono che metterebbe la 4x100 nazionale a vista olimpica, con l'esclusione dell'Olanda. Nelle altre gare, con molti big a disertare le finali, successi del nigeriano Enekwechi nel peso con 21,22, del liberiano Joe Fahnbulleh nei 100 (10.13), e ancora 1:45.02 di Alex Kipngetich negli 800, il senegalese Diouf nei 400 in 45.23, Ese Brume nel lungo con 6,73 di un solo centimetro su Martha Koala (Burkina Faso). 

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