Padova, crocevia mondiale
Trampolino di lancio lo sarà, ma certamente non per tutti. Per gli “altri”, il Campionato Italiano Assoluto di Padova (oggi il via con la prima giornata delle prove multiple, domani e sabato il programma di specialità) rappresenterà un sorta di capolinea, con biglietto non valido per la trasferta in Giappone del prossimo agosto. Il riferimento, per chi non l’avesse colto in prima battuta, è presto spiegato: tutti gli aspiranti alla maglia azzurra per i prossimi Mondiali di Osaka (25 agosto, 2 settembre) vivranno nei Campionati italiani padovani una sorta di banco di prova. Per confermare quanto di buono già fatto nel corso della prima parte di stagione, o per strappare gli ultimi “visti” d’accesso alla trasferta asiatica. Il 28 luglio è la data ultima per conseguire gli standard di qualificazione, secondo le regole dettate dal Consiglio federale nel dicembre scorso. Domenica mattina la riunione della struttura tecnica definirà le convocazioni iridate, con il DT Nicola Silvaggi chiamato a vestire i panni del giudice, in questo caso di prima e ultima istanza. E’ ovvio però che lo scenario iridato non deve far perdere di vista l’essenza del Campionato Italiano, manifestazione giunta in prossimità del secolo di vita (97esima edizione maschile, 78esima al femminile) e che rappresenta sempre l’espressione di vertice della nostra atletica. La somma dei due fattori (fascino del campionato tricolore, più ultimo appello per Osaka) fa sì che a Padova si schiereranno praticamente tutti i migliori: da Andrew Howe (Aeronautica, nel lungo; appare sempre meno probabile che partecipi ai 200) ad Antonietta Di Martino (Fiamme Gialle, alto, la reginetta del doppio record italiano a 2,02 e poi a 2,03); da Chiara Rosa (Fiamme Azzurre, peso) e Assunta Legnante (Camelot, peso), ad Alex Schwazer (Carabinieri, marcia) e Ivano Brugnetti (Fiamme Gialle, marcia), passando per Elisa Rigaudo (Fiamme Gialle, marcia), Magdelin Martinez (Assindustria Padova, triplo), Clarissa Claretti (Aeronautica, martello), Ester Balassini (Fiamme Gialle, martello), Simone Collio (Fiamme Gialle, 100 metri, uscito però malconcio dalla gara di ieri a Montecarlo), Elisa Cusma (Esercito, 800), Elena Romagnolo (Esercito, 3000 siepi). Da seguire anche i tentativi “unici” (nel senso che gli atleti in questione rientrano dopo infortuni di una certa lunghezza) da parte di Fabrizio Donato e Simona La Mantia, curiosamente entrambi Fiamme Gialle e triplisti, a caccia di una qualificazione iridata dell'ultimo momento. O la curiosa contesa generazionale nel martello maschile, tra Nicola Vizzoni (Fiamme Gialle) e Lorenzo Povegliano (Carabinieri): in palio una sola maglia – se non verrà fuori un minimo “A” – per Osaka, con il più giovane attualmente favorito malgrado i quasi tre metri in meno di stagionale. Insomma, due giorni carichi di motivi diversi, agonsimo, in uno scenario, lo Stadio Euganeo di Padova, tirato a lucido grazie al grande lavoro dell’amministrazione comunale e delle società cittadine e dell’hinterland, tutte insieme per una edizione che si annuncia – perlomeno dal punto di vista organizzativo – come una delle migliori degli ultimi anni. L’augurio, è ovvio, è che anche il campo sappia esprimere valori tecnici di livello assoluto. Le premesse ci sono, i protagonisti (così come le sfide, sale dell’atletica) altrettanto. Diretta televisiva su Raisport Satellite dalle 18 in entrambe le giornate di gara. Marco Sicari VARIAZIONI NEL PROGRAMMA ORARIO Cancellati i primi turni delle seguenti gare: 100 metri U/D, 110hs, 100hs (venerdì); 200 metri U/D (sabato). Per tutte queste prove, la competizione si articolerà in batterie e finale (senza semifinali). Nelle due foto, altrettante immagini dello Stadio Euganeo in configurazione "atletica" (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL) File allegati:
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