Palmisano: “A Parigi più consapevole e matura”
20 Dicembre 2023“Mi sento curiosa e pronta a provare qualcosa di nuovo nell’anno che verrà, in una fase di cambiamenti. Non vedo l’ora di cominciare: immagino l’emozione di entrare nello stadio Olimpico, ai prossimi Europei di Roma, e poi c’è la sfida dei Giochi di Parigi per puntare ancora alle medaglie. Più consapevole, determinata e matura”. La regina della marcia nell’ultima puntata dell’anno di AtleticaTalk. È la campionessa olimpica Antonella Palmisano l’ospite di questa settimana, al termine della stagione che l’ha vista tornare sul podio con lo splendido bronzo nella 20 km ai Mondiali di Budapest e quando mancano ormai pochi mesi ai grandi eventi del 2024. In una giornata triste, funestata dalla scomparsa a 44 anni di Andrea Barberi, uno dei migliori quattrocentisti italiani di sempre e a lungo primatista nazionale. “È una notizia che mi ha scosso”, riflette l’azzurra, a sua volta portacolori delle Fiamme Gialle. “Non l’avevo vissuto da atleta, ma l’ho conosciuto di recente a un evento organizzato dalla Guardia di Finanza. Mi aveva stretto la mano, si era complimentato per i miei risultati, però non sapevo della sua malattia e me l’hanno detto soltanto dopo. Ricordo il suo sorriso, ma nei suoi occhi avevo letto qualcosa che non andava”.
“Questo è un periodo abbastanza intenso di allenamenti”, racconta la tarantina di Mottola che a ottobre ha ripreso la preparazione come sempre a Ostia ma dopo aver cambiato guida tecnica: adesso è seguita dal marito-coach Lorenzo Dessi. “Potrei gareggiare più del solito. Alle Olimpiadi ci saranno due specialità con l’introduzione della staffetta, oltre alla 20 km individuale che il 1° agosto aprirà il programma dell’atletica”. Una data-simbolo, a tre anni dall’indimenticabile doppio trionfo di Tamberi e Jacobs in quei pochi minuti che hanno fatto la storia a Tokyo. “Sarà ancora più difficile, ma ci credo. A Budapest è stata la gara della rinascita, con la medaglia nonostante la caduta. Quest’anno, dopo il lungo stop per infortunio, ho provato cosa significa avere paura. È un punto interrogativo il nuovo rapporto tecnico, ma anche un’opportunità per crescere e ora stiamo imparando a capire come relazionarci, con il confronto e la condivisione. Ho lasciato il miglior allenatore che esista, Patrick Parcesepe a cui sarò sempre grata, e mi manca lo sfottò di Massimo Stano, anche se mi vedo spesso con lui”.
L’esordio stagionale sarà il 21 gennaio a Modugno (Bari) con un primo assaggio di staffetta: un uomo e una donna, che si alternano con due frazioni a testa e un totale di 42,195 chilometri, la distanza di una maratona. “Non vogliamo farci trovare impreparati e stiamo lavorando con lo staff federale per capire come gestire anche i tempi di attesa. Poi non ho mai fatto una gara importante nella mia Puglia, spero di debuttare lì”. Nel dialogo con la giornalista Lia Capizzi, che evidenzia come “a Roma nel connubio tra atleti e Foro Italico c’è qualcosa di magico”, la fuoriclasse azzurra sottolinea: “Il pubblico trasferisce un’energia positiva, mi fa venire una pelle d’oca che solo l’atletica sa darmi. E quando incontro i bambini nelle scuole, vedo i loro occhi che brillano con la stessa passione che ho quando mi metto le scarpe per iniziare a marciare. Se posso trasmettere un messaggio come questo, allora mi ripaga di tutto”.
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