Concluso il PCTO Giudice - ausiliario

Festa, colori, inclusività e futuro. È terminata la tre giorni della finale nazionale dei Campionati studenteschi, che a Pescara ha coinvolto gli studenti-atleti delle scuole secondarie di primo grado (medie) e secondo grado (superiori). Agonismo ma anche tanto divertimento e rispetto, questi gli ingredienti alla base della manifestazione che ha permesso ai migliori atleti delle scuole di tutta Italia di confrontarsi tra loro.

Tra i risultati di spicco c’è sicuramente la conferma ad alti livelli della sprinter 2009 Kelly Ann Doualla Edimo (Iis Sant’Angelo Lodigiano) a segno nei 100 metri con un notevole 11.52 (+0.2), a sei centesimi dall’11.46 corso nella fase di qualificazione a Brescia, vincitrice del duello con un’altra velocista di belle prospettive come Margherita Castellani (Mariotti Perugia, 11.67). Sempre nello sprint, in evidenza Leo Domenis (Carducci-Dante Trieste) con 10.89 (-0.4) dopo il 10.82 della semifinale (-0.2). Da segnalare la crescita nei 1000 metri per Alessandro Casoni (Ariosto-Spallanzani Reggio Emilia) che con 2:25.51 si inserisce al quarto posto delle liste allievi alltime, nella gara in cui Riccardo Serafini (Calvi Belluno) si porta a 2:29.43 e il cadetto Federico Giardiello (Ferraris Varese) sfiora la migliore prestazione italiana U16 con 2:29.54. Personale nei 1000 anche per Elena Irbetti (Pacinotti La Spezia) con 2:51.17. Nell’alto 1,74 per Elena Marchionni (Iis Capriotti San Benedetto del Tronto) e per Sophie Barbagallo (Minghetti Bologna). 

Nella finale dello stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia si è anche conclusa positivamente l’esperienza del “PCTO giudice ausiliario” (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ex alternanza scuola-lavoro), il progetto della Federazione per avvicinare gli studenti al mondo dei giudici di atletica leggera, con lezioni in aula e sessioni pratiche. In accordo con il Gruppo Giudici Gare, gli alunni maggiorenni che hanno seguito il percorso formativo hanno preso parte attivamente al Campionato, prestando servizio durante le gare e vivendo l’esperienza ‘da dentro’, in attesa di potersi tesserare come giudice provinciale qualora idonei al test finale.

Dal sito FIDAL

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