Savona da urlo: Bogliolo 12.84, Sibilio si esalta
13 Maggio 2021Non solo Jacobs: è un meeting di Savona ricchissimo di risultati, splendida vetrina per l’atletica italiana. Ottima prova per le azzurre nei 100hs, con Luminosa Bogliolo a 12.84 (+1.7) ed Elisa Di Lazzaro per la prima volta sotto i tredici secondi (12.90), nella gara vinta dall’ungherese Luca Kozak in 12.81. Netto il progresso di Alessandro Sibilio nei 400hs con il successo in 49.25, oltre un secondo di miglioramento dopo quattro anni, battendo il bronzo olimpico Yasmani Copello (49.37). Nel lungo, sopra gli otto metri Filippo Randazzo, 8,05 al primo salto (+0.4) e al femminile Larissa Iapichino inaugura la stagione all’aperto con 6,56 (+1.6) davanti a Laura Strati 6.52 (+0.5). Nei 200 femminili la regina mondiale Dina Asher-Smith trionfa in 22.56 (+0.8) e si migliora di due centesimi l’azzurra Dalia Kaddari (23.21, terza), mentre sono ventosi i 100 femminili vinti dall’ivoriana Marie-Josée Ta Lou (11.11/+3.4) con le due italiane Vittoria Fontana (terza) e Gloria Hooper (quarta) a 11.23, e pure i 110hs del britannico Andrew Pozzi (13.42/+2.8). Passo in avanti anche per Alice Mangione nei 400 (52.54) battuta soltanto dalla dominicana Marileidy Paulino (50.71), vittoria per Vladimir Aceti al maschile con 46.51.
OSTACOLI: BOGLIOLO 12.84, DI LAZZARO 12.90 - È lo spettacolo di due azzurre sotto i 13 secondi nei 100 ostacoli: se Luminosa Bogliolo(Fiamme Oro) è piuttosto abituata e stampa un più che convincente 12.84 (+1.7), è invece la prima volta per Elisa Di Lazzaro (Carabinieri) che l’anno scorso c’era riuscita con risultato non omologabile (ventoso) e stavolta si gode il 12.90 che la rende la quarta italiana di sempre. Il successo va all’ungherese Luca Kozak con 12.81. Progressi anche per Giada Carmassi (Brugnera Friulintagli) con 13.12. Eolo oltre al consentito, invece, al maschile: bis dopo il 2020 per il britannico Andrew Pozzi (13.42/+2.8) davanti agli azzurri Hassane Fofana (Fiamme Oro, 13.84) e Lorenzo Simonelli (Esercito, 13.91), pasticcia invece sul primo ostacolo Lorenzo Perini (Aeronautica), subito out.
BENTORNATO SIBILIO - Non capita ogni giorno di battere un bronzo olimpico. E non capita sempre di correre in 49.25.
Finalmente Alessandro Sibilio: dopo quattro anni di attesa, e dopo i segnali incoraggianti sui 400 piani (46.13), il napoletano frantuma il personale dei 400 ostacoli che risaliva addirittura alla finale degli Eurojunior di Grosseto (50.34). Si rivede il “rettilineo Sibilio”, quegli ultimi cento metri che rappresentano un marchio di fabbrica per l’atleta delle Fiamme Gialle, e proprio nella retta conclusiva si sbarazza del turco Yasmani Copello, il bronzo di Rio de Janeiro, oggi 49.37. Oltre i cinquanta secondi Mario Lambrughi (Atl. Riccardi 1946 Milano, 50.15) e Gabriele Montefalcone (SportRace, 50.37).
ASHER-SMITH REGINA - Regale, Dina Asher-Smith. La britannica campionessa del mondo dei 200 metri illumina Savona con il record del meeting e un 22.56 (+0.8) che apre la stagione a dieci giorni dalla prima tappa della Wanda Diamond League a Gateshead. È doppietta “brit” con Beth Dobbin (23.06) ma nella giornata da impazzire dello sprint azzurro si iscrive anche la ventenne sarda Dalia Kaddari (Fiamme Oro) con due centesimi di primato personale e un bel terzo posto in 23.21.
SPRINT NEL VENTO - Tanto vento alle spalle per le donne nei 100 metri, +3.4 in finale. Tempi alleggeriti, chiaramente, per l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou (11.11), la britannica Imani Lansiquot (11.18) e il terzetto azzurro qualificato per il turno decisivo: Vittoria Fontana(Carabinieri, 11.23), Gloria Hooper (Carabinieri, 11.23), Anna Bongiorni (Carabinieri, 11.27). Erano state ventose anche le batterie, con l’11.17 del bronzo mondiale Ta Lou (+2.4), com’è pure superiore al consentito la brezza che spinge il dominicano Yancarlos Martinez a 20.57 (+2.3), davanti allo staffettista azzurro Davide Manenti (Aeronautica, 20.91) e al francese già bronzo olimpico Christophe Lemaitre (21.03).
DEBUTTO IAPICHINO - 6,56 (+1.6) al secondo salto: il debutto all’aperto per Larissa Iapichino (Fiamme Gialle) vale la vittoria del meeting, nell’attesa di misure più golose. La primatista mondiale juniores indoor, rompe il ghiaccio con 6,40 al primo turno, poi 6,56, un nullo, 6,29, 6,20 e un’altra “x”.
Ci sarà tempo per riaffacciarsi sulle prestazioni roboanti dell’inverno (6,91) e della scorsa stagione (6,80 a Savona), intanto la diciottenne fiorentina si prende la prima piazza sull’altra finalista degli Euroindoor Laura Strati (Atl. Vicentina), 6,52 (+0.5) per cominciare. A quattro centimetri dal record del mondo T63 del lungo la campionessa paralimpica Martina Caironi (Fiamme Gialle), 4,96 (+0.9).
IN PEDANA: RANDAZZO 8,05 NEL LUNGO - È la sua pedana. Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) riparte da 8,05 nel lungo al primo tentativo, con vento nella norma (+0.4), nello stesso meeting del primato personale centrato lo scorso anno (8,12). Nella sua serie anche un altro salto oltre gli otto metri (8,02/+1.8 al quinto) ed è l’unico al di là del muro. Si ferma a 7,81 (+0.6) l’australiano Henry Frayne, 7,76 (+1.8) per Reda Chahboun (Libertas Unicusano Livorno). Non decolla nel peso Leonardo Fabbri (Aeronautica), 19,74, battuto dal portoghese Francisco Belo (20,67) e dal neo azzurro Zane Weir (Enterprise Sport&Service, 20,05). Giornata ”no” pure per Alessia Trost (Fiamme Gialle) che chiude con il primo posto in 1,84 e tre errori a 1,88 nell’alto.
400: MANGIONE E ACETI OK - Alice Mangione (Esercito) infila un primato personale dopo l’altro: 52.54 a Savona, quasi due decimi meglio del 52.70 degli Assoluti di Padova 2020, e arriva il secondo posto alle spalle della quotata dominicana Marileidy Paulino (50.71). Al maschile, successo per Vladimir Aceti (Fiamme Gialle) senza riscontro cronometrico da sballo (46.51) ma con la soddisfazione di battere il belga Kevin Borlée (47.03), nel pantheon dei quattrocentisti d’Europa, emulato anche dagli altri staffettisti azzurri Brayan Lopez (Fiamme Azzurre, secondo in 46.95) e Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre, terzo in 47.00). Gli 800 metri sono territorio di conquista per il vicecampione del mondo Amel Tuka (1:47.86) davanti a Simone Barontini (Fiamme Azzurre) al debutto outdoor con 1:48.95.
naz.orl.
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