Tamberi quarto a Bellinzona, Dosso 11.15

04 Settembre 2023

Gimbo 2,24 nel meeting del Canton Ticino (Sottile 2,24, secondo), Zaynab sfiora il record italiano nei 100: a un solo centesimo dall'11.14 dei Mondiali. Bellò 1:59.15 standard olimpico negli 800

Lo show, gli applausi, i selfie, il bagno di folla per celebrare una delle stelle più luminose dell’atletica mondiale: è la serata di Gianmarco Tamberi al Galà dei Castelli di Bellinzona (Svizzera), tappa Silver del Continental Tour, in quella che era annunciata come l’ultima gara della sua magnifica stagione. La medaglia d’oro di Budapest chiude al quarto posto con 2,24 nel salto in alto e tre errori a 2,28, nella gara vinta dall’ucraino Andriy Protsenko con 2,24 alla prima. Davanti ai 5000 spettatori del Comunale di Bellinzona, e con il prezioso supporto di sua moglie Chiara che dopo ogni salto gli mostra il video sullo smartphone, il campione ‘di tutto’ inizia senza problemi da quota 2,15, rischia l’errore a 2,20 toccando l’asticella con il gluteo (balla, ma resta su) e poi deve ricorrere al terzo tentativo per liberarsi di 2,24, dopo una prima prova soltanto abbozzata e un secondo errore dovuto a un tocco con un polpaccio. Si presentano in sei alla sfida con la misura di 2,28, tra cui Stefano Sottile (Fiamme Azzurre), capace di 2,24 al secondo tentativo, circostanza che, alla fine, lo colloca al secondo posto a pari merito con il polacco Norbert Kobielski. Sbagliano tutti, sbaglia anche l’azzurro delle Fiamme Oro che però come al solito si prende la scena, acclamato dal pubblico del Canton Ticino e dai tanti italiani presenti. “Ero sfinito ma volevo mantenere l’impegno preso prima del Mondiale - commenta Tamberi - volevo esserci perché il calore di questo pubblico rimane nel cuore e dà la forza di continuare a credere nei sogni. La stagione è stata lunga e impegnativa a livello fisico e mentale, e oggi l’ho pagata, non mi sentivo pronto. Ma non potevo andare in vacanza prima di saltare qui: è stato comunque fantastico. In Canton Ticino pochi giorni fa ho festeggiato anche il primo anniversario di matrimonio con Chiara, che oggi è stata la mia ‘allenatrice’, perché i miei coach li ho mandati giustamente in vacanza. Ora bisogna recuperare. E tornerò qui l’anno prossimo con altre misure”.

DOSSO A UN SOFFIO DAL PRIMATO - È un 11.15 che vuol dire consistenza su prestazioni intorno al record italiano. Zaynab Dosso, inserita nella finale B dei 100 metri, e non nella serie delle migliori, sfreccia a un centesimo dal primato nazionale pareggiato ai Mondiali di Budapest in batteria (11.14 come Manuela Levorato). Ma soprattutto - ed è un dato da tenere in considerazione - lo fa in totale assenza di vento (0.0), a riprova del fatto che le sue volate possano valere ancora meno di quanto espresso nel Canton Ticino e nella capitale ungherese. La velocista delle Fiamme Azzurre si aggiudica la prova davanti a due specialiste degli ostacoli come l’irlandese Sarah Lavin (11.27) e l’olandese Nadine Visser (11.38): dopo un’ora e mezza, nella finale-top, soltanto la giamaicana Elaine Thompson-Herah (10.92/0.0), la britannica Imani Lansiquot (10.99) e la gambiana Gina Bass (11.12) fanno meglio dell’azzurra, che per la terza volta consecutiva firma un crono sotto gli undici secondi e venti, territorio nel quale vuole muoversi con costanza, piattaforma per il salto di qualità definitivo atteso nella prossima stagione. O chissà, magari anche mercoledì sera al Palio della Quercia di Rovereto, dove chiuderà ufficialmente il suo 2023. Nella stessa serie di Dosso, per dovere di cronaca, anche l’11.92 di Chiara Melon (Fiamme Azzurre). Al maschile, il migliore degli italiani è il campione europeo U23 della 4x100 Eric Marek (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) con 10.47 (0.0), terzo nella finale B. Quinto è invece Andrea Federici (Atl. Biotekna, 10.54), settimo Federico Guglielmi (Carabinieri, 10.62).

BELLÒ SOTTO I 2 MINUTI - Per la prima volta in questa stagione Elena Bellò si affaccia sotto i due minuti negli 800 metri, riscattando almeno in parte un’annata che non le ha dato le soddisfazioni cercate. L’1:59.15 di Bellinzona è la premessa per costruire il futuro prossimo: afferrato lo standard per le Olimpiadi di Parigi 2024 (fissato a 1:59.30), timbrata la terza prestazione in carriera dopo il doppio 1:58.97 dello scorso anno e migliorato lo stagionale di quasi un secondo e mezzo rispetto al 2:00.61 di luglio. Frutto di una gara decisamente veloce per una tappa Silver (la giamaicana Natoya Goule 1:57.53, la statunitense Addison Wiley 1:57.64), con la vicentina delle Fiamme Azzurre che riesce a restare in scia al gruppo che conta e recuperare un paio di posizioni nel rettilineo finale per chiudere al settimo posto. Brilla anche la giovanissima svizzera Audrey Werro, 1:58.13 a soli diciannove anni. Ma nel complesso in sei corrono da 1:58.78 in giù.

RE SECONDO, KADDARI TERZA - Nei 400 metri Davide Re (Fiamme Gialle) è secondo con 45.70, autore di un rettilineo conclusivo arrembante, sulla scia dell’olandese Liemarvin Bonevacia (45.43). Sesto nella finale B Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl. Cernusco) con 47.71. Terza piazza nei 200 metri per Dalia Kaddari (Fiamme Oro) con 22.86 (+0.2) alle spalle della statunitense Tamara Clark (22.64) e alla giamaicana Shashalee Forbes (22.74).

GLI ALTRI AZZURRI - Nei 1500 metri Pietro Arese (Fiamme Gialle) prova a far saltare il banco portandosi in testa alla campana ma soffre nel finale e deve accontentarsi del settimo posto in 3:35.85, sfilato da diversi rivali, a partire dal keniano Reynold Cheruiyot (3:33.98). Buona prestazione per Eleonora Marchiando (Carabinieri) nei 400hs, a un paio di decimi abbondanti dal primato personale: con 55.35 è quarta nella serata-passerella dell’olandese Femke Bol che conferma l’imbattibilità stagionale tra 400 e 400 ostacoli. Oltre i cinquanta secondi Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946) nel giro di pista con barriere, quinto nella finale B con 50.35, mentre la serie dei più forti è comandata dal brasiliano Alison Dos Santos (47.50) al termine del duello con il francese Wilfried Happio (47.58).

naz.orl.

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