Gianmarco Tamberi e Mutaz Barshim (foto Colombo/FIDAL)

Tamberi vs Barshim, la sfida d’oro a Doha

“Possiamo avere due ori?”. Insieme hanno vissuto uno dei momenti più intensi e significativi dello sport mondiale, il titolo olimpico condiviso ai Giochi di Tokyo nel salto in alto, in quel benedetto 1° agosto del 2021 che l’atletica italiana non potrà mai dimenticare. Da avversari, ma sempre legati da un’amicizia che va oltre l’atletica, Gianmarco Tamberi e Mutaz Barshim si ritroveranno sulla pedana del Qatar Sports Club di Doha tra un mese esatto, venerdì 13 maggio, nella prima tappa della nuova stagione di Wanda Diamond League. Da campione in carica del circuito dei diamanti (titolo conquistato a Zurigo nello scorso settembre, primo italiano a riuscirci), l’azzurro delle Fiamme Oro sfiderà il campione del mondo, in casa sua, nel Qatar che stravede per lui. Per Tamberi sarà il debutto stagionale all’aperto, dopo aver conquistato la medaglia di bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado nella sua unica uscita al coperto, mentre Barshim non ha mai saltato in gara durante l’inverno, anzi la sua ultima presenza in pedana risale proprio alla finale delle Olimpiadi, terminata con la misura di 2,37, saltata alla prima prova, al pari di Gimbo, prima di tre errori a 2,39. 

“Insieme a Mutaz ho celebrato il momento fin qui più bello della mia vita - ribadisce Tamberi, 29 anni, allenato dal papà Marco - ma è importante andare avanti e focalizzarsi sui nuovi obiettivi estivi dei Mondiali di Eugene e degli Europei di Monaco di Baviera. Mi sono allenato in Qatar per qualche giorno alla fine di marzo ed è stato divertente scoprire qualcosa in più di questo grande Paese. Ogni volta che vado mi sento a casa, per la mia amicizia con Mutaz e per il calore con cui mi accolgono, quindi ha tanto significato aprire la stagione di Diamond League a Doha”. Nell’agenda di Tamberi, sono già cerchiate altre due date: il 21 maggio gareggerà di nuovo in Diamond League a Birmingham (Gran Bretagna), il 31 maggio sarà invece a Ostrava (Repubblica Ceca) nella tappa Gold del Continental Tour. Primi passi di una stagione nella quale proverà a completare il proprio strepitoso palmares di vittorie con l’oro mondiale in Oregon, unico tassello che ancora gli manca. 

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