Tricolori allievi. Cinque medaglie per il Piemonte
25 Giugno 2019Alessandro Sion campione italiano e record italilano u18 nel decathlon. Oro anche per Federico Scarselli (lungo). Argento per Alessia Titone (marcia) e Arianna Reniero (3000). Bronzo per Nicolò Gallo (1500).
Due ori di cui un record italiano, due argenti e un bronzo: un totale di cinque medaglie per gli allievi piemontesi ai Campionati Italiani di categoria svoltisi ad venerdì a domenica scorsa ad Agropoli (SA). Come da previsione, bilancio complessivo in calo rispetto al 2018 quando le medaglie furono 13; ma gli atleti di punta della regione non hanno tradito le aspettative, consentendo quindi di definire come un successo la spedizione in Campania.
La copertina spetta ad Alessandro Sion (S.A.F.Atletica Piemonte), classe 2002, uno degli atleti piemontesi più attesi. Arrivato ad Agropoli come campione italiano in carica del decathlon, e come favorito sulla carta, visto il record italiano stabilito in Svizzera (6832 punti) non omologabile a causa del vento, era lui l’atleta da battere. Il torinese, allievo di Paolo Battaglino e Riccardo Frati, si conferma con un punteggio monstre oltre i 7000 punti: 7064 per l’esattezza, che gli valgono, questa volta senza se e senza ma, il primato italiano di categoria con oltre trecento lunghezze sul limite di Marco Leone (6760 nel 2015). Sion si migliora sui 110 ostacoli con 14.77 (+0.3) e nel disco (47,67), oltre che nei 1500 conclusivi in 4:54.47, spinto dal tifo del pubblico, dopo aver saltato 4,00 nell’asta e spedito il giavellotto a 57,71. La media dei riscontri del vento non è superiore a +2.0 (ieri +1.6 nei 100 metri e +2.5 nel lungo) così il record è appunto omologabile. Il suo punteggio gli vale anche l’ottava prestazione dell’anno al mondo tra gli u18.
VIDEO | ALESSANDRO SION, PRIMATISTA DEL DECATHLON ALLIEVI
E’ d’oro anche Federico Scarselli (Novatl. Chieri). Dopo il titolo italiano indoor quest’inverno ad Ancona con un 7,31 che stupì tutti, l’allievo di Massimo Crivello era stato tenuto ai box da un infortunio piuttosto fastidioso. Tornato alle gare ad inizio giugno con un 6,67, si presenta ad Agropoli con l’intenzione di migliorare lo stagionale outdoor e con la consapevolezza che il peggio è ormai alle spalle. Parte bene con un 6,86 (+0.9) al primo salto di qualificazione che gli apre le porte della finale. In finale il giorno dopo si mantiene su queste misure nei primi salti (6,76 (+1.7) al primo, 6,79 (+1.4) al secondo, 6,86 (+1.2) al quarto) poi al quinto salto tira fuori dal cilindro un importante 7,12 (+0.8) che gli consente di mettersi la medaglia d’oro al collo resistendo all’attacco del lombardo Luca Mondini, campione italiano cadetti uscente, che si attesta a 7,09 proprio nell’ultimo salto.
Due medaglie d’argento entrambe al femminile.
Alessia Titone (S.A.F.Atletica Piemonte) sui 5.000 metri di marcia conferma il risultato di un anno fa a Rieti: secondo posto in 25:17.78 in una gara resa difficile per il caldo e per le due proposte di squalifica che l’hanno certamente rallentata ma che non le hanno fatto perdere la concentrazione, al punto da portare a termine con successo la sua prova.
Sorpresa invece per Arianna Reniero (Atl. Gaglianico), medaglia d’argento sui 3000 metri. La biellese si era presentata ad Agropoli con un personale di 10:25.7, decimo miglior accredito tra le atlete iscritte. In gara Reniero tira però fuori dal cilindro una prestazione super con un 10:09.89 finale che le vale nettamente il primato personale e il secondo posto ad un solo secondo dalla prima classificata Emma Casati, mentre sono sei i secondi di vantaggio sulla terza classificata, Aurora Bado. Reniero chiude poi la sua trasferta campana con il sesto posto sui 1500 in 4:43.97, anche in questo caso primato personale.
Per Nicolò Gallo (Atl. Alba) arriva invece il bronzo sui 1500 metri. Arrivato ad Agropoli con il sesto tempo di iscrizione, il cuneese ben si destreggia nella conduzione tattica della terza serie, quella dei migliori accrediti, e chiude al terzo posto con 4:03.75, suo secondo tempo in carriera dopo il primato personale di 4:01.68. Dalla sua trasferta campana porta poi a casa anche il settimo posto sui 3000 metri con 8:51.33, nuovo primato personale.
Di seguito la panoramica degli altri migliori risultati dei piemontesi.
ALLIEVI. Due quarti posti, ai piedi del podio, per gli atleti piemontesi. Matteo Bruscagin (S.A.F.Atletica Piemonte) con 10.87 (+1.0) è quarto sui 100 metri e segna il nuovo primato personale; meglio aveva fatto in batteria con 10.83 ventoso non omologabile (+2.2). E’ quarto anche Luca Miglio (S.A.F.Atletica Piemonte) nel lancio del disco con 47,28; meglio in qualificazione con 47,55 che gli vale il primato personale. Per lui anche un ottavo posto nel peso con 14,20. Bene sugli 800 metri Andrea Vair (Atl. Susa Adriano Aschieris) che chiude al sesto posto in 1:58.58; anche il segusino meglio si esprime in batteria con 1:57.36 che gli vale il primato personale.
Nelle parti alte della classifica anche Alessandro Massa (Atl. Roata Chiusani), quinto nell’alto con 1,93, prestazione con cui eguaglia la sua seconda miglior misura di sempre; e Francesco Goia (S.A.F.Atletica Piemonte), settimo nell’asta con 3,90.
Nello sprint, finale A sui 100 metri per Mattia Jason Ndongala (Sisport) che in batteria corre un ventoso 10.96 (+2.1). Purtroppo in finale non è al meglio e chiude la gara per onor di firma in 14.61 (+1.0). Sui 200 metri secondo posto nella finale B per Matteo Carrettoni (S.A.F.Atletica Piemonte) con 22.53 (+1.5) mentre Bruscagin, anche lui qualificatosi per la finale B, non porta a termine la gara; entrambi i piemontesi ben si erano comportati anche in batteria con un 22.44 per entrambi con vento nella norma.
Nel mezzofondo buona prova di Davide Matta (Atl. Giò 22 Rivera), ottavo sui 2000 siepi con 6:11.02 con cui migliora nettamente il suo primato personale. Sugli ostacoli vittoria nella finale B dei 110hs per il torinese Giacomo Marco Falzoi (CUS Torino) che ferma il cronometro in 14.30 (-0.7), suo nuovo primato personale; squalificato invece il biellese Dejan Travar (Zegna) che aveva conquistato una corsia nella finale B con 14.73 (+0.5) corso in batteria. Travar porta a casa anche un 10mo posto nel lungo con 6,28 (-1.2), peccato perché in qualificazione aveva trovato una pedana migliore atterrando a 6,78 (+1.8). Sui 400hs invece ottimo sesto posto per Leonardo Focato (CUS Torino) nella finale A con 55.15; per lui in batteria un ancora migliore 54.98. Sempre sui 400hs 10mo Raffaele Leone (Atl. Canavesana) con 56.11.
Nona piazza nel peso per Andrea Baracco (Team Atl. Mercurio Novara) nel getto del peso con 14,00.
ALLIEVE. Quarto posto ai piedi del podio per Gaya Bertello (Novatl. Chieri) sui 100 metri: 12.09 (+0.9) il suo riscontro cronometrico in finale che le vale il primato personale, mentre in batteria aveva corso in 12,06 ventoso (+3.5) non omologabile. Sui 200 metri nella finale B quinto posto per Delia Bajardi (CUS Torino) con 25.67 (+1.3); anche per la torinese meglio il riscontro in batteria con 25.54 (+0.4). Finale A sui 400 metri per Francesca Bianchi (ASD Dragonero) che in batteria piazza un buon 57.61 a soli tre decimi dal primato personale, mentre in finale corre un alto 59.43 che non la porta oltre il pur buono settimo posto. Prima esclusa dalla finale Martina Canazza (Team Atl. Mercurio Novara), nona complessiva con 58.12. Stesso piazzamento sugli 800 metri per Federica Pagliassotto (Runner Team 99) con 2:17.08, che è poi 10ma sui 1500 metri con 4:48.08.
Buona prova delle piemontesi sui 2000 siepi. Quarto posto per Noemi Bouchard (Atl. Saluzzo) con 7:02.97, nettamente suo primato personale; per la cuneese in cascina anche il 12mo posto sui 3000 metri con 10:36.76. Tornando alle siepi, da segnalare anche l’ottavo posto di Elisabetta Galliano (Atl. Saluzzo) con 7:21.95, e il nono di Chiara Copelli (Runner Team 99) con 7:23.06.
Nei salti sesto posto per Matilde Bacco (Splendor Cossato) con 5,67 (-0.9) con cui conferma il 5,68 (+1.1) ottenuto in qualificazione. Nel triplo 12ma Sara Trovò (S.A.F.Atletica Piemonte) con 11,27 (-0.3); la torinese si era conquistata un posto in finale con 11,73 (+0.4) realizzato in qualificazione.
Nel peso resta fuori dal podio la campionessa italiana indoor Sara Verteramo (CUS Torino): 14,28 per lei in finale che non le consente di andare oltre il quarto posto, mentre in qualificazione aveva lanciato 14,73. Nel disco invece è quinta Giorgia Migliaccio (Atl. Roata Chiusani) con 36,31, suo nuovo primato personale.
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