Roma: lanci d’Europa con Fabbri e i primatisti
04 Giugno 2024di Marco Buccellato
GETTO DEL PESO
UOMINI - Le cinque migliori prestazioni europee stagionali portano la firma del primatista italiano Leonardo Fabbri. Il maggio fiorentino, anzi del fiorentino, ha la punta del 22,95 di Savona e una media di lanci-vittoria oltre i 22,74! Dopo Fabbri, le parabole più importanti sono dell'altro azzurro Zane Weir, campione europeo al coperto la scorsa stagione, in ripresa dal recente infortunio alla caviglia. Presenti tanti medagliati delle ultime edizioni: gli ori Filip Mihaljevic (Croazia) e Michal Haratyk (Polonia, non ai massimi livelli da qualche tempo), i serbi Sinancevic e Kolasinac, il ceco Stanek, l'altro polacco Bukowiecki, il portoghese di origini bulgare Arnaudov. Nel medagliere storico, dieci ori per le due Germanie: sei dell'Est (uno anche a Roma nel 1974) e quattro della Germania unificata. Mai un oro azzurro: unico podio italiano, l’argento di Angiolo Profeti nel lontano 1950.
Azzurri in gara: Lorenzo Del Gatto (Carabinieri), Leonardo Fabbri (Aeronautica), Zane Weir (Fiamme Gialle)
DONNE - Le due olandesi da podio a Monaco presenti anche in pedana all'Olimpico, l'oro Jessica Schilder e il bronzo Jorinde Van Klinken, senza l'argento di due anni fa, la portoghese Dongmo, infortunata ma ben sostituita dalle valide Bandeira e Inchude. Ad alto livello si fa nuovamente sentire la Germania, grazie ai progressi di Yemisi Ogunleye, argento iridato indoor 2024. In condizione crescente la svedese Roos, convince anche la stabilità tecnica della spagnola Toimil attorno a misure di spessore tecnico. Medagliere senza storia in favore dell'Urss con otto titoli europei.
LANCIO DEL DISCO
UOMINI - Altro nome-top del mondo dei lanci, il lituano primatista del mondo Mykolas Alekna, che ha migliorato con 74,35 uno dei record mondiali più datati dell'intero programma di specialità olimpiche. Il figlio d'arte, con in gara anche il fratello Martynas e l'altro oro europeo Andrius Gudzius (nel 2018), è il campione d'Europa in carica e si presenta da logico favorito. In gara anche gli ultimi due campioni del mondo, lo svedese Daniel Stahl (oro olimpico in carica) e lo sloveno Kristjan Ceh, per una delle sfide più titolate dell'intera manifestazione, che comprende tutti gli atleti da podio delle ultime due edizioni, con l'austriaco Weisshaidinger e il britannico Okoye. Di più, è impossibile. Otto ori alla Germania nelle diverse versioni, Est, Ovest e unificata. L'ultimo a vincere due volte di fila l'Europeo fu proprio un tedesco, Robert Harting. Italia con tre ori nell'era Consolini dal 1946 a 1954, tre argenti di Giuseppe Tosi (stesse edizioni dei successi di Consolini) e l'argento di Giorgio Oberwerger nel 1938.
Azzurri in gara: Alessio Mannucci (Aeronautica)
DONNE - Le prime tre della graduatoria stagionale sono comprese in meno di un metro, ma a voler firmare traiettorie importanti sono un discreto numero di specialiste. La storia dei campionati dice che nelle ultime sei edizioni ha vinto sempre la croata Sandra Perkovic, ora signora Elkasevic, che a Roma cerca il settimo sigillo. Del podio di Monaco c'è ancora la tedesca Claudine Vita, assente la connazionale Pudenz ma ben sostituita dalla leader continentale dell'anno Marike Steinacker. La primatista italiana Daisy Osakue, forte dell'eccellente gara di Oslo nei giorni scorsi, ha le qualità per ripetersi all'Olimpico. Ancora Olanda con la Van Klinken e con la presenza non soltanto rappresentativa della francese Melina Robert-Michon, 45 anni. Otto ori Urss e sei Croazia, che annusa il settebello all'Olimpico.
Azzurre in gara: Emily Conte (Fiamme Oro), Daisy Osakue (Fiamme Gialle), Stefania Strumillo (Fiamme Azzurre)
LANCIO DEL MARTELLO
UOMINI - Un altro big che, dopo gli ori di Berlino e Monaco, ha l'ambizione del terzo titolo europeo, per eguagliare il primatista del mondo Yuriy Sedykh: è il polacco Wojciech Nowicki, quest'anno senza il miglior accredito stagionale, in possesso dell'ucraino Mykhaylo Kokhan, unico europeo oltre gli ottanta metri nel 2024. All'Olimpico anche un altro oro europeo, l'altro polacco Pawel Fajdek, cinque titoli mondiali in carriera. Tra i pretendenti a un Europeo da ricordare, la coppia francese Chaussinand-Bigot (in crescita dopo il rientro successivo a un lungo infortunio), l'olandese Denzel Comenentia, in uno dei migliori momenti della carriera, l'ungherese Bence Halasz e il britannico Norris. In gara anche il ceco Myslyvchuk, ucraino con nuova cittadinanza e con un buon ventaglio di prestazioni dall'inizio della stagione. Irraggiungibile l'Urss nel medagliere, come specialità tecnica vuole, con otto ori, tra i quali anche quello dell'edizione di Roma nel 1974.
DONNE - L’azzurra primatista italiana Sara Fantini, terza due anni fa, ritrova la romena campionessa uscente Bianca Ghelber e soprattutto la primatista mondiale Anita Wlodarczyk, quattro titoli europei di fila (con medagliere tutto a suo nome per la leader Polonia) e assente due anni fa per infortunio. Valori stagionali racchiusi in circa tre metri per tutte le migliori, che comprendono le finlandesi Tervo e Kosonen, la moldava Marghieva e la svedesi Hallerth e Lofman, salite alla ribalta con ottime misure negli ultimi giorni.
Azzurre in gara: Sara Fantini (Carabinieri), Rachele Mori (Fiamme Gialle)
LANCIO DEL GIAVELLOTTO
UOMINI - Si profila la nuova sfida tra i primi due dell'Europeo di due anni fa, il tedesco Julian Weber e il ceco Jakub Vadlejch, che nel contesto globale vanta cinque medaglie ma mai quella più pregiata. Il miglior accredito stagionale è di un altro tedesco, il non ancora 20enne Max Dehning, unico a scagliare il giavellotto oltre i 90 metri ma al momento stabile su prestazioni inferiori di circa dieci metri. Per valori assoluti, nomination per un bell'Europeo a un altro U23, l'ucraino Felfner, al polacco Krukowski e alla coppia finlandese Etelatalo (bronzo a Monaco) e Helander, al momento numero uno del paese che comanda il medagliere di specialità con cinque successi nella storia dei campionati d'Europa, in un arco di ottant'anni, dalla prima edizione del 1934 (il campionissimo Matti Järvinen) al 2014 (Ruuskanen). Un altro finlandese, Siitonen, ha assaggiato il sapore dell'oro a Roma nell'edizione del 1974.
DONNE - Le giovanissime che stupirono l'Europa a Monaco, la greca Elina Tzéngo e la serba Adriana Vilagos, proveranno a ripetersi all'Olimpico. Guida i migliori accrediti stagionali l'austriaca Victoria Hudson, ma la novità è la recente nazionalizzazione spagnola e eleggibilità per l'Europeo della cubana Yulenmis Aguilar, che ha qualità per mettere tutte d'accordo. In cerca del lancio perfetto la ceca Ogrodnikova, la polacca Andrejczyk, la lettone Sietina e la norvegese Borge. Iscritta anche la tedesca Hussong, oro a Berlino nel 2018. Germania (5) e Ddr (3) portano otto ori in lingua tedesca nella storia dei campionati.
Azzurre in gara: Federica Botter (Atl. Brugnera Friulintagli)
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