20 anni di cronometraggio e ora tocca ai salti

31 Gennaio 2023

Ai più non sarà passata inosservata una novità nella pedana nei salti, sfoggiata dal nostro GGG in occasione dei recenti Campionati Regionali Allievi, Juniores e Promesse Indoor.

Si tratta di un sensore a infrarossi, un sottile filo invisibile posto al termine dalla zona di stacco del salto (lungo o triplo che sia).

Come funziona? Il sensore ottico lavorando sul profilo rileva il buono o il nullo sul filo della verticale dell’asse di stacco. La telecamera invia le immagini al monitor ed è in grado di archiviare i fotogrammi in un pc per eventuali verifiche in campo.

Perché tutto questo? Per ridurre se non azzerare i tempi morti di ripristino della plastilina, vero tallone di Achille nella durata delle manifestazioni di salto.

La strumentazione sta dando risultati eccellenti in tutte le gare indoor con errore praticamente nullo, dimostrando di poter essere un preziosissimo supporto nel giudizio della validità dello stacco.

Inoltre, grazie al monitor, atleti, tecnici e pubblico possono seguire in diretta la verifica dei casi limite. L’attrezzatura è anche garanzia di uniformità perché permettendo di gareggiare senza sabbia o plastilina evita anche le rare ma possibili problematiche dovute alle inevitabili imperfezioni che si generano nel corso di una gara ripristinando la sabbia o la plastilina dopo ciascun salto nullo. Da precisare che non assegnando in automatico il nullo e non misurando, la strumentazione non ha bisogno di omologazione; la misura continua a farla l’operatore con la cordella o con il Geodimeter (questo sì che deve essere periodicamente tarato per garantire precisione e ripetibilità e quindi l’omologazione della misura).

I test continueranno anche nella stagione all’aperto con condizioni ambientali quindi più impegnative e dove l’applicazione del monitor potrà essere più difficoltosa. L’obiettivo è dotare il Comitato Regionale di altri kit analoghi, affidati a componenti del GGG e in campi di atletica con elevata attività agonistica.

Dal 4 febbraio 2003 ricorrono 20 anni dallo “strappo” con cui FIDAL Emilia Romagna, grazie al coraggio e alla determinazione di Giovanni Mazzini e Vincenzo Mandile, iniziò a cronometrare le proprie manifestazioni in forma autonoma. Si accodarono altri Comitati e, sempre nel 2003 la FIDAL con firma dell’allora Segretario Generale Gianni Storti, ufficializzò questa nuova via.

Oggi di nuovo grazie all’intraprendenza di Vincenzo Mandile e di Elisa Grandi, che da Giovanni Mazzini ha raccolto il testimone, un altro tassello si aggiunge. E siamo solo all’inizio: occorre continuare a investire in tecnologia per il Gruppo Giudici Gare della FIDAL Emilia Romagna ma soprattutto per Atleti e Società.




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