20 km: Fortunato quinto, Stano giornata no
20 Agosto 2022Stavolta l’impresa non riesce. La tripletta è rinviata. Giornata amara per il campione olimpico e mondiale Massimo Stano agli Europei nella 20 km di marcia: sulle strade del centro di Monaco, a Odeonsplatz, l’azzurro si stacca dal gruppo di testa al tredicesimo chilometro e progressivamente accumula ritardo dagli avversari principali, fino a chiudere all’ottavo posto con il tempo di 1h21:18, a ventisette giorni dal trionfo in Oregon nella 35 km di marcia. Il migliore degli azzurri è Francesco Fortunato, ottimo quinto, a ventuno secondi dal podio con 1h20:06, per celebrare il piazzamento più importante in carriera dopo i quindicesimi posti delle Olimpiadi e dei Mondiali. Un podio su cui salgono due spagnoli: si conferma al titolo d’Europa Alvaro Martin con 1h19:11, protagonista di un’azione vincente che si concretizza a quattro chilometri dal termine quando stacca il connazionale Diego Garcia Carrera che finirà terzo (1h19:45). In mezzo a loro, per l’argento, lo svedese due volte bronzo mondiale di Eugene Perseus Karlstrom (nella 20 km e nella 35 km) oggi secondo con 1h19:23 e autore della frustata che a sette chilometri dalla fine manda in difficoltà Massimo Stano. Spagna anche al quarto posto con Alberto Amezcua (1h20:00), mentre in top ten c’è anche un altro azzurro: è decimo Andrea Cosi al debutto in un grande campionato (1h22:18).
STANO: “GAMBA SPENTA, NON SIAMO INVINCIBILI” - “Sono deluso - ammette il 30enne pugliese - ho dato il massimo ma le gambe oggi non rispondevano. Probabilmente qualcosa è stato perso in questo mese dopo Eugene: meglio che sia accaduto oggi e non ai Mondiali. Durante la gara ho cercato di lavorare mentalmente, come mio solito, ma comunque non è bastato a reagire. Ora dobbiamo capire, aspettare qualche settimana, rielaborare il tutto e analizzare cos’è successo. Non ho avuto altri problemi oltre alla gamba spenta, soltanto negli ultimi cinque chilometri un po’ di crampi addominali. Con la maglia dell’Italia devo sempre terminare la gara e sono soddisfatto almeno di questo, di esserci riuscito. Meglio di così oggi non potevo, pazienza. Non siamo invincibili”.
FORTUNATO: “GIORNATA CHE HA VALORE” - “Sono molto contento di questo risultato, è una posizione di prestigio. Non nascondo che ho sognato di prendere una medaglia, sia prima che durante, però non posso rimproverarmi niente, ho fatto un bel tempo, una bella gara, una buona gestione - le parole del 27enne azzurro allenato a Tivoli (Roma) da Riccardo Pisani, molto vicino al personale di 1h19:43 realizzato a Podebrady lo scorso anno -. Anche lì, in Repubblica Ceca, ero arrivato quinto: per me era stata la gara più simbolica perché mi ha dato lo standard olimpico, e a livello di emozioni non si batte. Ma la giornata di oggi ha tanto valore. Intanto ho fatto il ‘minimo’ per i Mondiali, ma mi ha dato anche la consapevolezza che per stare a questi livelli bisogna scendere di un altro minuto. Per ora siamo lì, a ridosso del podio: quando becco la giornata può succedere”.
COSI: “PORTO A CASA TANTA ESPERIENZA” - “Un po’ di tensione c’era, era il primo evento importante - commenta il 21enne, già bronzo agli Europei U23 dello scorso anno, allenato a Firenze dal coach di lungo corso Marco Ugolini - Sono rimasto quasi sempre da solo, a metà gara ero sul ritmo del personale, poi ho avvertito il freddo, venivo dai 40 gradi di Firenze, ma non posso lamentarmi, è andata bene. Mi porto a casa tanta esperienza: nonostante il buon tempo, chi sta davanti va molto più forte e questo mi motiva tanto per cercare di migliorarmi e stare con loro”.
5 km - Il percorso è un doppio rettilineo da ripetere per dieci volte. Diciassette gradi alla partenza, pioggia leggera, asfalto bagnato, condizioni che non dispiacciono a Stano, alla sua seconda ‘venti’ dell’anno dopo aver conquistato il titolo italiano ad Alberobello il primo maggio (1h21:21). A ventisette giorni dall’oro mondiale di Eugene nella 35 km, il barese di Palo del Colle va alla ricerca di una nuova impresa a Monaco, guidando il gruppetto azzurro composto anche dall’altro pugliese (di Andria) Francesco Fortunato e dall’emergente fiorentino Andrea Cosi. Il marciatore allenato da Patrizio Parcesepe, osservato speciale da tutta la concorrenza, si fa subito vedere nelle posizioni di testa insieme allo svedese bronzo mondiale Perseus Karlstrom e allo spagnolo campione europeo in carica Alvaro Martin. Intraprendente anche il turco Salih Korkmaz. Al quinto chilometro si passa in 20:15 (Stano e Fortunato 20:16), perde una decina di secondi Cosi (20:25).
10 km - A metà gara il gruppo di testa è ridotto a otto unità. Il primo a rompere gli indugi è il turco Korkmaz che tenta un break all’ottavo chilometro, ma è poco più di una fiammata. Tra i rivali di Stano vengono fermati in penalty zone in rapida successione il francese Gabriel Bordier, il tedesco Nils Brembach e il britannico Callum Wilkinson, questi ultimi due definitivamente squalificati pochi minuti dopo la sosta. L’azzurro, occhiali blu, cappellino con la visiera all’indietro, preferisce restare nella retroguardia del gruppo in attesa di piazzare la propria azione. Passaggio a 40:16 con un parziale di venti minuti tondi tra il quinto e il decimo chilometro (ritmo 4:00). Cosi 45:01.
15 km - La svolta. Purtroppo in negativo. Il temibile Karlstrom, che si era ritirato dopo il ventesimo chilometro nella 35 km di martedì, preme sull’acceleratore e al tredicesimo km Massimo Stano paga pegno, dopo aver testato la gamba ed essersi accorto di non essere nella giornata della vita: perde terreno, accumula inizialmente un ritardo di tre secondi, che si amplia a dieci al quattordicesimo chilometro, quando resta in tandem con Fortunato. Lo svedese porta via gli spagnoli Alvaro Martin e Diego Garcia Carrera per formare un gruppo di testa di tre uomini. A cinquemila metri dal termine, fuggono gli iberici (59:52), leggermente attardato lo svedese, staccato di 25 secondi Massimo Stano, momentaneamente settimo (1h00:17). Meglio di lui Fortunato, quinto, 1h00:13, a sei secondi dal turco Korkmaz gravato di due rossi. Cosi risale al decimo posto (1h01:36).
20 km - Al sedicesimo chilometro comincia a comandare Alvaro Martin. Il campione in carica resta da solo, il connazionale Garcia Carrera si stacca, lo svedese Karlstrom è l’unico che può pensare di impensierirlo, seppur a distanza. La gara di Massimo Stano, di fatto, è finita: l’olimpionico veleggia al settimo posto con un ritardo che arriva a superare il minuto già al diciassettesimo km, e che poi si allargherà, perdendo anche una posizione per mano del francese Kevin Campion. Ancora mentalmente dentro la gara, e con lucidità, è invece Fortunato, quest’anno anche nono a La Coruna e quinto nella 10 km a Madrid dopo le prove opache di Muscat e Podebrady: è nel gruppo con il turco Korkmaz e lo spagnolo Alberto Amezcua che si mette all’inseguimento della terza piazza. Un bronzo che dista soltanto quattordici secondi ai -3 km, si allontana ai -2 km (16 secondi) e diventa impossibile quando Garcia Carrera si rimette in sesto dopo un chilometro da 4:12 che aveva fatto ipotizzare una crisi. Finisce così, con l’Italia quinta, ottava e decima, senza la medaglia in cui tutti speravano.
naz.orl. - l.c.
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