5 TALENTI PER UN SOGNO A 5 CERCHI
Il 2008 sarà l’anno delle Olimpiadi di Pechino, ma c’è già chi pensa a quando, nel 2012, i Giochi dall’Oriente torneranno nella Vecchia Europa, a Londra. E magari sogna di esserci con addosso la maglia azzurra. Intanto la FIDAL ha già scommesso su di loro, i ventisette ragazzi e le ventisette ragazze del Progetto Talento, ovvero i volti più giovani e promettenti dell’atletica nazionale.
Questo è il terzo anno dell’iniziativa volta a seguire passo dopo passo la crescita dei migliori esponenti di qualsiasi specialità atletica sul suolo nazionale e i risultati finora si sono visti, dato che molti di coloro che hanno fatto parte del Progetto sono riusciti a maturare importanti esperienze, talvolta concretizzatesi in prestigiose medaglie internazionali. Nel 2008 faranno parte del Progetto gli atleti delle annate 1989 e 1990 (categoria juniores) e 1991 (ultimo anno della categoria Allievi).
E per le Marche sono 5 gli atleti selezionati. Riconfermati la velocista Chiara Natali (Atl. Elpidiense Avis-Aido) e i due cugini dell’ASA Ascoli, la saltatrice Federica De Santis e il discobolo Daniele De Santis.
La Natali, quattrocentista allenata da Milco Campus, è uno dei dieci nomi presenti dalla prima edizione del progetto e dopo un strepitoso esordio indoor con titolo e primato italiano sul doppio giro di pista nel 2007 è approdata, nonostante qualche problema fisico di troppo, per tre volte in azzurro all’Incontro Internazionale Indoor FRA-GER-ITA di Vittel, ai Mondiali Allievi di Ostrava e agli EYOF di Belgrado.
Stagione azzurrissima anche per la De Santis che, nel corso di questa stagione, sempre sotto la guida del tecnico Alessandro Bernardi, oltre al titolo indoor nel triplo e a quello outdoor nel lungo, è atterrata in gran forma agli Europei Juniores di Hengelo e alla Coppa del Mediterraneo Ovest di Firenze. Per lei un personal best migliorato fino a 13,23 m, misura che, in termini statistici, la vede al 10° posto nel ranking continentale della sua categoria. Ed ha le carte in regola per un 2008 da protagonista anche il cugino Daniele che, anche se quest’anno, si è dovuto accontentare di un bronzo ai Tricolori Allievi di Cesenatico, evento che nel 2006 l’aveva visto laurearsi Campione d’Italia, è sicuramente uno degli assi su cui puntare per il futuro.
Così come lo è l’altro talento ascolano del disco, l’emergente Eduardo Albertazzi, stesso club e stessa scuola - quella del Maestro dello Sport Armando De Vincentis - di De Santis. Eduardo nel 2007 ha collezionato titolo italiano studentesco, tricolore Allievi e una partecipazione in campo internazionale alla Coppa Jean Humbert a Bordeaux. Davvero niente male per un ex giocatore di basket alto 2 metri che si è messo a fare atletica “sul serio” da meno di due anni, trovando, a fine stagione, anche la migliore prestazione italiana del 2007 con un lancio da 54,07 m.
New entry marchigiana nel Progetto 2008 è anche l’ostacolista Giovanni Mantovani (Sport Atletica Fermo), allenato dal tecnico Alberto Andruszkiewicz e protagonista di una stagione semplicemente esaltante a partire dalle Indoor in cui ha polverizzato ogni record regionale sui 60hs, provando l’ebrezza, durata purtroppo soltanto pochi minuti, del primato italiano. All’aperto, poi, Giovanni si è confermato con una sfolgorante serie di risultati che l’hanno portato a migliorare per bene 5 volte nel giro di pochi mesi il record marchigiano under18 della specialità, fino al 13.82 dello scorso 6 giugno quando ha Rieti ha messo a segno la terza migliore prestazione italiana all-time (e tra la prime dieci nelle graduatorie mondiali 2007) della sua categoria dietro al 13.59 dell’allora allievo, ma già fenomeno, Andrew Howe. Per Mantovani, inoltre, l’estate è stata veramente “in azzurro” con la convocazione prima ai Mondiali Allievi di Ostrava (Rep. Ceca) e poi al Festival Olimpico della Gioventù Europea (EYOF) di Belgrado. Il 22 settembre, infine, a Fano, in occasione della Finale Argento dei CdS U20, nonostante una fastidiosa infiammazione alla coscia, ha stabilito anche il nuovo record regionale dei 110 hs allievi con barriere da 1 metro, fermando il cronometro a 14.69. Risultati che non passano di certo inosservati, al punto che sembra che su di lui abbia già messo gli occhi anche il prestigioso college americano della Columbia University che lo vorrebbe presto nel suo team di studenti/atleti.
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