A Bydgoszcz l'Italia degli uomini è sesta
Aveva avuto ragione, il Commissario tecnico Roberto Frinolli, ad esortare la squadra, al termine della prima giornata di Coppa Europa (a Bydgoszcz, in Polonia), a non considerare chiusa la partita, nonostante gli undici punti di vantaggio nei confronti della soglia retrocessione. La seconda parte del programma, sfavorevole sulla carta agli azzurri, si è rivelata ancor più difficile del previsto, anche a causa di un paio (almeno) di controprestazioni tanto ingombranti quanto inattese. Ad ogni modo, alla fine, e nonostante la rimonta della Svezia, trascinata dalle sue stelle (il triplista Olsson su tutte), l’Italia ce l’ha fatta a conservare la sua presenza nella Super League europea, centrando un sesto posto che, considerate le assenze della vigilia (due campioni del Mondo, Mori e Gibilisco, e un finalista mondiale, Longo) vale una piccola, grande vittoria. Scendono in First League Svezia e Olanda (Spagna e Gran Bretagna tra le donne), mentre il trofeo finisce nella mani di Germania (uomini) e Russia (donne). Nel 2005, grazie alla promozione delle ragazze (vittoriose allo stadio Olimpico di Istanbul), uomini e donne in azzurro tornerano insieme nella serie A continentale, mentre la finale potrebbe svolgersi nel nostro Paese, a Firenze, già sua sede nel 2003. A conti fatti, la formazione italina si è salvata grazie a due tra gli uomini meno pronosticati, ovvero il giavellottista Francesco Pignata (miglior lancio a 76,87) e il siepista Giuseppe Maffei (8:27.53), finiti al terzo posto nelle rispettive gare. Sul podio anche Marco Torrieri nei 200 metri (terzo in 20.62), che completa il terzetto di prestazioni sopra la soglia del plauso. Hanno invece pesato in maniera negativa i tre ottavi posti individuali raccolti da Matteo Rubbiani nell’asta (5,20), Massimo Pegoretti nei 3000 (8:08.52), e Andrea Giaconi nei 110hs (13.83), con quest’ultimo in una posizione davvero difficile da pronosticare alla vigilia. Discorso a parte per l’ultima piazza della staffetta del miglio, penalizzata dall’infortunio patito da Eugenio Mattei nel corso della seconda frazione: il romano, vittima di un problema muscolare, è arrivato al cambio dopo aver zoppicato per oltre 200 metri, prima di consegnare il testimone a Galletti con un ritardo incolmabile. “Tutti hanno fatto il loro dovere, o almeno hanno provato a farlo – il commento di Roberto Frinolli – e in questo momento conta solo il risultato di squadra; l’analisi delle singole prestazioni la faremo successivamente, a mente fredda. Mi dispiace soprattutto per la staffetta del miglio, che aveva le carte in regola per correre in un tempo inferiore ai 3:03: senza l’infortunio a Mattei i ragazzi avrebbero quasi certamente colto un bel risultato. Sulla staffetta veloce di ieri, invece, vorrei dire che a mio parere l’errore nasce più da un concorso di colpa tra Donati e Cavallaro, piuttosto che solo da quest’ultimo”. La Coppa maschile è finita nelle mani della Germania, che non saliva sul gradino più alto del podio dal 1999. Tra le donne, nuovo successo della Russia (addirittura ottavo consecutivo), con un margine abissale (45 punti sull’Ucraina, seconda). Tra i migliori risultati di giornata, spicca soprattutto il 2,04 nell’alto della russa Yelena Slesarenko (con tre tentativi anche a 2,06) e il 14:29.11 di Paula Radclife nei 5000, crono ottenuto al termine di una fantastica cavalcata in solitaria, che ha fatto tremare il recente record del mondo della turca Elvan Abeylegesse (14:24.68 a Bergen). Notevoli anche il 6,91 nel lungo della russa Irina Simagina e il 17,30 nel triplo dello svedese Christian Olsson. Giallo nella classifica dell’asta maschile: il francese Mesnil, accusato di essersi aiutato con una mano nel valicamento dell’asticella a 5,75, veniva prima retrocesso dal primo al quarto posto, per essere poi riportato alla classifica originaria dopo esame della prova filmata. Con la Francia, quindi, risalita al secondo posto complessivo. RISULTATI – UOMINI 200 (0.0): 1. Malcolm (Gbr) 20.56, 2. Wissmann (Swe) 20.61, 3. TORRIERI 20.62, 4. Pognon (Fra) 20.63, 5. Ernst (Ger) 20.63, 6. Urbas (Pol) 20.77, 7. Smirnov (Rus) 21.00, 8. Douglas (Ned) 21.11. 800: 1. Lacasse (Fra) 1:45.19, 2. Herms (Ger) 1:45.27, 3. Okken (Ned) 1:45.64, 4. Bogdanov (Rus) 1:45.99, 5. Krzosek (Pol) 1:46.42, 6. SCIANDRA 1:46.81, 7. Pell (Swe) 1:47.21, 8. McIlroy (Gbr) 1:51.13. 3000: 1. Muller (Ger) 8:04.37, 2. Liefers (Ned) 8:04.41, 3. Shabunin (Rus) 8:05.92, 4. Lakhal (Fra) 8:07.25, 5. Poplawski (Pol) 8:07.50, 6. Thompsopn (Gbr) 8:08.16, 7. Skoog (Swe) 8:08.22, 8. PEGORETTI 8:08.52. 110hs (-1.0): 1. Kronberg (Swe) 13.58, 2. Scigaczewski (Pol) 13.66, 3. Turner (Gbr)13.68, 4. Fenner (Ger) 13.70, 5. Denis (Fra) 13.74, 6. Sedoc (Ned) 13.76, 7. Pechenkin (Rus) 13.79, 8. GIACONI 13.83. 3000st: 1. Tahri (Fra) 8:23.40, 2. Czaja (Pol) 8:25.51, 3. MAFFEI 8:27.53, 4. Mohamed (Swe) 8:28.23, 5. Usov (Rus) 8:30.99, 6. Hohl (Ger) 8:32.68, 7. Blokland (Ned) 8:40.50, 8. Mays (Gbr) 9:25.44. Asta: 1. Mesnil (Fra) 5,75; 2. Kristiansson (Swe) 5,70; 3. Borgeling (Ger) e Mikhaylichenko (Rus) 5,65; 5. Kolasa (Pol) 5,65; 6. Blom (Ned) 5,45; 7. Thomas (Gbr) 5,35; 8. RUBBIANI 5,20. Triplo: 1. Olsson (Swe) 17,30 (+1.2), 2. Burkenya (Rus) 17,28 (+0.6), 3. Idowu (Gbr) 17,10w (+2.3), 4. Kazimierowski (Pol) 16,89w (+2.9), 5. Kapek (Fra) 16,86 (+0.5), 6. DONATO 16,17 (-1.0), 7. Moede (Ger) 15,95 (-1.0), 8. Delissen (Ned) 14,62 (+1.9). Disco: 1. Mollenbeck (Ger) 64,42; 2. Smith (Ned) 63,68; 3. Myersough (Gbr) 61,68; 4. Krawczyk (Pol) 60,17; 5. Pishchalnikov (Rus) 59,81; 6. FORTUNA 59,76; 7. Retel (Fra) 59,40; 8. Petterson (Swe) 54,26. Giavellotto: 1. Ivanov (Rus) 82,55; 2. Esenwein (Ger) 82,43; 3. PIGNATA 76,87; 4. Nieland (Gbr) 75,01; 5. Trafas (Pol) 74,86; 6. Bisseault (Fra) 74,37; 7. Wallin (Swe) 73,67; 8. Thjssen (Ned) 71,65. 4x400: 1. Germania 3:01.78, 2. Russia 3:01.88, 3. Polonia 3:02.05, 4. Francia 3:02.09, 5. Gran Bretagna 3:02.90, 6. Svezia 3:03.35, 7. Olanda 3:06.29, 8. ITALIA (Barberi, Mattei, Galletti, Salvucci) 3:14.34. Classifica: 1. Germania 107.5, 2. Francia 105, 3. Polonia 104, 4. Gran Bretagna 102.5, 5. Russia 99, 6. ITALIA 72, 7. Svezia 67, 8. Olanda 62. DONNE - 200 (+0.6): Hurtis (Fra) 22.78; 1500: Fuentes-Pila I. (Esp) 4:08.05; 5000: Radcliffe (Gbr) 14:29.11; 100hs (-1.0): Krasovska (Ukr) 12.78; 3000st: Olivares (Fra) 9:41.81; Alto: Slesarenko (Rus) 2,04; Peso: Ryabinkina (Rus) 18,92; Martello: Sekachova (Ukr) 71,91; 4x400: Russia 3:26.04. Classifica: 1. Russia 142, 2. Ucraina 97, 3. Francia 92,5, 4. Germania 92, 5. Polonia 86,5, 6. Grecia 79, 7. Spagna 66, 8. Gran Bretagna 63.
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