A Jesolo una staffetta da record!
18 Giugno 2016Prestazione super del quartetto della E Servizi Atletica Futura, m.p.i. nella seconda giornata tricolore under 18
Era un record nazionale che resisteva dai Campionati Italiani di Viareggio del giugno 1989. Lo ha battuto oggi a Jesolo il quartetto delle meraviglie della E Servizi Atletica Futura Roma. La migliore prestazione italiana realizzata con la staffetta 4x100 illumina la seconda giornata dei Campionati Italiani Allievi allo stadio Armando Picchi di Jesolo. È il capolavoro del poker composto da Romolo Consigna Tokong, Davide Campana, Mattia Di Panfilo e Mario Marchei, capace dopo ventisette anni di scalzare la staffetta valdostana della Pont Donnas nella quale spiccava Carlo Occhiena in ultima frazione. Mai nessun quartetto Under 18 in Italia aveva corso sotto il limite dei 42 secondi. I romani riescono nell'impresa con il tempo di 41"90 e si rendono irraggiungibili dai rivali diretti dell'Atletica Trento e dai veronesi dell'Atletica Insieme New Foods.
Con il titolo italiano della 4x100, il bottino dell'atletica laziale in questa ricchissima seconda giornata (dopo i tre argenti di ieri) raggiunge sei ori, tre argenti e tre bronzi. Maglia di campioni italiani per Francesco Masci (Studentesca Andrea Milardi), Mario Marchei (E Servizi Atl Futura), Maria Roberta Gherca (Atletica Velletri), Martina Tozzi e un sorprendente Alessandro Pace (Fiamme Gialle Simoni) al minimo europeo nel peso. Argenti (due) per Andrea Proietti (Studentesca Andrea Milardi) e Carolina Visca (Fiamme Gialle Simoni). Bronzi per Giulia Poeta (Acsi Italia), Leonardo Orlandi e Martina Turco (Studentesca Andrea Milardi).
Il re del vento è Mario Marchei (E Servizi Atl. Futura Roma), ora campione d'Italia dei 200 anche all'aperto. Nella seconda giornata le folate continuano a non lasciare scampo ai velocisti e i tempi dello sprint ne risentono, ma il testa a testa con David Zobbio produce un confronto appassionante, con il romano allenato da Maura Cosso sempre una spanna avanti al lombardo. Il vento? Meno 2.5. Nelle prove individuali è la seconda medaglia dopo l'argento di ieri nella distanza più veloce, per un Marchei arrivato oggi in finale con il miglior tempo di 21"98 (+0.8). Ed è un bis tricolore a pochi mesi dal titolo indoor conquistato ad Ancona. Nella stessa finale, Marcello Ziyada (Studentesca Andrea Milardi) conclude al sesto posto (22"77) e nella finale B Edoardo Perrotti (Fiamme Gialle Simone) si esprime su un 22"92 (-0.8) che gli consegna il decimo posto complessivo.
Beffa nei 200 femminili. Valeria Simonelli (Romatletica Footworks) sfreccia sul traguardo e festeggia giustamente da campionessa italiana dei 200. Ma per i giudici la sua prova è da squalificare per un'invasione di corsia. Il titolo, dunque, passa alla vicentina Moillet Kouakou.
Si assiste a una gara iper-tattica nel primo giro degli 800, privi del bronzo mondiale di categoria Marta Zenoni. Martina Tozzi (Fiamme Gialle Simoni) giocava oggi la propria migliore chance di involarsi verso il tricolore. Il passaggio a metà gara è lentissimo ma quando l'allieva di Andrea Ceccarelli imprime il cambio di passo ai 500 metri il gruppo si sfilaccia e soltanto un paio di avversarie hanno birra per rispondere all'allungo vincente. Si fa inghiottire invece Flavia Ferrari (Studentesca Andrea Milardi), settima con 2'16"34.
Alla prima stagione tra le Allieve, Maria Roberta Gherca (Atletica Velletri) dà continuità alla sua vittoria tricolore dello scorso anno tra le Under 16 nell'asta. Può brindare al titolo quando lascia sui ritti l'asticella posizionata a 3.85. Così facendo, spinge al secondo posto la friulana Rebecca De Martin, tre errori alla stessa quota. La medaglia di bronzo l'aveva decisa il duello tra altre due atlete del Lazio e del Friuli: il sorriso è tutto per Martina Turco (Studentesca Andrea Milardi) che gioisce per il primo podio tricolore in carriera dopo una lunga serie di quarti posti e continua la propria progressione salendo a 3.75, realizzato con estrema personalità, con le spalle al muro, all'ultimo tentativo.
Francesco Masci non sbaglia. È il suo terzo titolo italiano consecutivo tra outdoor (bis dopo Milano 2015) e indoor. La soglia per le medaglie, a conti fatti, è la quota di 4.50. L'astista della Studentesca Andrea Milardi - consigliato dal tecnico Riccardo Balloni - sceglie di entrare proprio a quella misura, mentre il vicentino Andrea Marin aveva già superato 4.30 senza rischiare una misura d'ingresso eccessiva. Sopravvive a 4.50 anche l'altro atleta della Studentesca Leonardo Orlandi (del 2000) e non è un sorpresa alla luce del recente 4.60 saltato al Guidobaldi di Rieti e dei due bronzi consecutivi tra i Cadetti. Quando si sale di dieci centimetri, Orlandi esce di scena e inizia la partita a scacchi tra Masci e Marin. Il reatino non fallisce a 4.65, Marin passa la misura e archivia il 4.70 al primo. Il combattimento è su misure alternate, battaglia di strategia e di nervi. Tocca a Masci decollare al 4.75 che sarà decisivo (al secondo tentativo). Marin si ingolfa tre volte 4.80 e consegna la medaglia d'oro al 17enne della frazione di Vazia che poi prova senza fortuna anche un tentativo a cinque metri.
La sorpresa della giornata arriva proprio al termine del programma pomeridiano ed è il minimo per gli Europei Allievi di Tbilisi nel peso per Alessandro Pace (Fiamme Gialle Simoni). Finisce il regno di Andrea Proietti che durava da tre anni nella manifestazioni tricolori in questa specialità. La bordata di Pace irrompe al quinto turno di lanci dopo una serie in linea con i suoi standard. Il peso atterra ad un notevole 18.50 (serviva 17.70 per la rassegna continentale) e lascia di stucco il reatino, fermo a 17.64. Miglioramento monster: quasi un metro e mezzo in un colpo solo.
Proietti non si riscatta, dunque, dalla mezza delusione della mattinata. Su uno dei pali della gabbia si erano spente le sue speranze d'oro nel martello. I fatti. All'ultimo lancio il reatino è secondo, ha già messo a referto una serie esuberante, tutta al di là dell'orizzonte dei 63 metri (63.38, 64.05, 64.01, 64.44, 64.27). Va in pedana per il match ball e nel mirino c'è il 67.24 con cui il marchigiano Giorgio Olivieri ha indirizzato l'affaire titolo italiano già al primo tentativo. Proietti lascia partire un lancio che risulterà il migliore della sua finale e la sua seconda misura in carriera (66.42) ma staremmo raccontando di un oro, se la traiettoria del suo martello non avesse "sbucciato" il sostegno laterale destro della gabbia, quel tanto che basta perché il volo dell'attrezzo sia smorzato. Deve accontentarsi dell'argento, mentre resta ai piedi del podio, quarto, il campione uscente Omar Chirico (Fiamme Gialle Simoni) con 62.38.
Carolina Visca (Fiamme Gialle Simoni) sbatte sul muro della biellese Sara Zabarino, in giornata di grazia e capace di migliorarsi di oltre tre metri tra semifinale e finale (54.82, quarta misura europeo dell'anno). Ci mette cinque lanci la primatista italiana Cadette e leader europea Allieve a trovare le giuste sensazioni in pedana. Mancano spinta e velocità nei primi quattro tentativi, ma al quinto turno la giavellottista allenata da papà Alberto riapre i giochi con una spallata a 54.21 prima di fermarsi a 53.20 nell'assalto finale. Un'altra atleta laziale completa il podio: il bronzo è per la romana di Velletri della Studentesca Andrea Milardi Elisa Di Cori (41.92).
Restano in tre a quota 1.71 nell'alto. Giulia Poeta (Acsi Italia) è però la concorrente che ci arriva con più salti nelle gambe e più "x". Ingresso a 1.60 senza errori, servono poi due tentativi per l'1.67 e l'1.69 e tre salti per l'1.71. Al momento decisivo, che coincide con la scalata all'1.73, soltanto la romagnola Marta Morara si arrampica oltre l'asticella e di conseguenza si laurea campionessa italiana, mentre si arrendono la romana dell'Acsi e l'altra romagnola Nicole Romani. La Poeta è però terza per effetto del maggior numero di errori nel proprio percorso di gara.
Fuori dal podio dei 5000 di marcia le gemelle Anthea (quarta) e Angelica Mirabello (quinta) delle Fiamme Gialle Simoni. A testa alta Luca Barbieri (Acsi Campidoglio Palatino) nella finale dei 400hs: chiude in spinta e nel rettilineo conclusivo conquista una posizione, per terminare la propria fatica al settimo posto (56"21) con il personale frantumato di oltre un secondo. Ottava nel lungo con un ventoso 5.16 (+3.6) la portacolori dell'Esercito Sport e Giovani Emilia Trombetta.
Edoardo Bianco (Fiamme Gialle Simoni) e Davide Campana (E Servizi Atl. Futura Roma) trovano posto nella finale dei 400 di domani. Bianco con il sesto tempo e il primato personale migliorato (50"18), Campana con l'ottavo crono (50"37). Altri due qualificati laziali anche nell'alto con 1.89: sono Lorenzo Matarazzo delle Fiamme Gialle Simoni e Matteo Di Carlo della Studentesca Andrea Milardi. Tre, invece, i finalisti nel disco. Il migliore è Alessandro Pace - prima del magico lancio nel peso di cui si è già detto: passa il turno come terzo (45.42), seguito con la quarta misura (44.72) da Stefano Marini (E Servizi Atl. Futura Roma). C'è spazio anche per Gianluca Frezza (Lazio Atletica) decimo delle qualificazioni con 41.08.
Si affaccia per la prima volta sopra i sessanta metri Cecilia Desideri (Studentesca Andrea Milardi) nella qualificazione del martello. Al primo lancio delle eliminatorie, la reatina seguita da Roberto Casciani assesta subito il colpo da 60.41 che vale la quindicesima misura continentale della stagione, una prestazione che le dà l'accesso alla finale con i gradi della favorita e che incrementa dopo appena due giorni il precedente personale aggiornato a Tarquinia (59.98). Di conseguenza, cresce ancora il primato regionale che le appartiene dallo scorso anno.
Nazareno Orlandi
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