A Malonno festa della corsa in montagna
Atletica Valle Brembana al femminile e Orecchiella Garfagnana al maschile. Sono questi i verdetti dei Campionati Italiani Assoluti di staffetta disputatisi oggi a Malonno, il piccolo centro della Valle Camonica che da tempo costituisce una delle roccaforti della corsa in montagna italiana. Parlare di sorprese sarebbe forzato, date le credenziali di cui già entrambe le compagini godevano in sede di pronostico. Ma certo, soprattutto in campo maschile, va segnalato che si interrompe un dominio, quello della Forestale, che durava da ben dieci anni. Correva infatti l’anno 1996 quando proprio l’Orecchiella Garfagnana, riuscì a conquistare uno storico tricolore, sui sentieri di casa, a Sesto Fiorentino. E sui sentieri camuni, si è riproposto oggi quel duello. Lotta serrata sin dalla prima frazione, con Gabriele Abate, torinese in forza all’Orecchiella, a cambiare al comando in quello che sarà alla fine il miglior tempo di giornata (30’15”), ma con soli 5” di margine sul forestale Alberto Mosca e con 14” su Davide Chicco (Comense). Cambio al vertice nella seconda frazione, con Emanuele Manzi (Forestale) a precedere di 20” sul traguardo Roberto Porro (Orecchiella), ma senza riuscire ad operare il gap decisivo. Per il podio, con distacchi ormai più pesanti, si fa intanto avanti l’Atletica Valle Camonica, che sfrutta la buona prima frazione di Andrea Agostini e la tenuta di Alessio Rinaldi per lanciare Roberto Antonelli. Decisiva diventa così la terza frazione. Il tricolore 2005 Marco Gaiardo parte a tutta e ancor prima del culmine raggiunge e scavalca un Marco Agostini certo in giornata non di grazia. Nella lunga discesa, un tempo suo tallone d’achille, Gaiardo regge bene e regala così il titolo all’Orecchiella dopo 1h33’08” di gara. Per la Forestale, ancora costretta a rinunciare al suo uomo di punta, Marco De Gasperi, arriva così l’argento con un distacco di 56”. Per il terzo gradino del podio, a 3’53” dai vincitori, riemerge intanto l’Atletica Valli Bergamsche, con un superlativo Mauro Lanfranchi a mettere una pezza sulle difficili prove di Maurizio Bonetti e Massimiliano Zanaboni. Si fermano invece ai piedi del podio le ambizioni della Valle Camonica, costretta nel finale a guardarsi anche dal rientro della seconda squadra della Forestale (Lenzi-Fregona-Fracassi) e dalla Recastello Radici Group che con Danilo Bosio, Massimiliano Ronca e Luciano Bosio conquista la sesta piazza. Ultima frazione fatale alla Forestale anche in campo femminile, ma la bella tenuta di Elisa Desco in prima frazione già aveva fatto sinceramente intendere come sarebbero andate le cose. A cambiare al comando è infatti come da pronostico la forestale Rosita Rota Gelpi, tornata per un giorno al suo primo amore, ma il suo margine sulla Desco rimane circoscritto a 23”. La rimonta dell’Atletica Valle Brembana si concretizza al culmine dell’ascesa, quando Vittoria Salvini (suo il miglior tempo, 20’23” contro i 20’30” della Rota Gelpi) scavalca una comunque coriacea Maria Grazia Roberti, che alla fine cederà per soli 19”. Il podio si completa con i volti attesi di Cinzia Passuello e Flavia Gaviglio, che portano la Jaky-Tech Apuane ad un bronzo lontano 1’59” dalle vincitrici. La quarta piazza sorride all’Atletica Trento di Francesca Jachmet e Roberta Bottura, con l’Atletica Fly Flot (Morstofolini-Bonassi) a prevalere sul Cus Genova (Riva-Sala) per il quinto posto. Soddisfatti gli organizzatori dell’U.S. Malonno, al cui appello hanno risposto 26 squadre femminili e addirittura 75 compagini maschili. Un bel segnale di vitalità questo anche per l’intero movimento italiano della corsa in montagna, ora atteso dalle tre prove individuali, a cominciare da quella di San Giacomo Brentonico, in programma il prossimo 11 giugno. (Da corse in montagna puntocom)
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