A Parigi la Di Martino quinta a 1,94
Quinto posto per Antonietta Di Martino nella seconda prova della Golden League. A Parigi la saltatrice in alto campana si è fermata alla misura di 1,94, nella prova vinta dalla croata Blanka Vlasic che è salita fino a 2,02, precedendo la russa Slesarenko che ha valicato l’asticella a 2 metri. Davanti alla Di Martino sono finite anche la campionessa europea belga Hellebaut, a 1,97, e la spagnola Beitia, anche lei ferma a 1,94. Molte gare di Parigi sono state di altissimo interesse. La più attesa era quella dei 110hs con la presenza del campione e primatista mondiale cinese Liu Xiang, che ha dovuto incassare un’inopinata sconfitta, finendo terzo in 10.15 alle spalle del vincitore cubano Robles e dello statunitense Moore, ambedue accreditati di 13.13. Nei 400hs doppietta americana con Carter a 48.61 e Taylor a 48.73, nel triplo ritorno ai vertici dello svedese Olsson con 17,56, miglior misura europea stagionale, davanti al portoghese Evora (lo ricordate a Milano battere Howe nel lungo?) che ha portato il record nazionale a 17,28. Grande dimostrazione di forza di Lashawn Merritt nei 400 dominati in 44.62, mentre i 100 sono andati a Derrick Adkins in 10 netti. I francesi hanno incassato la sconfitta di Baala nei 1500, preceduto dall’americano Webb che con 3:30.54 ha ottenuto la miglior prestazione dell’anno e si candida per un ruolo da protagonista a Osaka, ma si sono rifatti nei 3000 siepi dove Tahri ha spazzato via la folta pattuglia keniana chiudendo in 8:08.47. Fra le donne la protagonista della serata è stata Yelena Isinbayeva, salita a 4,91, miglior misura dell’anno, dopo la quale ha provato anche il nuovo record mondiale a 5,02. Nei 400 sontuosa prestazione di Sanya Richards, col dente avvelenato dopo l’esclusione patita ai Trials per Osaka. L’americana ha corso in 49.52 precedendo la giamaicana Williams di 77 centesimi. g.g. Nella foto: Antonietta Di Martino (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)) File allegati:
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