ATLETICAMENTE, 400 PARTECIPANTI PER L'EDIZIONE NUMERO 15
18 Novembre 2019Nuovo appuntamento di successo per Atleticamente, che ha tagliato il traguardo delle 15 edizioni con una folta partecipazione di tecnici. Ad Abano Terme (Padova) si conferma il grande interesse suscitato dal convegno nazionale di studio, aggiornamento e formazione continua sui temi legati alla tecnica e alla metodologia dello sport: quest’anno sono stati 426 gli iscritti e circa 400 i partecipanti, di cui una settantina per il modulo conclusivo del Corso nazionale allenatori specialisti 3° livello, con diverse generazioni rappresentate, dai più esperti agli under 30. Un momento di incontro che è diventato tradizionale per i cultori della materia, organizzato da FIDAL, CONI Veneto, Scuola dello Sport, Centro Studi FIDAL, FIDAL Veneto e Scuola Regionale dello Sport Veneto. La formula, ormai collaudata, ha offerto in successione contributi di accademici, di metodologia pratica e di esperienze sul campo, tutti seguiti con notevole attenzione dai presenti.
Dopo l’introduzione del prof. Dino Ponchio, direttore scientifico della Scuola dello Sport del Veneto, subito l’intervento che ha ispirato il titolo di questa edizione: “Specchio, specchio delle mie brame - Le ultime frontiere delle neuroscienze applicate allo sport”. A proporlo Giuliano Fontani, professore associato di fisiologia umana all’Università di Siena ma anche tecnico di campo, nella pallavolo, per affrontare il tema dei neuroni a specchio. Poi con Federico Schena, direttore vicario del dipartimento Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona, è stato illustrato “Run 4 Science”, il progetto di ricerca sulla corsa che ad esempio ha monitorato i parametri di molti atleti durante una gara di mezza maratona. Sempre nella giornata iniziale, all’Hotel Alexander Palace, un argomento sentito come quello dei riscaldamenti, pre-gara e pre-allenamento: Stefano Serranò, tecnico dell’Aeronautica Militare e collaboratore FIDAL, ha curato una ricca ricerca bibliografica, toccando le sfumature dovute alle variabili soggettive e ambientali.
Spazio quindi alla testimonianza del tecnico Antonio Dotti, che insieme a Ezio Madonia ha condotto l’ostacolista Luminosa Bogliolo ai rilevanti progressi dell’ultima stagione, per spiegare la sinergia tra allenatori e la condivisione con l’atleta. Nella seconda giornata, al teatro Pietro d’Abano interamente riempito dai partecipanti, a portare la sua esperienza è stata invece Chiara Milardi, che segue alcuni dei migliori quattrocentisti azzurri tra cui il recordman italiano Davide Re, con una significativa lezione di coaching in cui ha messo a fuoco anche l’individualità dell’allenamento per obiettivi.
Il direttore della performance FIDAL Elio Locatelli ha presentato la nuova app per la gestione e il monitoraggio dell’allenamento, mentre Antonio Paoli, ordinario di scienze dell’esercizio fisico e dello sport all’Università di Padova, ha trattato l’incremento della forza, da modulare per aumentare o mantenere inalterato il volume muscolare, in base alle esigenze delle specialità. Nel ruolo di chairman Marcello Marchioni, referente nazionale per le Scuole Regionali dello Sport, e in apertura del convegno il saluto delle autorità, tra cui Federico Barbierato, sindaco di Abano Terme, e Diego Bonavina, assessore allo sport del Comune di Padova, insieme a Gianfranco Bardelle, presidente Coni Veneto.
L’ultimo intervento è stato affidato al direttore tecnico FIDAL Antonio La Torre, che nella prima giornata aveva sviluppato l’argomento del tapering, ovvero il modo per arrivare dall’allenamento alla gara nella migliore condizione. In chiusura il dt ha esposto la “road map” verso Tokyo, evidenziando il percorso che condurrà alle prossime Olimpiadi (da www.fidal.it)
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