Addio a Salvatore Giannone, olimpico a Roma '60 nella staffetta 4x100
06 Agosto 2024Oro alle Universiadi di Torino, negli anni ’80 fu presidente della Fiamma Caserta
di Campania
Caserta, di Ilario Capanna – C’è uno strano destino nella vita di chi ha amato lo sport e lo ha vissuto intensamente fino a toccare il cielo di Olimpia. E’ il caso di Salvatore Giannone, olimpico a Roma nel 1960, venuto a mancare sabato 3 agosto a Caserta. Atleta formidabile, Giannone nacque a Triste nel 1936, anno delle olimpiadi di Berlino ,che passeranno alla storia per tanti motivi, per lasciarci in una calda giornata di agosto nel pieno delle olimpiadi di Parigi ’24.
In mezzo 22 edizioni dei giochi dell’era moderna, visti, seguiti e vissuti con l’entusiasmo di un bambino, con la forza e l’energia dell’atleta e con la passione di un uomo che ha fatto dello sport una ragione di vita.
Giannone i suoi sogni di atleta li ha realizzati nell’unica olimpiade che si è disputata nel suolo italico, nell’ormai lontano 1960, altra edizione dei giochi passata alla storia per tanti altri motivi.
In mezzo 22 edizioni dei giochi dell’era moderna, visti, seguiti e vissuti con l’entusiasmo di un bambino, con la forza e l’energia dell’atleta e con la passione di un uomo che ha fatto dello sport una ragione di vita.
Giannone i suoi sogni di atleta li ha realizzati nell’unica olimpiade che si è disputata nel suolo italico, nell’ormai lontano 1960, altra edizione dei giochi passata alla storia per tanti altri motivi.
Velocista formidabile, nel 1958 prese parte ai campionati europei di Stoccolma, dove raggiunse la semifinale nella gara dei 100 metri piani. L'anno successivo, alla prima Universiade, quella svoltasi a Torino, conquistò la medaglia d'oro come componente della staffetta 4×100 azzurra.
Dodici mesi dopo, nel pieno della maturità atletica, all’età di 24 anni, la realizzazione del sogno più grande che un atleta possa fare: la partecipazione ai Giochi Olimpici!
A Roma il velocista Giannone corse nella gara individuale dei 200 metri, dove si fermò nelle batterie, e fece parte della staffetta 4x100 che con Armando Sardi, Pier Giorgio Cazzola e Livio Berruti arrivò ai piedi del podio, consegnando alla storia un quarto posto memorabile. Di quel quartetto, Giannone, che aveva ottime doti anche da duecentista, fu il terzo frazionista e toccò a lui consegnare il testimone a quel Livio Berruti, primo italiano vincitore dei 200 metri, mito assoluto dello sport italiano.
È stato il presidente della Fiamma Atletica Caserta negli anni ‘80, un periodo importante per l’atletica casertana. Per i tanti atleti ed appassionati del mondo dell’atletica leggera Salvatore Giannone era uno straordinario punto di riferimento.
“È stato un uomo dalla eleganza e riservatezza notevoli – ha raccontato con emozione Nunzio Antonucci, uno dei suoi atleti – perché non ci ha mai lasciati soli. Dal primo all'ultimo, sportivamente parlando, siamo stati tutti suoi figli, Giulio Sorice, Mario Angelino, Peppe Biello, Rosa Suppa, Michele Moretti, Massimo Cicia e Franco Peluso andati via, Angelo Carusone. Una personalità forte, sempre vicino ad ascoltare le esigenze di tutte e di tutti. Ci mancherà tanto”.
La Fidal Campania e la Fidal Caserta, si stringono intorno alla famiglia Giannone, alla quale va il sincero cordoglio e l’affettuoso abbraccio del Presidente regionale Bruno Fabozzi, del Presidente provinciale Angelo Garofalo, e di tutti i Consiglieri della Fidal Campania e della Fidal Caserta.
Condividi con | Tweet |
|
Seguici su: |