Agreiter da medaglia fra libri e ostacoli
20 Ottobre 2015L'azzurrina di Eskilstuna giovedì 22 ottobre sarà premiata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella fra 25 migliori studenti d'Italia. "Sogno un futuro da medico. La maglia azzurra il regalo più bello".
di Anna Chiara Spigarolo
Giovedì 22 ottobre sarà premiata al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Caren Agreiter, 19enne bolzanina di Brunico, è azzurrina dei 400 ostacoli e fra i più bravi studenti d’Italia. Per questo a Roma riceverà il Premio “Alfieri del Lavoro”, una medaglia dedicata ai 25 migliori diplomati del paese. Caren, però, eccelle tanto fra i libri quanto in pista. Uscita dal Liceo Scientifico di Brunico con il massimo dei voti, ha trascorso l’estate fra Campionati Italiani ed Europei under 20, e nel frattempo si è iscritta a medicina.
“Studio e sport? È una sfida difficile, ma non impossibile – racconta nella pausa fra una lezione e l’altra - Non faccio la vita dei miei compagni, ma è quella che ho scelto e sono felice”. Il giorno del suo 19° compleanno, per esempio, non ha soffiato le candeline sulla torta. “Ero con la Nazionale a Eskilstuna, in Svezia, per i Campionati Europei Junior. La mattina dopo ho indossato la maglia azzurra e sono andata sui blocchi dei 400 ostacoli. Un regalo più bello non potevo averlo!”.
Al ritorno in Italia, i festeggiamenti sono stati doppi. “Ne vale sempre la pena. Amo l'atletica e mi piace studiare, che c'è di strano? Onestamente non mi sono mai trovata in difficoltà, basta organizzarsi". Nel suo passato ci sono il calcio, da centrocampista del San Giorgio, e il tennis. Ma è stata l’atletica a conquistarla, fin da quando il suo professore di educazione fisica, Gert Crepaz, l’ha invitata al campo di Brunico. È stato amore a prima vista, tanto che è arrivata presto in Nazionale, nei 400 ostacoli. Per l’università ha scelto Innsbruck, in Austria, perché così due volte alla settimana può tornare a Brunico dal coach. Lui la raggiunge in Austria quando può, specialmente prima delle gare.
"Certo che la mia vita è diversa da quella dei miei compagni: nella mia agenda ci sono le lezioni e gli esami, gli allenamenti e le gare. Ma se vuoi, ci riesci”. “Soffri, ma sogni” diceva Pietro Mennea, capace di appendere al muro quattro lauree: in Scienze Politiche, Giurisprudenza, Scienze Motorie e infine in Lettere. Il campione europeo Daniele Meucci, fra una maratona e l’altra, ha messo su famiglia ed è diventato Dottore di Ricerca in Robotica (con una tesi su "Information-driven cooperative approaches for AUVs seabed surveying", in pratica robot marini autonomi). “Vedete? È la prova che sport e studio convivono alla grande”.
E infatti Caren non ha alcuna intenzione di abbandonare i libri o tantomeno gli ostacoli. Per questo, fra tutti, si è scelta un idolo sportivo appropriato. Kariem Hussein è svizzero e nell’agosto scorso a Zurigo ha infiammato il Letzigrund vincendo i Campionati Europei, ovviamente nei 400 ostacoli. Ma oltre a un passato calcistico e alla passione per le barriere, i due hanno in comune anche quella per la medicina. “Ho scoperto che studia nella mia stessa Università, l’ho incontrato”. Hussein, di origini egiziane, possiede già un bachelors degree e sta studiando per il master. “Anch'io sogno un futuro da medico: da pediatra, o chissà, da medico sportivo. Non ho ancora deciso. Quello che è certo è che l'atletica non è finita qui... anzi!”. Due camici in pista o due ostacolisti in corsia?
IL PREMIO ALFIERI DEL LAVORO - È stato istituito nel 1961 dalla Federazione Alfieri del Lavoro, in occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Unità d’Italia. Da allora sono stati premiati più di 1.300 Alfieri del Lavoro. La selezione tiene conto del voto ottenuto all’esame di Stato e dei risultati scolastici dei primi quattro anni delle scuole superiori.
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