Ai vostri posti… Francesco Guerra

08 Marzo 2016

L’intervista al campione italiano cadetti di corsa campestre.

E’ uno dei giovani mezzofondisti più interessanti sul panorama nazionale, vincitore del titolo italiano Cadetti nella Festa del Cross di qualche settimana fa a Gubbio. Francesco Guerra, il fenomeno dell’ASD Atletica Frascati, ci racconta le sensazioni di quella gara, le origini della sua passione per l’atletica, le aspettative per la stagione in corso ed il suo modo di vivere l’atletica. Buona lettura!

 

Ciao Francesco, ancora sono fresche le emozioni di Gubbio, quella progressione inarrestabile verso il tuo primo titolo italiano, quale momento di quella giornata porterai per sempre con te?

Ciao! È stata una giornata indimenticabile, ma l'emozione più forte credo che l'ho provata mentre percorrevo l'ultimo rettilineo, sapendo di essere da solo e con il traguardo sempre più vicino.

 

Ci racconti lo sviluppo della tua gara, le sensazioni nell'avvicinamento al traguardo lungo quel tracciato di 2500 metri?

La gara ha avuto come al solito una partenza fortissima, ma poi si è impostata su un ritmo abbastanza tranquillo. Nel corso del primo giro ho cercato di controllare e guadagnare man mano la testa, poi all'inizio del secondo mi sono ritrovato davanti e allora ho cambiato passo: speravo che nessuno mi seguisse e così è stato. Nei metri finali ho avuto qualche difficoltà, in particolare sulla salita appena prima del rettilineo d'arrivo, ma ormai si trattava solo di stringere i denti.

 

Come vivi la vigilia di una grande manifestazione quale può essere un campionato italiano?

L'anno scorso alle prime esperienze con un campionato italiano è stato molto difficile controllare la tensione, ma quest'anno devo dire che ero molto più tranquillo e sicuro di me.

 

Quando ti sei avvicinato a questo sport?

Ho cominciato a fare atletica nel 2009, dopo due anni di nuoto. È stato grazie ad un mio compagno di classe che già praticava questo sport e mi ha spinto a provarlo.

 

Ti ricordi cosa hai fatto il tuo primo giorno al campo? 

È passato molto tempo, ma ricordo un particolare del primo giorno di lezione e cioè il momento in cui il mio allenatore di allora, Costantino, mise in fila gli altri ragazzi facendo dire a ciascuno il proprio nome, per poi chiedermi, scherzando, se li avevo imparati tutti.

 

Come hai conosciuto l'atletica?

Conosco l'atletica da sempre perché fin da piccolo assistevo alle gare di mio padre e partecipavo agli incontri e alle competizioni organizzate dalla sua squadra.

 

Tuo padre sembra nato per correre come te, ottenendo sia pure in età matura ottimi risultati nella corsa di resistenza. Secondo te, su quale distanza vi potreste sfidare alla pari? 

Mio padre è stato ed è tutt'ora un ottimo atleta, ma non sono in grado di fare confronti perché corriamo distanze diverse. Sicuramente su una gara di mezzofondo prolungato non sarebbe semplice tenere il suo passo perché il mio allenamento è finalizzato, per ora, a gare non più lunghe di 3-4 km.

 

Ci presenti gli altri atleti della tua famiglia?

In famiglia corriamo un po' tutti, compresa mia sorella Irene (6 anni) che quest'anno ha cominciato a venire al campo e a fare le prime gare. L'altra mia sorella Ambretta sta ottenendo buoni risultati nel mezzofondo, specialità a cui si è avvicinata dopo aver praticato per molto tempo il salto in lungo e la velocità. Infine mia madre ha ripreso a correre dopo un periodo di stop e sta facendo anche lei molti progressi.

 

Chi è il tuo allenatore? Ci dici un suo pregio e difetto?

La mia allenatrice è Giorgia Di Paola, anche se affiancata dal padre Sandro. È una persona che stimo tantissimo perché oltre ad essere molto competente ha un'attenzione particolare nel curare il lato psicologico e il rapporto con gli atleti, che è anch'esso fondamentale. Difetti però non ne scrivo per non farmi aumentare i chilometri del prossimo lavoro.

 

Ti alleni da solo o in gruppo? Quante volte a settimana?

Mi alleno in un gruppo abbastanza numeroso, di solito quattro volte a settimana.

 

Ripetute sui 1000 metri in pista o medio su strada, a caldo cosa scegli?

Sicuramente le ripetute perché, anche se sono più faticose, le trovo molto più stimolanti della corsa continua.

 

C'è una distanza che preferisci?

La distanza di gara che preferisco sono proprio i 1000 metri, anche se i risultati migliori li ho ottenuti sui 2000.

 

Quale specialità dell'atletica invece ti piace meno?

Non mi piacciono molto il salto in alto e in generale le specialità in cui ci sono barriere da superare, dove la sfortuna spesso può pregiudicare l'esito di una competizione.

 

Tu sei uno degli atleti di punta del Club Lazio, come giudichi questa iniziativa?

Penso che sia un'ottima iniziativa perché consente di approfondire il rapporto oltre che di allenarsi insieme a persone che magari prima si vedeva soltanto come avversari.

 

C'è qualche aspetto dell'atletica che non ti piace?

Forse il fatto che ci si allena all'aperto anche quando fa molto freddo o il tempo è brutto.

 

Tra i tuoi avversari in giro per il Lazio ne hai qualcuno con cui sei più amico?

Sì, ci sono parecchi ragazzi che conosco ormai da anni e con cui ho un ottimo rapporto di amicizia.

 

Quali altri sport ti piacciono?

Oltre all'atletica mi piacciono molto il nuoto, lo sci e la pallavolo. Non amo il calcio ma seguo le partite più importanti.

 

Riesci a conciliare lo sport con gli studi? In quale materia sei più portato?

Sì, di solito non ho problemi, infatti allenandomi subito dopo scuola torno a casa verso le cinque, e quindi mi rimane abbastanza tempo per studiare. Le materie in cui vado meglio sono matematica e latino.

 

Quali altri interessi hai? 

Mi piace la fantascienza e poi ovviamente uscire con gli amici nel tempo libero.

 

Che musica ascolti?

Ascolto musica raramente, non ho un genere preferito.

 

Questa è la tua seconda stagione da cadetto, cosa ti aspetti di fare da qui in avanti nel corso della stagione all'aperto?

Beh, per ora sicuramente punto a migliorare i miei personali un po' su tutte le distanze. Il sogno sarebbe riuscire a fare il record italiano dei 2000, ma è un'impresa difficilissima quindi quello che verrà verrà.

 

 

La Scheda Personale di Francesco Guerra

Luogo e data di nascita: Roma, 17/07/01

Altezza: 1.75 m Peso: 57 kg

Società: ASD Atletica Frascati

Dove mi alleno:  Stadio 8 Settembre

I miei pregi: Sincero, determinato

I miei difetti: Timido, testardo

Piatto preferito: Pasta al ragù

Film preferito: Interstellar

Ultimo libro letto: Il signore delle mosche

Il mio campione preferito: Hicham El Guerrouj

Primati personali: 600m 1'27"75 ; 1000m 2'37"51 ; 2000m 5'43"86

 

A cura di Simone Proietti

 



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