Allievi: Nappi meglio di Tortu, 20.79 record
06 Luglio 2024È un momento magico per l’atletica, anche a livello giovanile, con risultati straordinari ai Campionati italiani allievi di Molfetta (Bari). Nei 200 metri vola Diego Nappi che corre in un sensazionale 20.79 (vento +1.0) superando la migliore prestazione italiana under 18 stabilita da Filippo Tortu, nove anni fa, con 20.92 a Chiari il 7 giugno del 2015. Lo sprinter sardo dell’Atletica Porto Torres divora la pista e si prende anche il primato di categoria all’aperto, dopo aver già realizzato quest’inverno il limite indoor con 21.52 togliendolo a un altro big azzurro come Andrew Howe (21.61 nel 2002). Demolito il recente personale di 21.17 ottenuto nella scorsa settimana a Rieti, con 38 centesimi di progresso, dall’ex calciatore che ha giocato per otto anni nel ruolo di portiere ma durante il lockdown del 2020 si è avvicinato all’atletica. Enorme la gioia al traguardo per un crono strepitoso che lo proietta al secondo posto nelle liste europee stagionali di categoria, quando mancano ormai pochi giorni agli Europei U18 di Banska Bystrica (Slovacchia, 18-21 luglio), ma è anche il quarto italiano di sempre nella fascia di età superiore, quella under 20. Vento contrario al femminile con il successo della primatista Elisa Valensin (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) in 23.48 (-1.5) nel duello con la tricolore dei 100 metri Margherita Castellani (Atl. Arcs Cus Perugia, 23.70). Sulla pedana del lungo Daniele Inzoli (Atl. Riccardi Milano 1946) atterra a 7,54 (+0.8) con il primo salto e completa la doppietta all’indomani del titolo conquistato nei 100 metri. Si esaltano gli specialisti dei 400 ostacoli: Tommaso Ardizzone (Fiamme Gialle Simoni) domina in 51.71 per diventare il quinto allievo italiano alltime e Sofia Copiello (Atl. Vicentina) scende a 59.39 con un super miglioramento di un secondo e tre decimi, sesta di sempre. Al femminile nel lungo si conferma Elisa Valenti (Atl. Siracusa) con 6,04 (-1.1) mentre nel giavellotto la misura vincente di Pietro Villa (Kronos Roma) è 69,41. Domenica in palio gli ultimi 13 titoli, diretta streaming su www.atleticaitaliana.tv.
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200 - Cade un record tra i più significativi dell’atletica giovanile italiana, il 20.92 con cui da allievo si era rivelato Filippo Tortu all’inizio della carriera. Un altro limite storico, dopo quello indoor, migliorato quest’anno da Diego Nappi che esce velocissimo dalla curva, in settima corsia, e spinge al massimo anche nel rettilineo. Lo sprinter di Porto Torres, allenato da Marco Trapasso, con 20.79 (+1.0) in un solo colpo abbassa il proprio limite di quasi quattro decimi, butta giù il muro dei ventuno secondi e diventa il nuovo primatista anche all’aperto. Si può sognare per l’immediato presente, agli Europei di categoria, oltre che per un futuro tutto da scrivere: intanto è il sesto under 18 di sempre a livello continentale e anche questo la dice lunga sul valore della prestazione. L’effetto Roma 2024 dopo i trionfi dell’Olimpico è travolgente, con lo spirito di emulazione che coinvolge tutti a ogni livello, abbinato all’entusiasmo dei giovani. Al personale anche Fabrizio Caporusso (Libertas Atl. Forlì) con 21.39 e Tommaso Carfagna (Fiamme Gialle Simoni, 21.76). Meno favorevoli le condizioni per le allieve, con l’anemometro a -1.5, ma in ogni caso Elisa Valensin riesce a spuntarla nel finale e si aggiudica il duello con Margherita Castellani. La milanese dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter seguita dal coach Fausto Frigerio, che quest’anno ha strabiliato con il record under 20 di 23.15, chiude al traguardo in 23.48 davanti al 23.70 dell’umbra in maglia Arcs Cus Perugia. Di nuovo sul podio anche Viola Canovi (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera), terza in 24.45.
LUNGO - In una gara che supera le due ore di durata, con tanti atleti in pedana e con il vento che cambia spesso direzione, tutti gli occhi sono su Daniele Inzoli (Atl. Riccardi Milano 1946) che trova la misura top di giornata all’inizio con 7,54 (+0.8). Poi prosegue con 7,38 (+1.3) e 7,21 (-0.7), torna ad avvicinare il suo miglior salto con 7,47 appena ventoso al quarto (+2.1) ma sceglie di rinunciare agli ultimi due turni in preparazione alla staffetta 4x100 da correre pochi minuti più tardi: è solo rimandato il tentativo di incrementare l’eccezionale 7,90 di Savona. A premiarlo per il suo secondo titolo della rassegna, dopo i 100 di venerdì, c’è il presidente FIDAL Stefano Mei. Il podio è monopolizzato dalla classe 2008 con Edoardo Borchi (Atl. Livorno) a 6,98 (+2.5) e il terzo posto per il campione del decathlon Matteo Sorci (Atl. Perugia Team) con 6,92 (+1.5).
400HS - Che progressi nelle finali dei 400 ostacoli sulla pista di Molfetta. Nella sfida maschile Tommaso Ardizzone si avvicina alla migliore prestazione nazionale di categoria con un eccellente 51.71, a due decimi e mezzo dal primato. Romano dell’Infernetto e portacolori delle Fiamme Gialle Simoni, il neocampione italiano è seguito sul piano tecnico dall’ex ostacolista azzurra Veronica Borsi. Alle sue spalle cresce l’altro capitolino Diego Mancini (Studentesca Rieti Milardi), classe 2008, con 52.60 davanti al coetaneo Mattia Tamboroni (Cus Parma) sceso a 52.96. È netto il salto di qualità al femminile per Sofia Copiello (Atl. Vicentina) con 59.39. Aveva iniziato con l’atletica da mezzofondista, ma poi la veneta di Dueville ha trovato la sua specialità preferita tra le barriere sotto la guida di Angelo Pellanda. Nel match per il secondo posto la piemontese Benedetta Falleti (Atl. Canavesana, 1:00.91 PB) precede Alice Sgarzi (Cremona Sportiva Atl. Arvedi), terza in 1:01.11.
800 - Un bel cambio di ritmo nel finale regala il titolo degli 800 metri in 1:53.23 all’emiliano Alessandro Casoni (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera) che quest’anno ha già dimostrato le qualità correndo in un notevole 1:49.46. Fin da piccolo ha ereditato la passione per l’atletica dal nonno Riccardo Aicardi, ex giavellottista, ed è allenato da Emilio Benati, primo coach dell’olimpionico di maratona Stefano Baldini. Per il secondo posto c’è il trentino Alessandro Moser (Lagarina Crus Team, 1:55.03) e poi arriva Goodluck Osaro (Siracusatletica), classe 2008, in 1:55.20. Nel duello al femminile stavolta prevale la ligure Elena Irbetti (Atl. Spezia Duferco), già campionessa indoor nella scorsa stagione, in 2:11.66. L’allieva di Federico Leporati si lascia alle spalle la tricolore in carica al coperto Giorgia Martini (Atl. Firenze Marathon, 2:12.14) con un’altra toscana, l’ex cadetta Diletta Ballerini (Atletica 2005), terza in 2:13.33.
3000 - Testa a testa appassionante nei 3000 metri, risolto da Vittore Borromini (Toscana Atl. Jolly, 8:26.72). All’ultima curva il siciliano di Caltavuturo, forgiato dal coach Giuseppe Giambrone a San Rocco a Pilli, corre all’interno e resiste all’attacco di Marco Coppola (Pol. Real Paceco, 8:28.42) mentre è terzo il tricolore del cross Alessandro Santangelo (Atl. Virtus Lucca, 8:29.28). En plein per gli allievi del Tuscany Camp con l’urrà al femminile di Viola Paoletti (Atl. Firenze Marathon) che torna a sorridere in 9:49.96 staccando Viviana Marinelli (Atl. Fiamma Giovinazzo, 9:52.57) e Carolina Bagnati (Team Atletico Mercurio Novara, 9:52.84).
LUNGO - Per il secondo anno consecutivo Elisa Valenti (Atl. Siracusa) supera i sei metri alla rassegna tricolore, di nuovo campionessa italiana con 6,04 controvento (-1.1) al quarto salto. La siciliana allenata da Pino Maiori aggiunge due centimetri al personale e realizza il controsorpasso ai danni della quindicenne Alessandra Gelpi (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) che era atterrata a 5,89 (+1.4) mentre è terza Elisa Giampaolino (Cus Bari) con 5,69 (+0.5).
GIAVELLOTTO - Il secondo lancio per andare al comando (66,79 dopo un nullo in avvio) e il terzo a ridosso dei settanta metri con 69,41 che vale il successo a Pietro Villa (Kronos Roma). Non vuole accontentarsi il romano allenato da Elio e Fabio Olevano, approdato pochi giorni fa a 74,89 sfiorando la MPI di categoria: al quinto turno il suo giavellotto atterra lontano, ma è nullo di pedana. Secondo posto al molisano Alex Perrella (Nuova Atl. Isernia) con il personale di 64,57, terzo il 2008 Leonardo Di Mugno (Studentesca Rieti Milardi, 59,69).
ALTO - Vittoria e record personale nell’alto per Massimo Magagna (Fiamme Oro Padova). Dopo aver saltato 2,04, ormai da solo in gara, chiede la misura di 2,08 superata al secondo tentativo e così veneto di Terradura di Due Carrare, allenato al Palaindoor padovano da Marcello Palazzo, migliora il 2,07 del Brixia Meeting. Cresce di un centimetro anche Alberto Basso (Trevisatletica) con 2,02, terzo Matteo Maranini (Virtus Emilsider Bologna) a 1,98 per il minor numero di errori rispetto al compagno di club Fabrizio Di Stefano.
ASTA - Quattro volte il personale, venti centimetri di progresso. Nell’asta la nuova campionessa è Sofia Gorgosalice (Aristide Coin Venezia 1949) che con la vittoria già in cassaforte sale alla quota di 3,80. L’ex ginnasta di Gardigiano di Scorzè, cresciuta sotto la guida di Chiara Cappellari, riesce ad avere la meglio nei confronti della tricolore indoor Ludovica Duchi (Atl. Trento, 3,70) in una gara non facile da gestire a causa del vento. Terzo posto per Elisabetta Fiorenza (Studentesca Rieti Milardi) a 3,65.
GIAVELLOTTO - Il primo lancio a 46,07 è quello buono per Paloma Castillo (Atl. Vicentina) con cinque metri di miglioramento, alla terza gara stagionale nel giavellotto dopo uno stop per infortunio al gomito. La veneta di papà messicano, seconda l’anno scorso tra le cadette e seguita dal tecnico Tommaso Berto, al debutto nella categoria va subito a segno. Record personale in avvio di gara anche per Emma Ravasio (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) con 44,86 mentre all’ultimo tentativo Emma Ingegnoli (Libertas Sanvitese Durigon) balza sul terzo gradino del podio allungando a 44,34.
STAFFETTE - Nella 4x100 svettano gli allievi delle Fiamme Gialle Simoni con Brian Gozzi, Ivan Junior Salerno, Amba Bravetti, Tommaso Carfagna in 41.76 affiancati sul podio da Giovani Atleti Bari 1969, al secondo posto in 42.81, e Atletica Lecco Colombo Costruzioni, 42.93. È netto il successo anche dell’Atletica Vicentina tra le allieve: 47.19 per Sara Bandaogo, Benedetta Tecchio, Marta Peron, Giulia Signorini davanti all’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter (48.12) e all’Atletica Gran Sasso Teramo (48.43).
BATTERIE - Nel turno eliminatorio dei 200 metri avanti senza forzare Elisa Valensin (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) in 24.00 con forte vento contrario di -3.0, meglio di Viola Canovi (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera, 24.56/+1.5) e della campionessa dei 100 Margherita Castellani (Atl. Arcs Cus Perugia, 24.60/-2.2). Non si risparmia Fabrizio Caporusso (Libertas Atl. Forlì) in 21.65 (-1.0), nessun problema per il tricolore indoor Diego Nappi (Atl. Porto Torres, 21.72/-0.4) mentre Francesco Pagliarini (Atl. Fano Techfem) rimane fuori dalla finale dei migliori, condizionato da un virus intestinale. Sul giro di pista fa sul serio Riccardo Fumagalli (Daini Carate Brianza) con 48.06 a un decimo dal personale, secondo tempo per Riccardo Miglino (Pro Sesto Atl. Cernusco) sceso a 48.34, eliminato invece tra gli altri il secondo delle graduatorie stagionali Mirco Fragola (Team Atletico Mercurio Novara). Al femminile nei 400 spiccano per il momento Laura Frattaroli (Tespiense Quartu, 55.31) e Alice Casagrande (N. Atl. Varese, 55.92).
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