Allievi: verso gli Europei, Jesolo è Tricolore
16 Giugno 2016312 società e 2.020 atleti gara da venerdì 17 a domenica 19 giugno ai Campionati Italiani Allievi. Attese Marta Zenoni, Carolina Visca e tanti under18 a caccia di una maglia azzurra per Tbilisi.
di Raul Leoni
La categoria allievi festeggia la 51^ edizione tricolore: a distanza di tre anni, si torna a Jesolo. Lo stadio “Armando Picchi”, nelle ultime stagioni, è comunque diventato una sede privilegiata per le categorie giovanili, ospitando a più riprese anche i cadetti: ma nel 2013, in ottobre, si celebrava la fortunata trasferta mondiale U18 di Donetsk, mentre stavolta la rassegna di categoria servirà soprattutto a formare la squadra che prenderà parte all’edizione inaugurale degli Europei U18, a Tbilisi (14/17 luglio). A guardare i minimi, gli azzurrini in Georgia sarebbero un vero esercito: ma per individuare i due prescelti di ogni gara, invece, la conquista della maglia tricolore sarà un requisito prioritario. Nelle previsioni del responsabile tecnico di settore Stefano Baldini dovrebbe esserci un gruppo composto da almeno 60 unità, mentre gli altri ragazzi di punta non azzurrabili nell’occasione saranno poi convocati per i raduni estivi.
Ecco perché Jesolo diventa il crocevia di una partecipazione numericamente imponente – oltre 1600 iscritti tra maschi e femmine - e anche qualitativamente importante: come di qualità si presentano i migliori prospetti delle classi 1999 e 2000. I primi nomi sono quelli di Marta Zenoni, bronzo mondiale a Cali sugli 800 metri, o della giavellottista Carolina Visca, già oro un anno nell’Eyof che si celebrava un anno fa proprio a Tbilisi. Ma basta scorrere le liste continentali per rendersi conto che il peso specifico degli azzurrini in questa stagione potrebbe essere molto rilevante: tanti i ragazzi nei piani alti del ranking europeo, a cominciare dalla neo-azzurra dello sprint Zaynab Dosso (11.63, oltre a 11.59 ventoso) e passando poi dal velocista trentino Lorenzo Paissan (10.73 e 10.61 con troppo vento al “Brixia”) alla rivelazione dei 400 agli Studenteschi Alessandro Sibilio (47.77), e ancora gli ostacolisti Mattia Di Panfilo (13.78) e Desola Oki (13.60), nel settore salti l’altista Andrea Motta (2.13 e 2.14 indoor) e il triplista Andrea Dallavalle (15.40, ma capolista europeo stagionale con il suo 15.70 al coperto), per finire alla lanciatrice milanese Sydney Giampietro (prima nel peso con 17.80 e competitiva anche nel disco con 49.23). Detto dei protagonisti, affrontiamo per settore i temi principali dell’appuntamento di Jesolo, fermo restando che i campioni italiani in possesso del minimo saranno automaticamente selezionati per gli Europei e che nel programma tecnico di Tbilisi sono previste le staffette miste dello sprint (100+200+300+400 metri).
STREAMING - Sabato 18 e domenica 19 sarà possibile seguire la manifestazione in diretta streaming attraverso il seguente LINK: http://fidal.idealweb.tv
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VELOCITA’ – Già detto delle credenziali di Zaynab Dosso e Lorenzo Paissan, quest’ultimo classe 2000 e campione uscente degli 80 cadetti.
Alle loro spalle, nello sprint puro, davvero tanti quelli che possono aspirare al podio di Jesolo: da Fabrizio Ceglie al figlio d’arte Lorenzo Ianes per arrivare a Mario Marchei, David Zobbio e Luca Biancardi tra i ragazzi, Camilla Maestrini, Giulia Curone, Arianna De Masi, Anna Modesti, Valeria Simonelli ed anche la campionessa in carica degli 80 cadette Eleonora Alberti nel settore femminile. La situazione qualitativamente più interessante è quella del giro di pista maschile: dove però il citato Alessandro Sibilio non ci sarà, perché dirottato sulle barriere intermedie. Ecco allora che la lotta per la maglia azzurra coinvolge il secondo degli Studenteschi Edoardo Scotti (già 48.23 a 16 anni per l’argento dei 300 cadetti a Sulmona) e altri tre che hanno corso al limite dei 49” netti, il piemontese Simone Massa, il milanese di origini albanesi Klaudio Gjetja e il romano Davide Campana. Invece al femminile mancherà Elisabetta Vandi, che ha recuperato dall’infortunio muscolare subito nella staffetta del Brixia Meeting, ma è ancora a riposo cautelativo: altre due ragazze al primo anno, Letizia Tiso ed Eloisa Coiro, sono perciò in testa alla lista delle iscritte, con l’ultima campionessa indoor Francesca Aquilino. A margine delle prove individuali, anche una parola sulle staffette: ci sono almeno due quartetti veloci che potrebbero mettere nel mirino il primato di categoria allievi detenuto con 42.10 dalla Pont Donnas edizione 1989 (quella di Carlo Occhiena …) e sono quelli della E.Servizi Futura Roma e dell’Atletica Trento. Da tenere d’occhio.
MEZZOFONDO – Precisato che i due ragazzi di origini marocchine Abdelhakim Elliasmine e Ouassim El Ammari non sono eleggibili per l’azzurro, la situazione – Marta Zenoni a parte – è davvero complicata. Anche perché, dati alla mano, la stessa posizione di Andrea Romani – protagonista di un eccellente Mondiale a Cali sugli 800 e di una positiva stagione indoor – non è ancora del tutto certa: è proprio sulle medie distanze maschili che finora si sono accumulate una serie di prestazioni interessanti, con i vari Simone Barontini, Abel Campeol, Samuele Licata, Pietro Arese e altri. Lotta aperta per uno o due posti nei 3000, con Antonio Catallo (il foggiano è però in possesso del minimo sulle siepi) e Vincenzo Grieco: e poi c’è anche il bronzo sulla distanza all’Eyof 2015 Tindaro Lisa, per ora un po’ in ombra sul piano cronometrico. In campo femminile la situazione è già più definita: sulle medie distanze la vice-Zenoni è per ora abbastanza chiaramente la romana Martina Tozzi, mentre sui 3000 ancora non si sono trovate gare “calde” in grado di produrre tempi da minimo e il miglior risultato è ancora oltre i 10 minuti, con Nadia Battocletti capolista. I due minimi standard sulle siepi sono oggettivamente modesti e quindi più facili da centrare: ecco perché un successo nella finale tricolore può consentire di staccare il biglietto per la Georgia.
OSTACOLI – Diversi protagonisti di valore assoluto: non solo i nomi più gettonati di due talenti ormai nell’occhio dei tecnici come Mattia Di Panfilo e Desola Oki – quest’ultima forse più a suo agio sulle barriere delle “grandi” e comunque in predicato di concorrere alla staffetta dei Mondiali juniores, come “Za” Dosso – ma anche perché il capolista dei piani Alessandro Sibilio ha deciso di concorrere negli ostacoli.
Le liste di partenza sono invece piuttosto inflazionate nei 400hs allieve, tanto che solo la prova di Jesolo potrà portare una parola di chiarezza.
SALTI – Al momento le carte migliori sono quelle del settore maschile: abbiamo già annotato i nomi di Andrea Motta nell’alto e di Andrea Dallavalle nel triplo, ma anche le credenziali degli astisti in vista di Tbilisi sono apprezzabili con Andrea Marin (all’aperto) e Francesco Masci (al coperto) entrambi in grado di superare 4.90 e quindi di competere eventualmente a ridosso dei tre super-fenomeni continentali Karalis-Duplantis-Lita Baehre. Lotta aperta nel lungo, con il campione cadetti in carica Alessandro Marasco in grado di centrare misure importanti a Bressanone, sia pure con l’aiuto del vento. Meno solide le prospettive delle ragazze: al momento non è ancora azzurrabile l’astista romena Maria Roberta Gherca, mentre è diventata cittadina italiana la scorsa settimana la lunghista di famiglia ivoriana Leila Kone (5.96 di minimo indoor nel lungo, come pure ha fatto più di recente Giorgia Sansa, 5.91). Nessun minimo nel caso del triplo (dove la migliore U18 dell’anno sarebbe una cadetta, Alice Rodiani), e - sia pure con la presenza di diverse pretendenti agli Europei - alto e asta femminili non presentano tuttavia al momento misure di rilievo assoluto: certo è che misurarsi in pedana con la campionessa mondiale di Cali Lisa Gunnarsson – ora anche primatista mondiale dell’asta – non sarà affatto facile.
LANCI – La regina del settore è sempre lei, Sydney Giampietro: la milanese di mamma nigeriana ha fatto incetta dei primati di categoria nel peso, pure con l’attrezzo delle “grandi” (per il momento al top continentale con il 3kg della categoria, 17.80, ancor più con il 4kg, 16.26). E potrebbe dire la sua anche nel disco (49.23, con la zona medaglia “virtuale” appena al di là dei 50 metri). Per il resto un buon numero di minimi già raggiunti un po’ in tutte le specialità: non ancora invece del martello femminile, dove la giovanissima Isabella Martinis (una delle tre cadette in gara all’Eyof nella passata stagione) è rimasta una spanna al di sotto dei 59.50 richiesti. Interessante il progresso stagionale (65.74) del giavellottista di origini bosniache Amar Kasibovic – finora conosciuto soprattutto come specialista dei multipli – e anche nella prova femminile, alle spalle di una Carolina Visca ancora alla ricerca dei 60 metri, è cresciuta l’azzurra di Cali Sara Zabarino (51.62). Nel disco non solo i più titolati nel settore giovanile, come Marco Balloni ed Elena Varriale, ma anche diversi nomi emergenti: da Marco Volo ad Alessandro Pace alla campionessa cadette in carica Emma Peron. Tra i frequentatori abituali dei podi tricolori, il reatino Andrea Proietti proverà l’accoppiata peso-martello, trovando su quest’ultima pedana rivali accreditati come il campione cadetti di Sulmona Giorgio Olivieri, oltre al prodotto della scuola giovanile Fiamme Gialle Omar Chirico e al bergamasco Gregory Falconi.
MARCIA – Tutte da scoprire le ambizioni dei nostri nuovi specialisti in campo continentale: nella prima parte della stagione la lista ha proposto tempi molto interessanti, che dovranno essere passati al vaglio di un giudizio internazionale. In campo maschile il capolista è il bergamasco della Riccardi Davide Marchesi (44:43.80 per il campione italiano indoor), mentre nella finale degli Studenteschi ha vinto il pugliese Nicolas Fanelli davanti al campione cadetti in carica Riccardo Orsoni. In campo femminile, i nomi più ricorrenti sono quelli delle gemelline romane Anthea e Angelica Mirabello: ma diverse altre prestazioni sotto i 25 minuti sono già arrivate in questi mesi.
PROVE MULTIPLE – Mentre la situazione dell’eptathlon allieve presenta già delle indicazioni di massima, per il decathlon dei ragazzi il discorso è ancora tutto da costruire: la prova tricolore, rinviata a Lana per maltempo, deve essere recuperata in tempo utile e un’ipotesi praticabile potrebbe essere quella di accorparla agli Assoluti di Rieti. La decisione definitiva sarà adottata nei prossimi giorni.
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