Ancona: Luca Lai è campione italiano dei 60 metri
17 Febbraio 2019Tre sardi in finale nei 60: oltre all'oro di Lai, c'è il bronzo di Polanco e il sesto posto di Patta
(alefloris) La valanga sarda ritorna in auge nel giorno in cui Luca Lai, oristanese in forza alla Cento Torri Pavia, si aggiudica il titolo italiano assoluto indoor sui 60 metri. Non solo Lai, però, visto che nelle corsie centrali della finale disputata questo pomeriggio ad Ancona c’erano anche Hillary Wanderson Polanco Rijo, sangue dominicano ma atleticamente cresciuto tra Sestu e lo stadio Amsicora (tesserato da qualche anno per la Riccardi Milano) e Lorenzo Patta, oristanese d.o.c. già campione italiano juniores due settimane fa sui 200 metri e unico under 20 in finale. Inatteso, ma non tanto, viste le premesse stagionali, il titolo di Lai che in questo 2019 al coperto è finalmente decollato. In batteria è stato l’unico a correre sotto i 6.70 eguagliando il proprio personale di 6.69. Un pizzico meglio ha fatto in semifinale approdando a 6.68. Per Polanco 6.74 in batteria e 6.75 in semifinale, mentre Patta ha corso in 6.77 in batteria (appena due centesimi in più del proprio personale nonché record sardo assoluto) e 6.79 in semifinale. Nell’ultimo turno Lai è schizzato per primo dai blocchi costruendo già in questa prima fase la sua vittoria.
A nulla è servito il rientro di Rigali (Bergamo Stars Atletica) e “Wander” Polanco che hanno chiuso entrambi in 6.73 e al secondo va il terzo posto per una questione di millesimi. Bene anche Patta che, pur soccombendo ai più muscolati comprimari, piomba sul traguardo al sesto posto in 6.78, terza prestazione italiana stagionale tra gli under 20. E ai primi di marzo c’è la nazionale juniores. Aspettiamo le convocazioni.
Bravissima anche Nadia Neri, che negli ultimi 15 giorni è riuscita a limare un decimo a mezzo al suo vecchio personale di 7.73 datato 2017. Stamane la sprinter sassarese in forza al Cus Cagliari da tempo immemorabile ha corso la batteria in 7.61, ennesimo personale stagionale, per poi migliorarsi ulteriormente in semifinale quando ha tagliato il traguardo in 7.59, a soli 5 centesimi dall'ingresso in finale, quarta sarda di sempre dopo Maria Aurora Salvagno (7.49), Dalia Kaddari (7.50 giusto due ore dopo ad Iglesias) e Anna Rita Angotzi (7.53).
Nella giornata odierna, la conclusiva, altri quattro gli atleti isolani in gara: Giulia Mannu e Gianpietro Fronteddu (Delogu Nuoro) e Antonio Moro (Enterprise Benevento) non sono andati al di là del primo turno nei 60 metri piani (rispettivamente 7.85, 7.01 e 6.97). Sfortunata prova per Paolo Caredda (Gonone Dorgali) nel salto triplo: due nulli in apertura e solo 13,93 al terzo salto. Per lui tredicesima piazza.
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