Ancona: cresce Cappelletti, bis Riva e Cavalli

06 Febbraio 2022

Ai Tricolori U20-U23 lo junior scende a 21.18 nei 200 (terzo under 20 alltime), i mezzofondisti vincono anche i 3000 dopo i 1500. L’ostacolista Carraro a 8.25. Salto in alto, titolo condiviso

Di nuovo la velocità in evidenza nella seconda e conclusiva giornata dei Campionati Italiani Juniores e Promesse di Ancona. Protagonista al Palaindoor è lo junior Filippo Cappelletti che conquista il titolo dei 200 con 21.18, diventando il terzo italiano di sempre per questa categoria, dopo Carlo Occhiena (20.99) e Andrew Howe (21.10). Due mezzofondisti azzurri alla doppietta: dopo il titolo U23 di ieri nei 1500, festeggiano anche nei 3000 Federico Riva (Fiamme Gialle) e Ludovica Cavalli (Aeronautica), rispettivamente in 8:14.12 e 9:12.32. Tra gli ostacoli, in evidenza l’under 23 Elena Carraro (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco), scesa a 8.25 e lo junior Damiano Dentato (Studentesca Rieti Milardi) a segno con 7.74 (ostacoli di categoria U20). Sorpresa nei 400 metri promesse: Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre, 47.78) superato da Paolo Messina (Trieste Atletica, 47.56). Sulla pedana del triplo, 13,40 per la promessa Veronica Zanon (Fiamme Oro), e lo junior Federico Bruno (Athletic Club 96 Alperia) atterra a 15,76. Nell’asta la junior Great Nnachi (Battaglio Cus Torino) vince con 4,00 dopo il titolo di ieri nei 60, si ripete anche Marta Amani (Cus Pro Patria Milano), campionessa italiana junior nei 200 (24.43) dopo la vittoria di ieri nel lungo. Nel peso junior, Anna Musci (Alteratletica Locotorondo) allunga a 15,59. Curiosità nel salto in alto femminile: davanti al murales che celebra l’oro di Gimbo Tamberi ai Giochi Olimpici, Idea Pieroni (Carabinieri) e Asia Tavernini (Quercia Trentingrana) condividono il titolo italiano under 23 a quota 1,82.

ISCRITTI e RISULTATI - FOTO (di Grana/FIDAL)PROGRAMMA ORARIO e INFO UTILI 

DIRETTA ATLETICA TV - I Campionati Italiani Juniores e Promesse di Ancona saranno trasmessi in diretta streaming integrale su www.atletica.tv, nelle due giornate di gara di sabato 5 e domenica 6 febbraio. Il racconto tricolore è anche sui social di Atletica Italiana: hashtag ufficiale #indoor2022

200 - Sempre più veloce, Filippo Cappelletti. Adesso è il terzo junior italiano di sempre nei 200 indoor, in virtù del 21.18 con cui si aggiudica il titolo italiano, a meno di due decimi dal record di Carlo Occhiena (20.99) e non più così lontano da Andrew Howe (21.10). Il varesino della Osa Saronno Libertas, già bronzo europeo U20 con la staffetta 4x100 e primatista italiano, sposta di altri nove centesimi il proprio limite e festeggia il tricolore insieme al compagno di squadra Paolo Langiulli, secondo con il personale di 21.77. A salire sul terzo gradino del podio è Loris Tonella (Atl. Biotekna) con 22.01, e c’è da segnalare anche il 21.89 di Emiliano Villa (Fiamme Gialle Simoni) e il 21.98 di Tommaso Ricciardi (Acsi Campidoglio Palatino) centrati nella finale B. Tra le junior donne, come le era già accaduto da allieva due anni fa, Marta Amani fa il bis: la lombarda del Cus Pro Patria Milano, specialista del lungo e campionessa italiana ieri con 6.24, si afferma anche nei 200 metri, abbassando il personale di 24.43, per battere Ilenia Angelini (Asa Ascoli Piceno, 24.55) e Giulia Fongaro (25.12).

VIDEO | LA VITTORIA DI FILIPPO CAPPELLETTI NEI 200


400 -
Esito imprevedibile nei 400 al maschile tra gli under 23. Nella terza gara in carriera su questa distanza (considerando anche la batteria di ieri) il triestino Paolo Messina (Trieste Atletica) beffa il più esperto Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre) e conquista il titolo italiano, dopo aver vinto lo scorso anno nei 200 metri da junior. La fiammata iniziale è quella di Francesco Domenico Rossi (Cus Pro Patria Milano) che transita forte (22.06) a metà gara, prendendo la corda con margine. Resiste in testa per altri centocinquanta metri ma è proprio Messina ad affiancarsi e superarlo nel rettilineo finale (47.56 al traguardo). Sulla propria scia c’è l’azzurro Benati (47.78), riserva della 4x400 alle Olimpiadi, al quale non riesce il sorpasso vincente. Rossi terzo in 48.04. Tra le under 23, a festeggiare il titolo e il primato personale indoor (54.01) è la bresciana Alessandra Bonora (Bracco Atletica) che prende subito le redini al termine del primo giro e mantiene la leadership, precedendo Alice Muraro (Atl. Vicentina, 54.22) e Alessia Brunetti (Bracco Atletica, 54.85), entrambe al PB indoor. Successo per la società milanese della Bracco anche tra le junior, per merito della novarese Martina Canazza (55.31): ingaggia il duello con Sara Cirillo (Fiamme Gialle Simoni, 55.82), testa a testa in corsia interna ed esterna all’inizio dei duecento metri decisivi, e poi prevale, abbassando il proprio limite così come Cirillo. Terza Zoe Tessarolo (Atl. Vicentina) con il PB indoor di 56.09. Tra gli junior, a imporsi è il favorito Tommaso Boninti (Atl. Livorno): indossa la maglia tricolore con 48.63 e gli fanno compagnia sul podio Pietro Carpentari (Quercia Trentingrana, 49.16, secondo) e Jacopo Albertin (Assindustria Sport, 49.55, terzo), entrambi alla prima discesa sotto i cinquanta secondi.

MEZZOFONDO - Doppietta-bis. Federico Riva (Fiamme Gialle) e Ludovica Cavalli (Aeronautica) si ripetono: a segno anche nei 3000, dopo i 1500 di ieri, “doblete” già ottenuti nella scorsa stagione. Al romano Riva basta cambiare ritmo nell’ultimo giro per chiudere in 8:14.12 e prevalere su Francesco Guerra (Gp Parco Alpi Apuane, 8:15.81) e Pietro Pellegrini (Atl. Valle di Cembra, 8:15.95). In solitaria, la genovese Cavalli fa sua la corona dei 3000 con 9:12.32. A seguire, l’altra campionessa europea U23 a squadre del cross Michela Moretton (Atl. Ponzano, 9:25.12) e Nicole Acerboni (Bracco Atletica, 10:13.92). Negli 800 juniores maschili, detta legge il bresciano Francesco Pernici (FreeZone), argento lo scorso anno con la staffetta 4x400 agli Europei U20 di Tallinn. Con 1:51.62 butta giù oltre un secondo e mezzo sul personale indoor e mette in fila Attilio Arisi (Atl. Reggio, 1:52.19) e Gabriele Angiono (Battaglio Cus Torino, 1:52.40), a loro volta al personale al coperto. Tra le under 20 donne si risolve tutto in un duello romano tra Flavia Bianchi (Atl. Roma Acquacetosa) e Federica Pansini (Studentesca Milardi Rieti). Gara a due, in sostanza, ed è Bianchi ad avere la meglio in volata (2.11.31) sul bronzo mondiale ed europeo U20 della 4x400 Pansini (2:11.56). Per il terzo posto si propone Martina Brangero (Atl. Alba) con 2:16.45. Tra le promesse, il titolo maschile arriva dalla serie con gli accrediti peggiori: esulta Ossama El Kabbouri (Battaglio Cus Torino), a segno con 1:51.29 nella sfida a distanza con l’altro piemontese Andrea Grandis (Atl. Susa Adriano Aschieris, 1:51.76). Terza piazza per Mauro Giuliano (Atl. Livorno, 1:51.79). Gli ottocento promesse al femminile sono terreno di conquista per Elisa Giuseppetti (Acsi Italia, 2:12.38) e completano il podio tutto romano Livia Caldarini (Studentesca Rieti Milardi, 2:12.67) e Sofia Bella (Atl. Roma Acquacetosa, 2:13.01). 

60 OSTACOLI - La gara U23 femminile dei 60hs si corre due volte. In partenza si avverte un doppio colpo a causa di un’asticella che si spezza nella vicina pedana del salto con l’asta. Un rumore che induce due atlete a fermarsi (Carraro e Guarriello) mentre le altre completano la prova. Accettato il ricorso, la gara viene annullata e si ripete. Ed è Elena Carraro (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) a meritare il tricolore, a colpi di 8.25, terza under 23 italiana alltime. Personale anche per Giulia Guarriello (Atl. Guastalla Reggiolo) capace di 8.32, e fa registrare un miglioramento anche Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) con 8.40, terza. Per le junior donne, la spunta Martina Cuccù (Team Atletica Marche) che in finale, dopo essersi qualificata con l’ultimo tempo di recupero delle batterie, eguaglia il personale di due anni fa (8.72) e vince il confronto con Sandra Milena Ferrari (La Fratellanza 1874 Modena, 8.76) e Anabel Vitale (Atl. Arcobaleno Savona, 8.79 PB). Si fa avanti Damiano Dentato nei 60hs juniores. Al primo anno di categoria (ostacoli da un metro), il romano della Studentesca Rieti Milardi scala già le classifiche alltime fino al quarto posto, a undici centesimi dal record di Lorenzo Simonelli (7.63 nel 2021) e con un passo in avanti notevole rispetto al 7.85 di due settimane fa. Crescono anche Simone Coren (Atl. Malignani Libertas) secondo con 7.90, stesso tempo di Mouhamed Pouye (Atl. Ravenna, terzo). Questione di millesimi per decidere i primi tre posti della gara promesse: si tuffano in tre sulla linea d’arrivo, tutti a 8.01 con gli ostacoli da 106 cm, ma il fotofinish premia Federico Piazzalunga (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) su Giuseppe Filpi (Atl. Agropoli) e Alessandro Rota (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), entrambi al personale.

SALTI - C’è la doppietta per Great Nnachi (Battaglio Cus Torino). Dopo lo sprint di ieri, con un notevole 7.42 sui 60 metri, oggi trionfa in quella che è sempre stata la sua specialità preferita: tre salti riusciti nell’asta fino a 4,00, dopo aver iniziato con 3,65 e 3,75, e poi tre errori al 4,20 con cui avrebbe migliorato il recente personale di 4,12. Seconda la veneta Chiara Centenaro (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) con 3,65 alla prima prova, stessa misura alla terza per Vittoria Radaelli (Osa Saronno Libertas) che migliora il suo primato. Si conferma nel triplo juniores Greta Brugnolo (Atl. Riviera del Brenta) con 12,89. Ma la gara è combattuta fino al termine, perché Francesca Orsatti (Cus Parma) atterra a 12,82 nell’ultimo salto, mentre Alessandra Bolzon (Atl. Clarina Trentino) cresce a 12,35. Nel triplo junior si migliora Federico Bruno, finalista agli Europei U20 di Tallinn dello scorso anno. Il piemontese di Novara, in maglia Athletic Club 96 Alperia, atterra a 15,76 al secondo salto, allungando di oltre quaranta centimetri rispetto al personale all’aperto della scorsa stagione (15,35). È un salto che lo proietta al settimo posto delle liste under 20 alltime. Giornata di progressi anche per Federico Morseletto (Studentesca Rieti Milardi) che si porta a 15,44 per la seconda piazza, mentre al terzo posto si colloca Alex Fabbri (Pontevecchio Bologna) grazie al suo 15,06. Dopo il terzo posto di ieri nel lungo, Veronica Zanon (Fiamme Oro) si laurea campionessa italiana nel triplo, la sua specialità preferita: 13,40 per la padovana, al terzo salto, meglio di Francesca Di Cerbo (Pro Sesto Atl., 12,76 PB) e di Federica Ottoveggio (Acsi Italia, 12,45 PB). Fabio Pagan allunga di quasi mezzo metro nel triplo, dopo tre anni: il veneziano della Biotekna Marcon timbra 15,97, afferra il titolo U23 e stacca Valerio De Angelis (Asa Ascoli Piceno, 15,86 PB) e Abdul Omar (Atl. Firenze Marathon, 15,49 PB). L’asta promesse va al veneto Lucio Neri (Libertas Unicusano Livorno): 4,95 la cifra del successo, trenta centimetri in più del “suo”. Secondo podio in due giorni per il multiplista Dario Dester (Carabinieri, ieri a segno nel lungo) che supera 4,90 alla prima ed è secondo, stessa quota di Luca Semeraro (Aden Exprivia Molfetta, terzo e personal best). Nell’alto, due anni dopo il successo da allievo, è il veronese Alberto Murari (Athletic Club 96 Alperia) a prendersi il tricolore under 20 con un decisivo 2,03 alla seconda prova nei confronti del siciliano Andrea Magnano (Milone Siracusa) che invece supera la quota al terzo tentativo. Sul terzo gradino del podio Federico Bovo (Atl. Biotekna) a 2,00.

IL TITOLO CONDIVISO NELL’ALTO - Come a Tokyo tra Tamberi e Barshim. E proprio di fronte al murales del Palaindoor di Ancona che celebra quella impresa olimpica. È condiviso il titolo del salto in alto femminile tra le under 23: lo conquistano in tandem la lucchese Idea Pieroni (Carabinieri) e Asia Tavernini (Quercia Trentingrana), entrambe oltre 1,82, con tre errori a 1,84 e con lo stesso numero di “x” sul percorso fino a 1,80. A quel punto il regolamento prevede lo spareggio. Le due saltatrici sbagliano sia il salto a 1,82 sia quello a 1,80, quindi parlano con il giudice, decidono di fermarsi lì e si abbracciano: maglia tricolore per due. La toscana migliora il primato stagionale e la trentina aggiunge due centimetri al record personale, mentre è terza Rebecca Pavan (Assindustria Sport, 1,75).

PESO - Che serie per la pesista Anna Musci (Alteratletica Locorotondo). La pugliese di Bisceglie, al primo anno da junior (2004), piazza tutti i sei lanci oltre i quindici metri, con picco a 15,65 all’ultimo turno, accompagnato da un urlo liberatorio per esprimere tutta la propria soddisfazione. In una giornata particolarmente favorevole, per cinque volte riesce a superare il precedente personale che era fissato a 15,17 (all’aperto, due settimane fa). Sul podio anche Benedetta Benedetti (Esercito, seconda con 14,17) e Federica Dozio (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, terza con 12,39). Continua il dominio di Emmanuel Musumary (Cus Pro Patria Milano) nel peso junior: il cremasco, al quinto titolo italiano consecutivo, trova il proprio miglior lancio indoor con 17,47 (peso da 6 kg). Secondo Francesco Mazzoccato (Varese Atletica, 15,42), terzo Gioele Tengattini (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 15,38).

STAFFETTE - Nella 4x200 tra le under 23 svetta la Bracco Atletica con Alessandra Iezzi, la tricolore dei 400 metri Alessandra Bonora, Alessia Brunetti e Costanza Donato in 1:39.53, davanti ad Atletica Vicentina (1:40.61) e Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco (1:41.73). L’Atletica Vicentina si aggiudica invece il titolo juniores: Giulia Barattini, Zoe Tessarolo, Elena Santorini e Giulia Fongaro con 1:41.62, ampio il vantaggio nei confronti di Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco (1:44.30) e Studentesca Rieti Milardi (1:44.55). Anche al maschile esulta l’Atletica Vicentina per il successo delle promesse Stefano Quarshie, Lorenzo Frivoli, Michele Bertoldo e Massimo Avitabile che chiudono nel crono di 1:29.24, con Atletica Riccardi Milano 1946 in 1:31.22 e Athletic Club 96 Alperia (1:31.36) a completare il podio. Dalla penultima serie della 4x200 juniores arriva il miglior tempo, con il quartetto della Sisport Torino formato da Mattia Jason Ndongala, Vincenzo Martinelli, Mattia Benente e Simone Menchini in 1:28.95, tre centesimi in meno dell’Atletica Livorno (1:28.98) e sedici dell’Osa Saronno Libertas, al terzo posto con 1:29.11 nella serie conclusiva.

naz.orl. - l.c.

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