Andrea Cosi, prima medaglia azzurra agli Euro Under 23. E il tecnico Ugolini ha completato l'album
09 Luglio 2021“Ho riempito finalmente una casella – ride e scherza al telefono Marco Ugolini – per la medaglia di bronzo europea conquistata da Andrea Cosi agli Europei Under 23 di Tallinn in Estonia”. Nella sua bacheca di allenatore della marcia non c’era ancora un podio continentale, anche se non mancano medaglie iridate e olimpiche. “Era l’undicesimo campionato europeo a cui partecipava un mio atleta ma il podio non era ancor arrivato.
C’ero stato vicino col quarto posto di Pezzatini, col quinto di Elisabetta Perrone, con un sesto posto ma in Europa sul podio non eravamo mai saliti”. E si capisce che, seppur messo in forma goliardica, è un “peso” che Ugolini si è finalmente tolto e che peraltro inseguiva da tempo. Quello di aver avuto un atleta sul podio in ogni tipo di rassegne internazionali.
La medaglia di Cosi è arrivata a chiudere un cerchio importante per il tecnico fiorentino ormai ultraottantenne, con quasi 40 podi internazionali già in bacheca conquistati da atleti da lui allenati. Ugolini è stato fino a pochi anni fa responsabile del settore marcia della Fidal Toscana, incarico passato in consegna ad inizio 2017 a Massimo Passoni, sempre con grande collaborazione reciproca, così come grande collaborazione e allenamenti congiunti sono sempre stati frequentissimi in questi anni tra tutte le società e gli atleti della marcia toscana, il che fa dire che davvero la medaglia di Cosi è una medaglia di tutto il movimento.
E pur tuttavia Ugolini, che sapeva già del talento di Andrea, che era andato vicino lo scorso anno al podio Europeo ma che era finito quarto nella rassegna continentale Under 20, ha anche la lucidità per esprimere del rammarico svelando un retroscena. “Per un problema fisico – spiega - Andrea è stato fermo tre settimane., E quelle tre settimane probabilmente lo hanno allontanato da una possibile medaglia di diverso colore, magari d’oro. I primi due erano li, a portata di mano, e sono convinto che senza quello stop li avrebbe potuti prendere. Ma questo ora non conta. Sono contentissimo di essermi tolto alla mia età un’altra soddisfazione, piccola rivincita di un vecchietto che può ancora dire la sua”. E il futuro, lo dice tra le righe, è ancora tutto da scrivere.
Cosi è il più giovane di una “nidiata” di atleti di talento che Ugolini, contornato da uno staff tecnico eterogeneo, ha tirato su prendendoli sotto l’ala sin dalle categorie giovanili. Crescendo tutti insieme, anno dopo anno, con allenamenti di gruppo ma mirati alle singole necessità e caratteristiche. E Andrea tra questi era il più giovane ma anche forse il più talentuoso. Fermo restando che senza il lavoro degli altri e del gruppo non sarebbe arrivato da solo a questo traguardo.
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