Assegnati a Fano i titoli di società giovanili
Toscana Atletica in campo maschile e Studentesca Cassa di Risparmio Rieti fra le ragazze sono le società vincitrici dei Tricolori a squadre Juniores e Promesse disputati, per la finale A, a Fano. La due giorni marchigiana ha mostrato un buon livello medio, anche se sono mancate prestazioni di assoluto rilievo individuale, cosa peraltro normale essendo ormai al termine di una stagione rivelatasi piuttosto intensa. In campo maschile la Toscana Atletica ha mostrato un’ottima intelaiatura generale, vincendo il titolo soprattutto grazie alla costanza dei risultati senza particolari acuti. La società fiorentina si è aggiudicata il titolo con 158 punti, precedendo la Cariri (155) e l’accoppiata Atletica Riccardi-Libertas Cento Torri (153) in un arrivo veramente serrato. Dal punto di vista individuale, l’unica doppietta è stata quella realizzata da Emanuele Formichetti (Cariri) peraltro inusuale visto che l’atleta laziale si è aggiudicato l’asta con 4,60 e il triplo con 15,36. Doppietta solo sfiorata invece sia per Bernardoni (Assindustria Padova) vincitore nei 1500 in 4:04.86 e secondo sugli 800, che per Chatbi (Cento Torri) primo sui 5000 e secondo sui 3000 siepi. Sorpresa nel disco, dove il primatista italiano juniores Di Marco (Asa Ap) con 54,25 ha ceduto il passo a Favilli (Cento Torri) primo con 56,37. Nell’alto il campione italiano indoor Campioli (La Fratellanza) si è limitato a 2,10 per vincere la prova. Veniamo alle ragazze. Titolo alla Studentesca Rieti con 164,5 punti contro i 162 della Darra Torveca Vigevano. Proprio dalle ragazze è venuto il risultato tecnico più probante, l’1,83 nell’alto della Lamera (Atl.Bergamo 1959). Cecilia Ricali, azzurra ai Mondiali Juniores di Grosseto nell’eptathlon, è stata costretta agli straordinari, con il primo posto nel lungo con 5,88 e nella 4x400 e il secondo nella gara più attesa della rassegna, i 100 ostacoli che hanno fatto registrare il successo della Franzon (Tris) con 14.36. Da segnalare anche la doppietta della Atangana (Darra Torveca) su 100 e 200. Nella foto: Filippo Campioli (archivio Fidal)
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