Assoluti, Gibilisco fatica solo per l'attesa



Ha sofferto le pene dell'inferno, in pedana, in attesa di saltare su misure a lui più consone. Poi, dopo due ore e mezza d'attesa, è riuscito anche a incappare in un nullo a 5,40, prima di mettere fine alla gara con un salto valido di ampiezza impressionante. Giuseppe Gibilisco chiude la pratica Assoluti come tutti, nessuno escluso - ovviamente - si aspettava: vittoria, e titolo italiano in tasca, in attesa di presentarsi, tra due settimane a Budapest, su quella pedana che assegnerà il titolo iridato al coperto. "Sono stato male tutta la notte - spiega il campione del Mondo - per questo, vinta la gara, ho deciso di chiudere, e lasciare il campo senza andare avanti. Ma oggi era importante solo vincere il titolo, assegnare alla mia società, le Fiamme Gialle, i punti per il campionato di club. Ora, posso concentrarmi sul Mondiale. Non farò più gare fino a Budapest, mi rinchiuderò a Formia con Vitaly Petrov, per mettere a punto ogni particolare". Manuela Levorato non ha deluso le attese. L'azzurra ha vinto i 60 metri con un buon 7.22, ad un solo centesimo dalla sua miglior prestazione dell'anno. "Dopo aver corso tre volte - il commento della bella veneziana - mi sembra un risultato positivo. Sono contenta, domani affronterò i 200 metri, sperando di fare altrettanto bene". Per la Levorato, annunciati già gli impegni indoor pre-Mondiali (se la partecipazione verrà decisa, al momento non è certa) di Levin e Lipsia. Altro donna-copertina dell'atletica azzurra è senz'altro Antonella Bevilacqua. La foggiana dalle mille vite atletiche ha vinto la gara con un eccellente 1,93, misura di assoluta dignità internazionale, che rende merito, ancora una volta, al suo talento cristallino. "Sì, è vero, ho saltato bene, ma in realtà sono piena di acciacchi. Devo dire grazie al dottor Pellegrini di Roma, che mi è stato molto vicino in questo periodo, rimettendomi in condizione, con il centro Physios di Foggia, di saltare come so. Anche i consigli tecnici di mamma Maria, che è tornata a seguirmi, hanno contribuito a riportarmi in alto". Sprint ai favoriti: dopo Manuela Levorato, è toccato a Simone Collio, il pronosticato delle vigilia, mettere il petto davanti a tutti gli avversari: 6.64 il suo crono conclusivo, al termine di un arrivo assai incerto. Il milanese ha infatti dovuto faticare più del previsto per superare Andrea Rabino, finito due soli centesimi più indietro. Per entrambi, questa gara potrebbe valere il passaporto per i Mondiali. Imperioso, è l'unico aggettivo che si può attribuire ad Andrea Longo: il padovano, impegnato nei 1500 metri (distanza per lui inusuale), ha seguito il treno dei migliori - peraltro piuttosto brillante - prima di sfoderare un finale tanto potente quanto efficace, a chiudere in un buon 3:43.31, personale al coperto su questa distanza. "Non riesco a descrivere la gioia - le parole di Longo - che ho provato nel ritrovarmi a correre in gara, a faticare nel gruppo. Sembra scontato, ma vi giuro che è bellissimo. No, continuo a dire che non correrò i Mondiali, anche se...". L'Andrea diventa possibilista, almeno nello sguardo. Un agonista come lui vorrebbe esserci, a Budapest, ma: "Non ho programmato la stagione indoor, quindi dico ancora di no". Domani, doppierà l'impegno con gli 800 metri. E' brava, bravissima, Elisa Rigaudo: la sua vittoria nei 3 km di marcia, in 11:57.00 vale la terza posizione nella lista italiana di sempre, alle spalle di Ileana Salvador e Annarita Sidoti. La piemontese sembra aver cambiato anche carattere, piglio agonistico, dopo la bella esperienza i Mondiali di Parigi. La sua gara è una vera e propria passerella di testa. I quattrocento metri hanno messo in evidenza i favoriti della vigilia: Andrea Barberi ha vinto in 47.15, davanti al giovane Luca Galletti, sceso a 47.46. Nella gara al femminile, Monika Niederstaetter ha tenuto a bada Virna De Angeli, chiudendo in 53.67 dopo un acceso finale (54.14 per la signora Baldini). In chiusura, bel lungo, con Nicola Trentin vicino agli otto metri (7,96). Nella classifica per società, comandano le Fiamme Gialle di sole tre lunghezze sui campioni in carica dei Carabinieri (120 punti contro 117); tra le donne, la Forestale è già in fuga, con ben 33 punti di vantaggio sul Cus Bologna, secondo (118 a 85). File allegati:
- RISULTATI / RESULTS



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