Assoluti Indoor: Jacobs 8,03, Chesani 2,29

22 Febbraio 2015

A Padova, la seconda giornata della rassegna tricolore mette in luce il lunghista e l'altista delle Fiamme Oro. Viola fa doppietta sui 3000 davanti alla Del Buono. Sprint vincenti per Alloh (7.34) e Obou (6.66).

di Alessio Giovannini

Effervescente seconda giornata dei Campionati Italiani Assoluti indoor a Padova. L’acuto lo mette a segno, nelle qualificazioni del salto in lungo, il non ancora 21enne Marcell Lamont Jacobs (Fiamme Oro Padova), che atterra a 8,03, eguagliate la sesta prestazione europea dell’anno e la quinta italiana di sempre al coperto. Purtroppo però un infortunio patito proprio in occasione del salto-copertina nega al giovane nato a El Paso da madre italiana e padre statunitense, la gioia di partecipare alla finale (titolo alla fiamma gialla Emanuele Catania, 7,72). Bella conferma nell’alto maschile per Silvano Chesani (Fiamme Oro): il suo 2,29 vale il titolo italiano, con due ulteriori prove – fallite ma convincenti – a 2,32, e un’ultima (anch’essa da bandiera rossa) ai 2,35 del record nazionale. Progressi nello sprint, con i titoli nazionali a Delmas Obou (Fiamme Gialle) in 6.66 e Audrey Alloh (Fiamme Azzurre), 7.34, in entrambi i casi migliore prestazione nazionale 2015. Sorpresa nei 3000 metri donne: l’attesa Federica Del Buono (Forestale) cede il passo - e la maglia tricolore - alla pimpante Giulia Viola (Fiamme Gialle), vincitrice con il personale abbassato a 8:56.23 (per lei doppietta dopo il successo nei 1500 di sabato); 9:01.19 per la Del Buono, crono che vale la migliore prestazione italiana promesse, al limite dei 23 anni). Nome nuovo nel lungo al femminile: è quello di Laura Strati (Atletica Vicentina), che si migliora con 6,53, in una serie contraddistinta da altri tre salti oltre i 6,40. Matteo Galvan (Fiamme Gialle) è autoritario nei 400 metri, vinti con un buon 46.80, nonostante il contatto con il compagno di club Michele Tricca al termine del primo giro. Nell’omologa prova al femminile, si impone Chiara Bazzoni (Esercito) con 53,51, davanti alla 19enne Ilenia Vitale (Libertas Friuli), miglioratasi a 53.85. Doppietta negli 800 metri, dopo la vittoria nei 1500 di sabato, per Joao Bussotti Neves (Atletica Livorno, 1:50.68); tra le donne, la spunta Elisa Cusma (Esercito), in 2:08.43. Asta al femminile a Roberta Bruni (Forestale, 4,30), peso maschile a Daniele Secci (19,56, primato personale e ingresso nella top10 alltime nazionale di specialità). Nei prossimi giorni, il Direttore tecnico delle squadre nazionali azzurre, Massimo Magnani, comunicherà l’elenco dei convocati ai campionati Europei indoor di Praga (dal 5 all’8 marzo).

TV -  Domenica 22 febbraio è prevista una sintesi in differita della manifestazione dalle 20:30 alle 22:30 (prima giornata) e lunedì 23 febbraio dalle 20:30 alle 22:30 (seconda giornata) su RaiSport 1 con repliche nei giorni successivi. 

I CAMPIONI ITALIANI INDOOR 2015

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IL RACCONTO della SECONDA GIORNATA 

FORZA NICOLA - Momento emozionante nel cuore della rassegna tricolore. Arriva al centro della pista un gruppo di atleti guidato dalla vulcanica Chiara Rosa. Hanno uno striscione bianco con la scritta "Forza Nicola". Un bel pensiero dedicato all'ex tricolore assoluto dei 400hs Nicola Cascella che in questo periodo sta lottando contro un problema di salute. L'Italia dell'atletica fa il tifo per lui.

4x200 uomini (serie) - Bello scontro tra i big delle Fiamme Gialle e l'Atletica Riccardi. I finanzieri schierano un quartetto azzurrissimo con Eseosa Desalu, Michele Tricca, Diego Marani e Matteo Galvan. I milanesi si affidano a Giacomo Tortu, Giovanni Galbieri, Federico Cattaneo e l'allievo Filippo Tortu. La vittoria e la conferma del titolo per le Fiamme Gialle è una questione di 25 centesimi ovvero quelli grazie a cui prevalgono in 1:26.40 a 1:26.65 sui biancoverdi. Terzo posto per i campani dell'Enterprise Sport & Service (Ippolito-Di Franco-Riccardi-Ferraro) 1:27.35.

4x200 donne (serie) - Affermazione netta dell'Esercito che conduce il testimone al traguardo in 1:37.80 affidandosi alla formazione composta da Ilenia Draisci, Maria Benedicta Chigbolu, Raphaela Lukudo e Chiara Bazzoni. Argento in 1:38.38 alla Bracco Atletica (Galimberti-Tassani-Oberto-Maffioletti) sull'Atletica Brescia 1950 (Piergallini-Caviglia-Tagliabue-Herrera) 1:39.97.

PESO uomini (FINALE) - Daniele Secci (Fiamme Gialle) azzecca la sua migliore serie di lanci di sempre. Il possente finanziere romano esordisce con 18,94 e poi catapulta la palla di ferro per due volte oltre la fettuccia dei 19 metri: 19,20 al secondo e 19,56 al quinto. A prendere bene le misure si tratta di un progresso personale di 29 centimetri rispetto al precedente 19,37 di Schio a metà febbraio e dell'ingresso ufficiale tra i dieci migliori pesisti italiani di sempre al coperto. Una lista nella quale al secondo posto spicca la presenza con 21,03 (1997) di Paolo Dal Soglio. Il carabiniere veneto a 44 anni è ancora sul podio degli Assoluti, oggi secondo con 17,77 davanti al 17,61 del primatista junior Sebastiano Bianchetti (Studentesca CaRiRi) che avvicina il PB con l'attrezzo senior. Stasera al centro di Schio (VI) - dove proprio Dal Soglio segue a livello tecnico sia Secci che Bianchetti - ci saranno tre medaglie da festeggiare.

LUNGO uomini (FINALE) - Out Marcell Jacobs dopo lo strepitoso 8,03 di qualificazione, la finale perde un altro protagonista. E' Kevin Ojiaku (Fiamme Gialle) che, però, fa almeno in tempo a stampare un 7,69 che alla fine di tutto gli varrà comunque l'argento. Una medaglia che il finanziere, uscito di scena dolorante all'inguine dopo il secondo salto, non può andare a ritirare sul podio. Il titolo va, quindi, al suo compagno di club e tricolore outdoor in carica Emanuele Catania che, sempre al primo turno, atterra a 7,72.

Bronzo con 7,68 al campione uscente Stefano Tremigliozzi (Aeronautica), mentre al quarto posto si fa notare il 7,47 dello junior siciliano Filippo Randazzo (Pro Sport Valguarnera).

3000m donne (FINALE) - Fari puntati sull'attesa sfida, tutta con l'accento veneto, tra Giulia Viola (Fiamme Gialle) e Federica Del Buono (Forestale). La Viola è la campionessa in carica e a fine gennaio, in occasione del meeting tedesco di Karlsruhe, è diventata la sesta italiana di sempre con 8:56.71. La Del Buono è reduce da una brutta sfebbrata e i 3km in sala non li ha mai corsi, ma all'aperto vanta un PB di 9:01.38. Ed oggi a Padova è proprio la vicentina della Forestale a mostrare tutta la sua intraprendenza mettendosi puntualmente in testa. Passa ai 1000 in 2:57.6, in 6:01.7 ai 2000. La finanziera di Montebelluna (TV) resta fissa sui suoi passi fino a che, a 400 metri dalla fine, innesca il cambio decisivo e parte all'attacco. La Del Buono prova a reagire, ma non c'è niente da fare. I 3000 oggi sono Viola, come i 1500 di ieri. L'allieva del tecnico Vittorio Di Saverio festeggia così la doppietta tricolore con il nuovo personale di 8:56.23. La Del Buono dal canto suo aggiunge un altro primato "under 23" al suo curriculum. Il suo 9:01.19 vale, infatti, l'ingresso nella top10 assoluta e la migliore prestazione italiana Promesse indoor riscrivendo il datato 9:03.59 di Nadia Dandolo (Milano 1982). Completa il podio Sara Galimberti (Bracco Atetica) 9:15.61.

3000m uomini (FINALE) - Il campione 2015 è il 23enne marocchino del'Atletica Reggio Said El Otmani che prende il comando delle operazioni nelle ultime battute di gara e vince in 8:06.27. E' il suo 3000 più veloce di sempre anche dell'8:10.08 (2013) del personale outdoor. Oggi gli resta dietro il connazionale Yassine Rachik (Cento Torri Pavia) che si migliora a 8:08.81 così come il piemontese Andrea Tagnese (CUS Torino), terzo in 8:09.00.

60m uomini (FINALE) - La corsia 8 resta vuota con il finanziere Francesco Basciani messo fuori gioco da una falsa partenza. Atmosfera elettrica. Si torna sui blocchi. Lo start stavolta è quello giusto così come il guizzo di Delmas Obou (Fiamme Gialle) che a metà rettilineo mette il turbo e la testa davanti a tutti. Il campione italiano assoluto dei 100 metri indossa la maglia tricolore anche al coperto, in una specialità che finora aveva frequentato pochissimo. Demolito il personale: da 6.74 a 6.66, 8 centesimi che oggi valgono il successo sul recordman nazionale Michael Tumi (Fiamme Oro), da qualche mese suo compagno di allenamento a Parigi, secondo in 6.67. Terzo con 6.71 è Fabio Cerutti (Fiamme Gialle) sul tricolore under 23 Giovanni Galbieri (Atl. Riccardi Milano) 6.72.

60m donne (FINALE) - Poker! Audrey Alloh (Fiamme Azzurre) per il quarto anno consecutivo si mette in testa la corona di regina dello sprint in sala. Il suo titolo 2015 è frutto di un imprendibile 7.34, a soli quattro centesimi dal personale (7.30) realizzato due anni fa agli Euroindoor di Goteborg. Per decretare il resto del podio serve il photo-finish che premia, per una questione di millesimi, la "bionda" Martina Giovanetti (Forestale) su Ilenia Draisci (Esercito), entrambe al traguardo in 7.40. Quarta in 7.44 la sorprendente 15enne Zaynab Dosso (Calcestruzzi Corradini Excelsior). Per le atlete sul podio c'è una bella sorpresa: a consegnare loro le medaglie è l'italiana più veloce di tutti i tempi Manuela Levorato. La primatista nazionale e bronzo europeo 2002 di 100 e 200 metri, ha appena annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica. Ora, come lascia intuire il pancione, l'attende un altro importante traguardo: la nascita di due gemelli.    

800m uomini (serie) - La doppietta che gli era sfuggita ai Tricolore Promessee di Ancona arriva oggi per Joao Neves Bussotti. Agli Assoluti. Il mezzofondista dell'Atletica Livorno, ieri già vincitore dei 1500, oggi  si ripete sugli 800 in 1:50.68 (PB) mettendo nuovamente a frutto il suo dirompente finale. Il secondo posto ha il nome e il volto di uno junior: il trentino Lorenzo Pilati (Atl. Vali di Non e Sole) che per l'occasione si migliora a 1:51.01. Bronzo, come ieri nei 1500, per l'altoatesino Christian Obrist (Carabinieri) 1:51.12.  

800m donne (serie) - La collezione tricolore di Elisa Cusma oggi si arricchisce di un nuovo pezzo e raggiunge la considerevole cifra di 17 titoli assoluti (compresi quelli nei 1500), il decimo al coperto. Era dal 2012 che la mezzofondista dell'Esercito non saliva più in cima al podio di una rassegna nazionale. La primatista italiana assoluta degli 800 metri indoor stavolta porta a termine la missione in 2:08.43 seguita da Erica Franzolini (Brugnera Friulintagli) 2:08.91 e Isabella Cornelli (Bergamo 1959 Creberg) 2:09.13.

400m uomini (FINALE) - Matteo Galvan (Fiamme Gialle) si impone con autorità. Per metà gara c'è il compagno di squadra Michele Tricca a provare a stargli con il fiato sul collo, al punto che ai 200 metri tra i due ci scappa anche una "sportellata". Ha la meglio Galvan che prosegue imperterrito la sua corsa sull'anello azzurro del palas padovano. Il vicentino chiude in netto vantaggio: 46.80 ovvero il quarto crono indoor della sua carriera. Secondo posto per un rampante Francesco Cappellin (Aeronautica) che parte all'attacco sul rettilineo finale raggiungendo il personal best 47.39. Terzo Isalbet Juarez (Fiamme Oro) 47.94 che tiene fuori dal discorso medaglie Tricca (48.15).

400m donne (FINALE) - Tris in sala per Chiara Bazzoni. La toscana dell'Esercito per il terzo anno di fila è la campionessa dei 400 metri. Stavolta è la compagna di club Maria Benedicta Chigbolu a provare a tenerle testa, ma sul penultimo rettilineo la Bazzoni mette le freccia e allunga verso il traguardo. Attraversa la finish-line in 53.51, il suo secondo miglior crono indoor di sempre. Seconda con il personale è l'ancora 19enne friulana Ilenia Vitale (Libertas Friul Palmanova) che in dirittura d'arrivo indovina il corridoio giusto e beffa all'interno la Chigbolu, 53.85 a 53.88.

Quarta è l'altra staffettista azzurra Elena Bonfanti (Lecco-Colombo Costruzioni) 54.12 seguita dalla junior Ayomide Folorunso (CUS Parma) che con 54.83 conferma di poter avere nel mirino il 54.64 del datato primato italiano di categoria di Alexia Oberstolz (1999).

LUNGO donne (FINALE) - Proprio su questa pedana il 24 gennaio aveva ottenuto il personale di 6,42, oggi Laura Strati fa ancora meglio. La 24enne dell'Atletica Vicentina - impeccabile allo stacco - è autrice di una serie tutta sopra i 6,40 e culminata con un 6,53 al quinto salto. Performance che, a livello indoor, ne fa la quinta italiana di sempre (al pari di Valeria Canella nel 2008). Alle sue spalle non è da meno la grintosa Giulia Liboà (Atl. Mondovì) che con il 6,39 d'esordio ottiene il personale in sala ad 1 centimetro da quello outdoor. Terza Laura Oberto (Bracco Atletica) che con il PB a 6,24 lascia fuori da podio Dariya Derkach (Aeronautica) 6,19.  

ALTO uomini (FINALE) - Silvano Chesani non smentisce il suo ruolo di favorito. L'ex recordman nazionale entra in gara a 2,15 (in calzamaglia), si sgrancisce le gambe a 2,21 e poi indovina subito 2,25. Con lui a questa stessa misura c'è ormai solo Andrea Lemmi (Fiamme Gialle) che arriva ad un centimetro dal fresco PB. Il livornese dai calzettoni amaranto si avventura a 2,29, ma è soltanto Chesani che al secondo salto supera la quota. E' il suo quinto miglior risultato in carriera, ad un centimetro dallo stagionale di 2,30 realizzato ad Hustopece il 24 gennaio. Il trentino delle Fiamme Oro fa posizionare l'asticella a 2,32: due errori. L'ultima prova a disposizione serve per tentare il colpaccio: il 2,35 del record italiano assoluto, un'ambizione rimandata al prossimo appuntamento. Sul terzo gradino del podio il sammarinese Eugenio Rossi (Biotekna Marcon) 2,18.

ASTA donne (FINALE) - Roberta Bruni (Forestale) salta ancora 4,30, identica misura che due settimane fa l'aveva portata in cima al podio dei Tricolore Promesse di Ancona. La primatista italiana valica la misura della vittoria alla terza prova con un brivido: l'asticella trema sui ritti, ma resta al suo posto. Roberta può proseguire la scalata, ma il successivo 4,40 per oggi resta un muro insormontabile. Alle sue spalle la compagna di club Giulia Cargnelli eguaglia il personale di 4,20 seguita dalla bergamasca Tatiane Carne (Fiamme Azzurre) che si migliora fino a 4,15.

60m uomini (batterie) - Pronti, via e Michael Tumi (Fiamme Oro) fa valere subito i suoi gradi di primatista italiano assoluto, 6.73 in prima batteria contro il 6.77 dell'under 23 Giovanni Galbieri (Atl. Riccardi) con Eseosa Desalu (Fiamme Gialle) che inciampa dopo l'arrivo, ma eguaglia il personale 6.78. Il tricolore assoluto dei 100 metri Delmas Obou (Fiamme Gialle) cerca di trovare confidenza con lo sprint in sala, un territorio quasi inedito per le sue frequenze. L'avvio è un po' macchinoso, ma negli ultimi 20 metri il velocista risolve la situazione vincendo in 6.78 sul partenopeo Massimiliano Ferraro (Enterprise Sport & Service) 6.80. Al terzo round, invece, il torinese Fabio Cerutti (Fiamme Gialle) chiude il discorso in un disinvolto 6.74. Da non perdere la finale alle 16:10.

60m donne (semifinali) - Ancora Audrey Alloh (Fiamme Azzurre) che con 7.39 nella prima semifinale sfiora di un centesimo lo stagionale. La tricolore assoluta in carica stacca nell'ordine Ilenia Draisci (Esercito) 7.44 e Anna Bongiorni (Forestale) 7.50 (SB). Un centesimo è anche quello che sulla linea del traguardo divide Martina Giovanetti (Forestale) e l'allieva Zaynab Dosso (Calcestruzzi Corradini Excelsior), 7.42 a 7.43 in seconda batteria. Stasera (ore 16) saranno scintille in finale.

LUNGO uomini (qualificazione) - Marcell Jacobs entra nel club degli "ottometristi" azzurri in grande stile. Al primo salto il giovane lunghista - nato ad El Paso (Texas, USA) il 26 settembre di 21 anni fa da mamma italiana e papà texano - azzecca uno stacco impeccabile e si trasforma in una vera e propria molla capace di atterrare ad 8,03. Tesserato per le Fiamme Oro dal 2013, vive a Desenzano del Garda dove è seguito dal tecnico Gianni Lombardi e da qualche tempo si avvale anche della collaborazione di Paolo Camossi. A tradurlo in numeri il gran salto di Jacobs significa 19 centimetri di primato personale (prec. 7,84 lo scorso 7 febbraio ad Ancona) che ne fanno il quinto italiano di sempre al coperto a varcare la fatidica soglia degli 8 metri. Il sedicesimo in assoluto se si guardano anche le liste alltime all'aperto. In base ai valori stagionali, invece, l'azzurro si colloca al sesto posto delle graduatorie europee e al decimo di quelle mondiali. Jacobs, complice un fastidio all'inserzione del bicipite femorale della gamba di stacco (la sinistra) avvertito dopo il salto, ha annunciato di voler rinunciare in via precauzionale alla finale di oggi pomeriggio (ore 16:10).   

PESO uomini (qualificazione) - Il 16,50 che dà l'accesso alla finale di oggi pomeriggio (ore 17) è una pura formalità per Daniele Secci (Fiamme Gialle) e Paolo Dal Soglio (Carabinieri). 17,33 la misura del finanziere romano e 17,07 quella dell'esperto carabiniere veneto, entrambi al primo lancio. Con 16,40 completa il terzetto dei favoriti il primatista junior Sebastiano Bianchetti (Studentesca CaRiRi), altro componente della "crew" di allenamento nata a Schio (VI) sotto la guida tecnica dello stesso Dal Soglio. 

LUNGO donne (qualificazione) - Per la terza volta nel giro di 24 ore Dariya Derkach (Aeronautica) fa il suo ingresso sulla pedana del palaindoor di Padova. Ieri sera si è aggiudicata il titolo del triplo con 13,84, stamattina è l'unica ad azzeccare, in maniera millimetrica e al primo salto, il 6,20 della misura di qualiicazione diretta per la finale di oggi pomeriggio alle 14:30. Insieme a lei ci saranno anche Laura Oberto (Bracco Atl.) e Laura Strati (Atl. Vicentina) stamattina rispettivamente atterrate a 6,17 e 6,10. Rischia Ottavia Cestonaro (Forestale) che rientra nelle otto finaliste grazie al 5,99 dell'ultima prova a disposizione.

60m donne (batterie) -
Il 7.44 della tri-campionessa italiana Audrey Alloh è un messaggio neanche troppo in codice per il resto delle avversarie. La sprinter delle Fiamme Azzurre nell'ultima batteria controlla la situazione in 7.44. E' il miglior crono del primo turno pareggiato al centesimo dall'ancora 15enne Zaynab Dosso (Calcestruzzi Corradini Excelsior). Stamattina la tricolore under 18 si lascia alle spalle Ilenia Draisci (Esercito) 7.50. In semifinale, alle 12:40, ci saranno, tra le altre, anche la toscana Anna Bongiorni (Forestale) leader della prima batteria in 7.56 e Martina Giovanetti (Forestale) 7.50 facile nella terza. 

Giulia Viola al traguardo dei 3000 metri (foto Colombo/FIDAL)



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