Assoluti: Tamberi vola a 2,36, Desalu 20.31
26 Giugno 2016L'iridato indoor dell'alto dà spettacolo a Rieti saltando al secondo posto delle liste mondiali 2016 e al numero uno di quelle europee. Il velocista diventa il terzo azzurrro di sempre sui 200 dopo Mennea e Howe.
di Alessio Giovannini
Succede di tutto nell'ultima giornata dei Campionati Italiani Assoluti di Rieti con la star Gianmarco Tamberi. Il campione del mondo indoor di salto in alto vola a 2,36, seconda prestazione mondiale outdoor del 2016, la numero 1 a livello europeo. L'azzurro arriva ad un centimetro dal suo record italiano all'aperto (2,37), due in meno rispetto al suo primato assoluto indoor (2,38). Quest'anno a livello internazionale ha fatto meglio solo Mutaz Barshim con 2,40, e proprio a caccia di quella misura va il 24enne marchigiano delle Fiamme Gialle quando chiede di alzare l'asticella a quota 2,41. Un obiettivo che mister HalfShave ha in testa già da quest'inverno, ma qui non è ancora giunto il momento per valicare quel muro. Gimbo può comunque festeggiare il terzo tricolore all'aperto con il primato dei Campionati Assoluti che deteneva già con 2,31 dal 2012 in coabitazione con Andrea Bettinelli.
Oggi sulla pista dello Stadio Raul Guidobaldi lasciano un segno brillantissimo i 200 metri maschili con il folgorante 20.31 (+1.2) del 22enne Eseosa Desalu (Fiamme Gialle), terzo azzurro di sempre dopo la leggenda Pietro Mennea (19.72) e Andrew Howe (20.28). Il velocista conquista anche lo standard di iscrizione (20.50) per i Giochi Olimpici di Rio come gli altri due atleti che lo seguono al traguardo: Davide Manenti (Aeronautica) 20.44 e il neoprimatista nazionale dei 400 Matteo Galvan (Fiamme Gialle) 20.50. Sul mezzo giro di pista femminile la tricolore dei 100 Gloria Hooper (Forestale) centra ancora la doppietta superando per 22.89 (3 centesimi di primato personale) a 23.15 la primatista d'Italia Libania Grenot (Fiamme Gialle).
Non sono da meno i 400hs con la vittoria della 19enne Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) che con 55.54 ottiene lo standard d'iscrizione per l'Olimpiade, stabilisce la migliore prestazione nazionale under 23 e diventa la quinta azzurra di sempre a livello assoluto. Al maschile Josè Bencosme (Fiamme Gialle) in 49.76 sui rampanti Mattia Contini (Libertas Runners Livorno) 49.94 e Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano) 50.02, entrambi al personale.
Un giovane in copertina anche nei 1500 che vedono l'affermazione in volata (3:45.25) dell'ancora 19enne Yeman Crippa (Fiamme Oro), un altro bel successo per il bicampione europeo junior di cross. Dall'asta arriva, invece, il 4,45 della romana Sonia Malavisi (Fiamme Gialle), mentre la bionda triplista Dariya Derkach (Aeronautica) è protagonista, per la prima volta in carriera, di tre hop-step-jump over 14 metri culminati con un 14,15 (+0.6) che rappresenta, al centimetro, lo standard olimpico per il Brasile. Nell'analogo concorso maschile Daniele Cavazzani, il beniamino della Studentesca Rieti Milardi, atterra a 16,46 (+0.3) superando all'ultimo salto i big Daniele Greco (Fiamme Oro) 16,41 e Fabrizio Donato (Fiamme Gialle) 16,39 (+0.8). Il bronzo olimpico ha concluso la sua gara al quinto salto a causa di un fastidio alla coscia destra.
Capitolo lanci: martello a Marco Lingua (Fiamme Gialle) 74,88, disco ad Hannes Kirchler (Carabinieri) 62,34, mentre nel giavellotto vinto da Eleonora Bacciotti (Firenze Marathon) con 56,24, c'è il 53,07 da primato italiano junior della 16enne Carolina Visca (Fiamme Gialle Simoni). Gran finale con la 4x400 femminile dell'Esercito composta da Raphaela Lukudo, Marta Milani, Irene Baldessari e Maria Benedicta Chigbolu che in 3:32.50 si impossessano, dopo 16 anni, del primato nazionale di società fin qui detenuto dalla Snam (3:33.90 a Pescara nel 2000).
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STREAMING E TV - I Campionati Italiani Assoluti di Rieti 2016 saranno trasmessi in diretta streaming sul sito di RaiSport. Per la programmazione televisiva sono previste le seguenti differite:
- domenica 26 giugno 21.45-0.15 su RaiSport 1
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IL RACCONTO della TERZA GIORNATA (in aggiornamento)
4x400m donne (FINALE) - Chiusura della manifestazione con una migliore prestazione nazionale. Il quartetto dell’Esercito realizza il crono più veloce mai ottenuto da una società italiana, correndo in 3:32.50. Raphaela Lukudo, Marta Milani, Irene Baldessari e Benedicta Chigbolu superano un primato che resisteva da quasi 16 anni, stabilito con 3:33.90 dalla Snam (Carbone-Salvarani-Barbarino-Piroddi) il 23 luglio 2000 a Pescara.
Ma si comporta bene anche la Bracco Atletica, seconda in 3:35.05 (Alberti-Spadotto Scott-Maffioletti-Trevisan), mentre la Pro Patria Arc Busto Arsizio è terza con Giulia Teruzzi e le tre gemelle Troiani (Virginia, Serena, Alexandra) in 3:39.33.
4x400m uomini (FINALE) - Netta vittoria delle Fiamme Gialle, che si confermano al vertice del podio schierando lo stesso team della scorsa stagione, anche se in diverso ordine: Davide Re, Michele Tricca, Marco Lorenzi e il terzo della gara individuale Lorenzo Valentini con 3:06.11. Secondo posto all’E.Servizi Atl. Futura Roma (Galati-Sciscione-Grossi-Di Giambattista) in 3:09.53 per un soffio sulla Cento Torri Pavia (Don-Danesini-Ihemeje-Pavan) 3:09.61.
3000m siepi uomini (FINALE) - A cinque anni dall’ultima volta, Yuri Floriani conquista il tricolore e diventa il più titolato di sempre nella specialità con sei successi, insieme ad Alessandro Lambruschini. Per il 34enne trentino delle Fiamme Gialle c’è anche un notevole riscontro cronometrico, visto che si impone con 8:30.03 sfiorando lo standard d’iscrizione a cinque cerchi (8:30.00). Battuto in volata Jamel Chatbi (Atl. Riccardi Milano 1946), alle sue spalle in 8:31.25, seguito da Abdoullah Bamoussa (Atl. Brugnera Friulintagli) 8:32.88. Più staccati gli altri, con Osama Zoghlami (Cus Palermo) quarto in 8:46.36.
3000m siepi donne (FINALE) - Si era già messa in evidenza nel corso di questa stagione, correndo la distanza sotto i dieci minuti, e così l’affermazione di Francesca Bertoni (La Fratellanza 1874 Modena) è una relativa sorpresa. La 22enne emiliana di Pavullo nel Frignano piazza l’allungo nel finale e in 10:04.58 si lascia dietro tutte le avversarie, a cominciare dalla campionessa uscente Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) con 10:06.74 e Valentina Costanza (Esercito), 10:07.85.
Disco uomini (FINALE) – I limiti stagionali non vengono modificati dalla sfida tricolore del Guidobaldi: il capofila Hannes Kirchler (Carabinieri) conferma i galloni di favorito rivelandosi l’unico specialista oltre i 60 metri con un picco da 62,34. Per l'altoatesino è l'undicesimo titolo in carriera. Nazzareno Di Marco (Fiamme Oro) come da pronostico è secondo con 57,73. La sorpresa è Giulio Anesa (Vertovese), il primatista italiano Juniores che, al primo anno da under 23, approda all’ultimo lancio a 55,06, oltre tre metri di progresso con l’attrezzo da 2 kg (52,02) per battere atleti più accreditati come Martin Pilato (La Fratellanza 1874, 54,65) e Giovanni Faloci (Fiamme Gialle, 54,39).
Peso donne (FINALE) – Progresso di Chiara Rosa (Fiamme Azzurre), salita dal 17,17 del 30 aprile a Irvine (Usa) al 17,52 con cui oggi ipoteca al terzo turno la 12esima maglia tricolore outdoor consecutiva della carriera. La padovana ha la meglio su Julaika Nicoletti (Forestale), approdata allo stagionale di 16,64 al secondo lancio. Alle loro spalle c’è la 17enne Sydney Giampietro (Cus Pro Patria Milano): la notizia è che l’atleta milanese stavolta non fa tremare la MPI Allieve “accontentandosi” di 15,23 (ha un PB da 16,26) ma due bronzi Assoluti (outdoor e indoor) da allieva restano un bottino notevolissimo.
Asta donne (FINALE) – Come da pronostico è Sonia Malavisi la grande protagonista del concorso. L’atleta romana inizia male la finale, prima con un errore a 4,15 che le costa il sorpasso di Giorgia Benecchi (Cus Parma), autrice della misura al primo assalto, e poi con due “X” a 4,30: la quota superata al terzo tentativo la proietta al comando e costringe Benecchi ad accontentarsi dell’argento a 4,25 (terza Giulia Cargnelli/Forestale con 4,15). Dopo essersi intascata la certezza del titolo Malavisi passa a 4,45 esorcizzando la misura al terzo assalto, quindi prova a batterecon 4,55 la MPI Promesse già sua con il 4,50 di Castiglione della Pescaia: il limite però non cade.
400hs donne (FINALE) - Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) deve ancora compiere 20 anni, ma anche oggi si rivela un'autentica guerriera. Un secondo e 14 centesimi di primato personale dal 56.68 dello scorso 8 maggio a Modena al travolgente 55.54 che oggi l'ha proclamata campionessa italiana assoluta. Bronzo agli Europei Juniores 2015, "Ayo" oggi ha lottato con la capolista stagionale Marzia Caravelli (Aeronautica) fino alla terz'ultima barriera dove la pordenonese ha purtroppo concluso anzitempo la sua corsa per il titolo. La Folorunso ha, invece, continuato imperterrita sul rettilineo, sicura e determinatissima. Per la studentessa universitaria in Medicina al traguardo c'erano ad attenderla tante altre buone ragioni per fare salti di gioia. Con 55.54, infatti, l'azzurra conquista ampiamente lo standard d'iscrizione (56.20) per i Giochi Olimpici di Rio, stabilisce la migliore prestazione nazionale under 23 (precente MPI 55.64 di Virna De Angeli a Lisbona il 28 giugno del 1996) e diventa la quinta italiana di tutti i tempi a livello assoluto, senza dimenticare il nono posto nel ranking europeo 2016. Sul podio tricolore a Rieti le fanno compagnia Ilaria Vitale (Libertas Friul Palmanova) miglioratasi a 57.99 e l'italo-americana Jannifer Rockwell (ACSI Italia Atletica) 58.90.
1500m uomini (FINALE) - Atmsofera bollente in pista e non solo per i 30 gradi di temperatura. A giocarsi il titolo c'è un'agguerrita pattuglia di mezzofondisti capitanata dal campione in carica Mohad Abdikadar (Aeronautica). Alla campana dell'ultimo giro parte la bagarre.
Nessuno vuole perdere il treno per la volata che così comincia già a 250 metri dalla linea del traguardo. Si lancia in fuga l'argento europeo U23 Abdikadar, risponde Yeman Crippa (Fiamme Oro) che sotto la tribuna mette la freccia e affianca l'avversario. I due lottano spalla alla spalla, ma l'ultima parola è di Crippa che ha la meglio su tutti in 3:45.25. Due centesimi più indietro (3:45.27) sgattaiola al secondo posto Marco Pettenazzo (Atl. Città di Padova) davanti a Merihun Crespi (Esercito) 3:45.41. Alla fine ci sono cinque atleti in appena 74 centesimi, ma non trovano posto sul podio Fabiano Carozza (Aeronautica) 3:45.89 e Abdikdar 3:45.99. Per l'ancora 19enne Crippa, bicampione europeo junior di campestre, questo è il secondo titolo assoluto della sua giovanissima carriera e fa il paio con quello del cross centrato a febbraio sui prati di Gubbio.
1500m donne (FINALE) - Quarto titolo italiano consecutivo per Margherita Magnani. La cesenate delle Fiamme Gialle parte subito per la sua strada e se la vede giusto con il cronometro. Ecco i suoo passaggi di gara: 1:07.0/400m - 2:14.2/800m - 2:52.0/1000m - 3:26.1/1200m. Al targuardo sul display per lei c'è scritto 4:18.43. Ampiamente staccata il resto delle avversarie con due under 23 sul podio: Elisa Bortoli (Atl. Brescia 1950) 4:27.11 e Joyce Mattagliano (Brugnera Friulintagli) 4:27.47.
Giavellotto donne (FINALE) – La nota più lieta viene dal bronzo della “baby” Carolina Visca: la 16enne lanciatrice delle Fiamme Gialle Simoni, oro all'EYOF 2015, coglie con 53,07 al secondo turno il nuovo primato italiano Juniores togliendolo a Maddalena Purgato (Assindustria Padova) che lo deteneva dal 3 agosto 2008 a Rabat. Visca è classe 2000, allieva al primo anno: sua è quindi anche la MPI under 18 che già deteneva con l’attezzo da 600 grammi, a superare il 51,62 del 28 agosto 2015 a Cles. La misura rappresenta anche il picco europeo stagionale under 18 scalzando il 51,52 dell’ucraina Alina Shukh e l’11esima posizione italiana della graduatoria assoluta alltime. Visca coglie anche altre due misure oltre i 50 metri: 50,97 al terzo lancio e 51,22 al quarto. A risolvere la contesa tricolore è intanto (non troppo più in là) il “rush” finale di Eleonora Bacciotti (Atl. Firenze Marathon), pronta a vestire la prima maglia di campionessa italiana assoluta con il PB a 56,24 del quinto lancio consolidato dal 55,13 dell’ultima prova: battuta Zahra Bani (Fiamme Azzurre), che si era issata al comando con 54,60 alla seconda spallata.
Triplo donne (FINALE) – Primo graditissimo approdo oltre i 14 metri di Daryia Derkach. La bionda saltatrice dell’Aeronautica mette subito sul piatto un 14,12 (+0.3) che non vale solo un’ipoteca sul titolo tricolore assoluto (il secondo in carriera all’aperto dopo quello di Rovereto 2014) ma anche il personale migliorato di 20 centimetri (il 13,92 del titolo Promesse a Rieti resisteva da oltre tre anni). Dopo il 14,07 (+0.3) del secondo salto Derkach alla quinta prova fissa poi la misura del successo in 14,15 (+0.6), a collocarla al settimo posto italiano della graduatoria alltime nonché nella top ten stagionale europea (decima) e nella top 20 mondiale (19esima). Per la 23enne azzurra oggi anche la soddisfazione è tripla perché con questa misura eguaglia al centimetro lo standard di iscrizione per i Giochi Olimpici di Rio. Alla piazza d’onore c’è Eleonora D’Elicio (Fiamme Azzurre), seconda con 13,42 (+0.7) a scalzare la veterana Simona La Mantia (Fiamme Gialle), autrice di 13,35 (+0.2) subito nel salto d’apertura.
200m donne (batterie) - La velocista con gli occhiali Irene Siragusa (Esercito) apre le danze con 23.81 (-0.1) senza particolari patemi d'animo nel finale. Nel secondo round la campionessa in carica Gloria Hooper (Forestale) e la torinese Martina Amidei (Aeronautica) si spartiscono pacificamente le prime due posizioni 23.84 e 23.90 (+0.3). Tempi migliori arrivano dalla terza batteria ad opera della quattrocentista Maria Benedicta Chigbolu (Esercito) 23.49 (+1.9) su Giulia Arcioni (Forestale) 23.68. Attenzione, però, perchè oggi pomeriggio è tornata in pista anche la campionessa europea dei 400 metri Libania Grenot, neoprimatista nazionale anche dei 200 metri (22.56). Stasera in finale alle 18:55 dovranno fare tutte i conti con la panterita delle Fiamme Gialle che in batteria passeggia in 23.72 (+0.4).
200m uomini (batterie) - Impressiona Eseosa Desalu. Il 22enne delle Fiamme Gialle in prima batteria non spinge più di 150 metri e poi alza il piede dall'acceleratore per chiudere in scioltezza con 20.64 (+0.8). Un crono che eguaglia la sua seconda migliore prestazione di sempre, a 9 centesimi dal personale. Al secondo start arriva la risposta di Matteo Galvan, all'indomani del suo record italiano sul giro di pista. Anche qui il finanziere vicentino si risparmia in dirittura d'arrivo, fermando il cronometro a 20.81 (+0.8) davanti al 20.87 della new-entry Antonio Infantino. Non vuole essere da meno Davide Manenti (Aeronautica) che si aggiudica la terza batteria in un disinvolto 20.69 (-0.5). Se queste sono le premesse, occhio al cronometro stasera quando, alle 18:50, scoccherà l'ora della finalissima.
Martello uomini (FINALE) - Perfettamente rispettata la top-3 stagionale. Vince il piemontese Marco Lingua, autore di una serie con tre lanci sopra i 74 metri: 74,64, 74,88 e 74,67. Compresi quelli invernali è il sesto titolo del 38enne chivassese, il secondo con la maglia della sua Marco Lingua 4ever. Alle sue spalle è la volta del 25enne romano Simone Falloni (Aeronautica) che con 73,20 si conferma in linea con le misure su cui si è già espresso quest'anno. Terzo il capitano azzurro Nicola Vizzoni (Fiamme Gialle) che azzecca la sua prova migliore, 71,62, al lancio d'apertura.
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