Assoluti, la Di Martino nella festa dell'alto
Meno cinque ai Campionati Italiani Assoluti di Grosseto. Mercoledì 30 giugno e giovedì 1° luglio, lo Stadio Zecchini si trasformerà nell'arena tricolore dell'edizione numero 100 (l'81ª al femminile) della massima rassegna nazionale su pista. Una due giorni di sfide che, oltre ad assegnare l'oro e la maglie di campioni d'Italia, avrà un significativo riflesso "azzurro" sui nomi della Nazionale in partenza per i Campionati Europei di Barcellona (26 luglio - 1° agosto). E proprio a Barcellona pensa Antonietta Di Martino. La primatista italiana dell'alto, tornata a quota 2 metri domenica scorsa a Bergen, sarà di nuovo in pedana per la prima giornata degli Assoluti. In carriera sono finora 5 i titoli nazionali all'aperto (4 quelli indoor) conquistati dalla saltatrice delle Fiamme Gialle. Mercoledì alle 18:30, però, non sarà da sola. In gara con lei, Raffaella Lamera, salita ad 1,95 in Coppa Italia a Firenze, e tre ragazze nemmeno ventenni, ma che puntano già in alto e rispondono ai nomi di Alessia Trost, iridata under 18 volata, due giorni fa a Pordenone, ad 1,90 come, una settimana prima, aveva fatto fatto la junior Elena Vallortigara. Due centimetri più su dell'1,88 che un'altra diciannovenne, la lombarda Chiara Vitobello (1,86 outdoor) quest'anno è stata capace di superare al coperto a febbraio. "Non vedo l'ora di gareggiare con queste ragazze - racconta la Di Martino - Con Raffaella ormai ci conosciamo da tempo; Grosseto sarà, invece, l'occasione giusta per approfondire la conoscenza di queste giovani e osservarle più da vicino, la Trost in particolare. Sono proprio curiosa di vederle in azione e confesso che anche per me, sapere di essere in pedana con delle atlete italiane che valgono queste misure è un bello stimolo. Quello che mi ci voleva".
A Bergen hai ritrovato i 2 metri, cosa ti aspetti ora a Grosseto?
"Non voglio pensare ad una misura in particolare. Ora mi sto allenando a casa, poi mi sposterò a Formia e da lì andrò direttamente a Grosseto. Gli Assoluti saranno comunque una tappa di passaggio verso Barcellona. A Bergen, come ho già detto, non pensavo di poter arrivare ai 2 metri, poi invece, è una cosa che si è concretizzata salto dopo salto. Senza errori. In Norvegia mi ero messa in testa che dovevo fare tutto alla prima, punto e basta. Ora spero di poter continuare su questa strada. Confido di poter gareggiare in un meeting "al caldo" subito dopo Grosseto. Per il resto, i nomi di quelle che saranno le mie rivali a Barcellona non sono un mistero: la Vlasic, la Friedrich, ma vediamo pure che combina la campionessa olimpica Hellebaut, ormai prossima al rientro dopo la maternità. Anch'io sinceramente penso ad un figlio, ma dopo le Olimpiadi di Londra".
Nella foto, la primatista nazionale dell'alto Antonietta Di Martino (Giancarlo Colombo/FIDAL)
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