Assoluti, parte da Torino la rincorsa di Brugnetti
Agonismo, confronti, gare nella maggior parte dei casi probabilmente prive di contenuti tecnici straordinari. Ma vive, combattute. L’atletica italiana si ritrova, nella prima giornata dei Campionti Italiani Assoluti, andati in scena a Torino, nello stadio che porta il nome di Primo Nebiolo. Ivano Brugnetti, alfiere delle Fiamme Gialle e della marcia tricolore, non ha smentito il pronostico che lo voleva facile vincitore del titolo dei 10 km. Il campione olimpico di Atene ha lasciato la compagnia dei rivali di gara fin dall’avvio, chiudendo in un buon 39:48.52, che diventa risultato notevole alla luce dei particolari. Ovvero, in considerazione del fatto che l’allievo di Antonio La Torre è nel pieno della preparazione alla quota del Sestriere (nella mattinata per lui anche un duro allenamento), abbandonata solo un paio di ore prima del via. E domani, è ovviamente previsto un altro duro carico di lavoro. “Era la prima volta – racconta Brugnetti – che affrontavo una gara immediatamente dopo la discesa dall’altura. Le sensazioni non sono state poi così positive, soprattutto dal terzo chilometro in avanti, ma so di essere carico di lavoro, quindi va bene così. Resterò in quota fino a metà luglio, poi comincerò a rifinire la preparazione in funzione degli Europei di Goteborg”. La stagione di Brugnetti ha avuto un avvio particolare: “In effetti – racconta l’azzurro – a gennaio ero un altro. Pesavo 68 chili, 7 in più di adesso, che sono rientrato nel pieno del peso forma. Ho vissuto un autunno difficile, anche con qualche proposito di abbandono. Ora ci sono, sono tornato, e ho voglia di fare, di ritornare ai miei livelli. A Goteborg spero di poter lottare per le posizioni di testa, ma è difficile, e non voglio fare proclami. Vediamo”. Meglio procedere a fari spenti. Alle spalle di Brugnetti, seconda piazza per Marco Giungi, in 40:19.46. La prima e più bella (per il livello tecnico della prestazione) sorpresa di giornata è arrivata in apertura di pomeriggio, dal martello femminile. Il titolo è andato Clarissa Claretti (Aeronautica), che ha sconfitto la primatista italiana in carica, Ester Balassini (Fiamme Gialle), grazie ad un eccellente 71,49, miglior misura di una serie in crescendo (66,57; 66,99; 69,39; 70,71; 66,90; 71,49). Per la rivale di mille battaglie (la Balassini, ovviamente), un normale 65,93, picco di una serie con ben tre nulli ed un inconsueto – per lei – sub-60 (58,61). Lo stadio Nebiolo porta fortuna agli atleti di Torino: Zahra Bani (Fiamme Azzurre) non è sfuggita alla regola. Qui è esplosa, lo scorso anno, e ancora qui, oggi ha centrato l’appuntamento con la maglia tricolore, superando anche la fatidica barriera dei 60 metri (60,23). L’alto al femminile è vissuto sulla inattesa sfida a due tra la pronosticatissima Antonietta Di Martino (Fiamme Gialle) e una protagonista di ritorno, Daniela Galeotti (Forestale), qualche stagione fa salita oltre l’1,90 e oggi nuovamente in grado di esprimersi al meglio. Il successo è andato alla Di Martino, unica a superare la quota di 1,91, mentre la Galeotti si è difesa bene, fermandosi a 1,87.
Brava Simona La Mantia. Basterebbero queste parole, visto che la stagione della palermitana non era iniziata nel modo migliore, e visto soprattutto che sulla pedana di Torino è riuscita a ritrovare quella brillantezza nella rincorsa che probabilmente le era mancata nelle settimane precedenti. Il miglior salto dice 14,21, ma l'intera serie fa sorridere (14,15; N; 14,14; 14,21; N; 14,10). Le prossime gare diranno se il progetto stagionale della protacolori delle Fiamme Gialle, decisa ad entrare in forma per l'Europeo, sarà stato ben congegnato.
La velocità al maschile ha un nuovo campione italiano: è Luca Verdecchia (Fiamme Oro), primo nei 100 metri con 10.42 (vento nullo), e bravo a sorprendere tutti gli avversari fin dallo sparo. Secondo è Maurizio Checcucci (Fiamme Oro) in 10.51, mentre Francesco Scuderi (Fiamme Azzurre), uno dei favoriti della vigilia, è finito quarto (10.52), superato anche da Massimiliano Donati (Fiamme Gialle, 10.51). L’altro grande favorito, il campione in carica Simone Collio (Fiamme Gialle), ha dovuto arrendersi prima del via. In finale, non si è presentato, complice la caviglia del piede destro che continua a procurargli problemi.
Tra le donne, titolo a Elena Sordelli (Camelot), in 11.83 (-0.4; stamattina, spinta da un vento generoso, + 2,5, aveva realizzato un buon 11.57). Seconda Manuella Grillo (Forestale, 11.87), e terza Maria Aurora Salvagno (Aeronautica, 11.97, che in mattinata si era però migliorata, con vento regolare, a 11.67). Maglie tricolore degli ostacoli a Margaret Macchiut (Fondiaria Sai, 13.23, vento a -0.7) e Andrea Giaconi (Fiamme Gialle, 14.06, -0.4, stesso tempo per il secondo, Andrea Cocchi). Il lungo maschile ha sancito la crescita di Ferdinando Iucolano (Aeronautica) e Francesco Agresti (Fiamme Oro): il titolo italiano è del primo, e va bene che non c’era il reuccio Andrew Howe, ma il 7,87 conclusivo (vento a +1,3) vale un bravo a voce piena, così come il 7,86 del rivale. Solo quarto Nicola Trentin (Fiamme Azzurre), con il piccolo record di una sola misura valida (7,73) su sei salti. Titolo dell’asta a Giorgio Piantella (Carabinieri), con 5,30. Miglio metrico a Eleonora Berlanda (Fiamme Oro, 4:15.98) e Christian Obrist (Carabinieri, 3:44.53).
Nelle eliminatorie del mattino, qualificazioni agevoli per tutti i big. Andrea Longo (Fiamme Oro) ha vinto la sua batteria degli 800 metri in 1:51.22, in un turno che ha salutato anche le promozioni di Bobbato (Carabinieri, 1:50.45) e del giovanissimo (17 anni) Mario Scapini (Pro Patria, 1:51.36), oro alle Gymnasiadi di Salonicco domenica scorsa. Tra le donne, Elisa Cusma Piccione (Esercito) è stata la più rapida, correndo in 2:06.77. Gianni Carabelli (Carabinieri) ha corso molto velocemente cinque ostacoli, prima di mettere il motore in folle e tagliare il traguardo: opera sufficiente per risultare il più veloce delle batterie dei 400 ostacoli (51.60). Nella prova al femminile, la palma di migliore è andata ad Anna Pane (Forestale, 58.97), anche perché la primatista italiana Benedetta Ceccarelli (Carabinieri), vittima di problemi fisici, ha scelto di limitare lo sforzo al minimo indispensabile (59.66). Il giro di pista senza barriere, una delle gare più interessanti dell’intero programma degli Assoluti, ha messo in evidenza gli uomini più attesi: la finale vivrà soprattutto sul confronto tra Andrea Barberi (Fiamme Gialle, 46.67 nel turno introduttivo) e Claudio Licciardello (ancora Fiamme Gialle, 46.80). Daniela Reina (Fiamme Azzurre) è stata molto brava: il 53.06 della batteria, corsa in assoluta scioltezza, è stata una delle cose più belle viste nella mattinata. Nella giornata di domani, attenzione alle pedane di alto (con i gemelli Ciotti, Bettinelli e Talotti), peso donne (Rosa, Checchi e Legnante), disco uomini (Kirchler, Andrei, Fortuna, e i giovani Faloci, Di Marco e Zitelli) e del triplo maschile (Donato). Finali nelle corse anche negli 800 metri, 400 ostacoli, 200 e 400 piani. Diretta tv su Raisport satellite, dalle 20.40 alle 22.40.
m.s.
Nelle foto, Ivano Brugnetti, Antonietta Di Martino, Clarissa Claretti (Petrucci/FIDAL) File allegati:
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