Atene: Bekele re dei 10000, Talotti promosso
Nella giornata che ha riportato l'Italia sul gradino più alto del podio dell'atletica olimpica dopo 16 anni, grazie all'oro di Brugnetti nella 20 km di marcia, l'Etiopia non ha fallito l'appuntamento con il titolo dei 10000 metri, ma piange la sconfitta del suo campione più grande, Haile Gebrselassie, che, complice un infortunio patito alla vigilia dei Giochi, ha dovuto abbandonare l'idea non solo del tris olimpico, ma anche di salire sul podio. Il vecchio campione ha guidato i compagni Bekele e Sihine per quasi tre quarti di gara, poi gli strattoni dell'impertinente ugandese Kiprop (lo ricordate vincitore dei Mondiali Juniores di Grosseto?), unico a tenere il ritmo degli etiopi, lo ha costretto alla resa prematura. I due compagni di squadra hanno provato a fare l'elastico, permettendo a Gebre di rientrare, ma quando hanno capito che il capitano era "ferito" e pronto al passaggio di consegne, hanno abbandonato ogni indugio. Bellissimo poi l'attacco finale di Bekele, che per non correre rischi contro il connazionale ha lanciato la volata addirittura a 450 metri dal traguardo. Bekele completa così un tris da favola, unendo all'oro olimpico quello mondiale di Parigi 2003 e il record mondiale stabilito quest'anno a Hengelo. In una gara conclusa con tempi superiori ai 27:05, l'argento è andato a Sihine, il bronzo all'eritreo Tadesse, un risultato storico per l'ex colonia italiana. Due erano gli azzurri impegnati nella sessione serale, ambedue nelle qualificazioni dell'alto. Alessandro Talotti e Nicola Ciotti hanno fornito due prestazioni esattamente contrarie. Talotti è apparso balbettante sia a 2,20, misura valicata al secondo tentativo, che a 2,25, dove addirittura è dovuto ricorrere alla terza prova. A 2,28 però ha ritrovato tutto il suo smalto, valicando l'asticella in maniera sontuosa e andando così direttamente in finale. Diverso il discorso per Ciotti, che fino a 2,28 non ha commesso errori. Poi due tentativi falliti nettamente, e il terzo per un tardivo richiamo di un piede dopo che l'asticella era stata passata. Sembrava che l'azzurro potesse essere ripescato, invece proprio l'ultimo saltatore in gara, il russo Voronin, superando la misura lo ha costretto a una prematura e tutto sommato immeritata eliminazione. Domenica la finale, dalla quale mancherà il campione del mondo, il sudafricano Freitag. Talotti è fra i 12 eletti, e ha diritto a covare anche lui qualche legittima speranza di podio. Nei 1500 è iniziata la terza rincorsa all'oro olimpico di Hicham El Guerrouj. Le prime due sono miseramente fallite, e questo ha lasciato nel marocchino una profonda ferita psicologica. Si è vista anche in batteria, pur vinta: non è l'El Guerrouj sicuro di sé che conosciamo, quello che ha dominato ben quattro Mondiali. Per sua fortuna il primo turno gli ha tolto di mezzo uno dei rivali più accreditati, il francese Baala eliminato più dai postumi di un vecchio infortunio che dagli avversari. Anche gli altri "nemici", il kenyano Lagat e il marocchino del Bahrain Ramzi, non sono apparsi al meglio. Nel prossimo turno se ne saprà di più. Nei 400 maschili continua la crisi del Vecchio Continente, che non riesce ad arginare la crescita dei Paesi caraibici. Diverso il discorso nei 100 femminili, dove i primi due turni hanno messo in mostra la bielorussa Nesterenko, capace di correre in 10.94 in batteria e 10.99. Ma ancor più promettente è apparsa la francese Arron, che ha limitato al minimo le energie. Le statunitensi hanno mostrato di patire oltremisura l'assenza di Marion Jones, mentre intanto un posto in semifinale se lo è accaparrato Merlene Ottey, alla bella età di 44 anni. Oggi altre tre finali, e sei gli italiani in gara. La spedizione azzurra cala una delle sue carte migliori, Magdelin Martinez che nelle qualificazioni del triplo dovrà porre le basi per la scalata al podio olimpico. Un posto in finale è ampiamente alla portata anche dell'altra azzurra in gara, la giovanissima siciliana Simona La Mantia. Al mattino grande curiosità circonda la prova di Benedetta Cerrarelli e Monika Niederstaetter nelle batterie dei 400 ostacoli, e proprio il correre al mattino appare per loro l'insidia più grossa. Nelle batterie dei 100 Simone Collio inizierà un cammino che spera sia più lungo della sola prima giornata, mentre sui 3000 siepi Giuseppe Maffei proverà a guadagnarsi un difficile passaggio del turno. PROGRAMMA ORARIO 21 AGOSTO (orario locale, fra parentesi gli italiani in gara) Sessione mattutina 09,00 Qualificazioni Lancio del Disco femminile gruppo A 09,05 Batterie 400 ostacoli femminili (Ceccarelli, Niederstaetter) 09,45 Batterie 400 metri femminili 10,00 Eptathlon femminile 5. prova: Salto in Lungo 10,30 Qualificazioni Lancio del Disco femminile gruppo B 10,35 Batterie 100 metri maschili (Collio) Sessione serale 18,30 Eptathlon femminile 6. prova: Lancio del Giavellotto 19,00 Qualificazioni Salto con l'Asta femminile gruppi A e B 19,40 2. turno 100 metri maschili (ev. Collio) 20,20 Semifinali 100 metri femminili 20,35 Qualificazioni Salto Triplo femminile gruppi A e B (La Mantia, Martinez) 20,40 Semifinali 800 metri femminili 21,10 Semifinali 400 metri maschili 21,10 FINALE Lancio del Disco femminile 21,40 Eptathlon femminile 7. prova: 800 metri - FINALE 22,05 Batterie 3000 siepi (Maffei) 22,55 FINALE 100 metri femminili Nella foto: Alessandro Talotti (foto Omega/Fidal) File allegati:
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