Atene: El Guerrouj, finalmente oro sui 1500
L'immagine finale dei 1500 maschili resterà nella storia dei Giochi Olimpici, non solo di Atene. La gara si è appena conclusa, con uno sprint al cardiopalmo tra El Guerrouj e Lagat. Già due volte il marocchino che tutto ha vinto e che tanti record ha stabilito, ha visto sfuggirgli il titolo più ambito, e a metà retta d'arrivo sembra che la storia si ripeta. Ma no, questa volta El Guerrouj non cede, tira fuori tutto quello che ha, guadagna centimetro su centimetro sul rivale e alla fine vince. Tagliato il traguardo s'inginocchia, resta piegato: è allora che gli si avvicinano i tre kenyani, avversari di tanti meeting, che lo trattano quasi con deferenza, come se fossero contenti che finalmente il destino abbia pagato quel debito così datato. El Guerrouj a quel punto si lascia andare a un pianto dirotto, senza remore. I dubbi sono svaniti e la sua carriera è finalmente completa. Il salto con l'asta femminile regala ai Giochi un record del mondo, forse l'unico dell'intera rassegna: la russa Isinbayeva ha lottato a lungo con la connazionale Feofanova apparendo sempre in svantaggio. Alla resa dei conti ha calato però le carte migliori, valicando l'asticella a 4,91, un nuovo passo verso il mitico muro dei 5 metri, sempre più vicino. Per le russe è doppietta, terza la polacca Rogowska. I 3000 siepi restano un feudo kenyano. E' così da vent'anni, da Los Angeles 1984, ormai non si discute più chi vince, ma se i corridori degli altipiani riusciranno a fare tripletta. Questa volta ci sono riusciti, in una gara che ha però confermato come la specialità viva un momento di empasse e risenta dell'assenza di grandi nomi (d'altronde ad Atene mancava il campione del mondo, l'ex kenyano Cherono ora Saef Shaheed del Qatar, non ammesso ai Giochi proprio per il cambio di nazionalità). Il titolo è andato a Kemboi, in 8:05.81, davanti a Kipruto (ancora junior) e Koech. Gli altri titoli: nei 100 hs femminili successo a sorpresa, soprattutto per la grande prestazione cronometrica, dell'americana Hayes, che ha fatto fermare i cronometri su 12.37, pur mostrando un'azione tecnica non impeccabile. Alle sue spalle l'ucraina Krasovska (12.45) e l'altra americana Morrison (12.56) mentre la campionessa mondiale canadese Felicien è finita fuori gara per una "toccata" con la russa Shevchenko. Nei 400 conferma della bahamense Williams-Darling, la migliore nell'arco di tutta la stagione, che ha vinto la sfida con la messicana Guevara in 49.41, terza la russa Antyukh. Nel decathlon trionfo per il ceko Sebrle, con 8.893 punti, grazie soprattutto a un grande risultato nel giavellotto, 70,82. La prova per supermen vedeva al via anche l'azzurro Paolo Casarsa, finito 28. e soprattutto lontano dai suoi limiti, con 7.404 punti. A proposito di italiani, questa era la giornata dei duecentisti. Il loro torneo si è già concluso, ma più che questo preoccupa l'infortunio occorso ad Andrew Howe all'arco plantare del piede destro, proprio quello che tanti problemi gli ha dato nel 2003. Il reatino aveva già avuto un risentimento in batteria, conclusa comunque in 20.55, suo secondo tempo di sempre. In serata il dolore lo ha condizionato, relegandolo all'ultimo posto in 21.17. Difficile che ora possa riprendenrsi in tempo per la staffetta, anche perché il suo giovane talento va preservato. Nell'altro quarto 6. posto di Torrieri in 20.89: "Non accampo scuse, ho corso piano, peccato perché stavo bene e i riscontri in allenamento erano positivi". Qui ha impressionato l'americano Crawford, che ha corso in decontrazione in 19.95, dando l'impressione di poter notevolmente fare meglio. Nel lungo fuori Nicola Trentin, che ha saltato 7,86, lontano dall'8,05 necessario per andare in finale: qui il favorito sarà l'americano Phillips, subito atterrato a 8,31. La giornata va in archivio anche con un nuovo caso di doping, che coinvolge il vincitore del disco, l'ungherese Fazekas al quale la vittoria è stata revocata per aver questi tentato di bluffare all'antidoping, sostituendo la provetta del test. Una brutta storia, che fa il paio con quella della russa Korzhanenko, trovata positiva dopo la vittoria nel getto del peso. Domani la giornata, ridotta solo alla sessione serale, propone tre finali, e soprattutto l'inizio del cammino per alcuni italiani in cerca di prestiogio, come Gibilisco nell'asta, Longo negli 800 e la May nel lungo. In bocca al lupo. Gabriele Gentili PROGRAMMA ORARIO 25 AGOSTO(Ora locale, fra parentesi gli italiani in gara) 19,00 Qualificazioni Lancio del Giavellotto femminile gruppo A (Claudia Coslovich) 19,15 Qualificazioni Salto con l'Asta maschile (Giuseppe Gibilisco) 19,50 Batterie 5000 metri maschili 20,35 Qualificazioni Lancio del Giavellotto femminile gruppo B (Elisabetta Marin) 20,40 Batterie 800 metri maschili (Andrea Longo) 21,20 Qualificazioni Salto in Lungo femminile (Fiona May) 21,55 FINALE 400 metri femminili 22,10 FINALE Lancio del Martello femminile 22,15 Quarti di finale 110 hs maschili 22,50 Semifinali 200 metri maschili 23,20 FINALE 200 metri femminili Nella foto: Hicham El Guerrouj (Foto Omega/Fidal) File allegati:
- I risultati della giornata olimpica
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