Avogaro: "Vogliamo esserci in tutti i grandi event



Ogni stagione che inizia, ci si chiede cosa potrà arrivare dalle prove multiple. Una disciplina affascinante perché insieme di specialità, che in Italia sconta però la mancanza di una tradizione specifica. In Svezia la Kluft è diventata emblema di un’intera Nazione grazie alle prove multiple, qui è praticamente impossibile sognare qualcosa del genere. Eppure le ambizioni non mancano in nessuno dei ragazzi che praticano eptathlon e decathlon, tanto che il responsabile tecnico di settore Renzo Avogaro ammette che non sono pochi coloro che puntano a guadagnarsi biglietti aerei per partecipare alle principali rassegne del 2007: “Abbiamo innanzitutto i Mondiali di Osaka, dove speriamo di portare sia Frullani che la Trevisan, poi gli Europei Under 23 obiettivo di Casiean e della Ricali, gli Europei Juniores per due o tre atlete, come Bianchi, Capponcelli e Bacciotti, mentre fra i maschi è Brugnone l’uomo che può agguantare il minimo. Come settore c’è la Coppa Europa a Tallin con i maschi in Superleague e le femmine in First League, ma vista la mole degli eventi in programma quest’anno si è deciso che sarà un obiettivo secondario” - Questo potrebbe precludere la permanenza nelle due serie? - Speriamo di no. Ma ad esempio se la Ricali fa il minimo per la rassegna continentale di Debrecen non farà parte della squadra azzurra di Coppa Europa, sarà un importante un punto di forza in meno perché c’è solo una settimana di differenza fra i due eventi e noi preferiamo gli Europei. Le ragazze italiane costituiscono un gruppo giovane che deve ancora maturare. In campo maschile invece, se gli infortuni non creano problemi si dovrebbe rimanere in Superleague. - Venendo ai singoli, Frullani viene dall’ennesima stagione contraddistinta da problemi fisici… - Per adesso sembra che stia abbastanza bene, sta lavorando sodo e se continua così farà anche i Tricolori indoor di prove multiple, spero anche con un discreto punteggio. A dir la verità non pensiamo minimamente agli Euroindoor di Birmingham perché bisogna essere invitati, sono ammessi solo 12 maschi e femmine, quindi bisognerebbe fare un record italiano a 5.900 punti che sinceramente appare arduo non avendo programmato la stagione al coperto. D’altro canto in passato solo Iapichino e Gasparro andarono. E‘ comunque un Frullani diverso, che ha imparato a convivere con questo piccolo problema ai tendini e che si allena costantemente, potrebbe essere finalmente l’anno della maturità e del raggiungimento degli 8.000 punti, ma visto quello che è successo in passato non possiamo far altro che incrociare le dita. Le sue intenzioni sono quelle di continuare per 3-4 anni e questo è già importante. - Degli altri chi vede bene? - Di sicuro Luca Ceglie, che già ha fatto ottimi risultati su ostacoli e lungo nel 2006 e potrebbe avvicinare i 7.800 punti, punteggio che potrebbe garantirgli la presenza alle Universiadi. - Come Frullani anche la Trevisan punta ai Mondiali. Con quali prospettive? - Avrà delle difficoltà a fare il minimo A perché 6000 punti sono ostici per lei ma la ragazza è convinta di poterli raggiungere, anzi dice che quello è il suo vero obiettivo ed è giusto darle fiducia. I 5.800 punti come minimo B sono invece alla sua portata. Per ora ha ora un piccolo problema di pubalgia che le ha consigliato di saltare le indoor. - Si punta molto su Casiean… - Il ragazzo continua a crescere, sembrerebbe che non abbia più i problemi muscolari che lo assillavano, ha già fatto un eptathlon indoor con gare discrete in tutte le specialità, deve proseguire senza problemi fisici per andare agli Europei Under 23. Come lui anche la Ricali sta lavorando bene. Lei le indoor le farà e nella prima parte di stagione all’aperto cercherà di migliorare le sue gare negative, peso e giavellotto, per il resto va già forte negli ostacoli. Sarà ad Ancona per conquistare il titolo indoor che rappresenta pur sempre qualcosa d’importante nella carriera di una ragazza. - Allargando il discorso a prescindere dai risultati agonistici, si nota fermento per il settore, che ha sempre lamentato scarsità di attenzione e di praticanti? - Sì e anche tanto. Quest’anno per la prima volta abbiamo un nutrito gruppo di juniores che nel passato non c’era, 7-8 ragazzi tutti ampiamente in grado di superare i 7.000 punti, con Brugnone come punta che vuole i 6.800 punti per andare agli Europei di categoria. Fra le ragazze poi abbiamo autentici talenti, ma non hanno ancora deciso se fare la specialità multipla o singola, come la Capponcelli che ha già 1,84 nell’alto ed ha quindi un po’ di dubbi se portare avanti un discorso o l’altro, o come la Bacciotti che solo a fine anno sarà maggiorenne, anche lei va bene nel salto in alto ma è convinta di fare le prove multiple. Anche fra le categorie più giovani c’è un nutrito gruppo di maschi e femmine che vorrebbero il minimo per i Mondiali Allievi di Ostrava. Il fermento c’è, bisogna portare avanti il discorso specifico delle prove multiple e questo è un problema non di atleti ma di tecnici che devono trovare il tempo per seguire questi giovani nell’arco della preparazione. Gabriele Gentili Nella foto: William Frullani, punta del movimento azzurro (foto Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

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