Azzurri argento a squadre, Crippa quarto
11 Dicembre 2022La legge del più forte. Jakob Ingebrigtsen fa scatenare Yeman Crippa e il resto della concorrenza nella prima parte, poi prende le redini, con la consueta autorità, a suo agio anche sui saliscendi insidiosi di La Mandria Park, ribadendo che non ce n’è per nessuno quando corre il ‘vichingo’ agli Europei di cross: sei vittorie su sei. Il podio individuale sfugge di soli due secondi a Yeman: quelli che lo dividono dal bronzo che finisce al collo del belga Isaac Kimeli. L’Italia torna invece in zona medaglie grazie alla squadra: è argento con l’ottavo posto di Yohanes Chiappinelli e il tredicesimo di Osama Zoghlami, a un solo punto dalla Francia campionessa d’Europa (24 a 25), ed è inevitabile un pizzico di rammarico per l’assenza di Iliass Aouani causa positività al Covid.
Il piano-gara è sostanzialmente rispettato: Yeman Crippa non aspetta nessuno, si mette in testa a tirare nel primo giro ‘lungo’ (da 1430 metri) mentre il norvegese Ingebrigtsen si tiene nascosto, in attesa di cominciare a mulinare. Nelle prime battute l’Italia è protagonista, ipotizza un forcing che possa scremare il gruppo: anche Yoghi Chiappinelli affianca Yeman e subito dopo si mostra in palla anche Zoghlami raggiungendo i due compagni in testa. Poi però, inesorabile, Jakob decide di irrompere dentro Piemonte 2022: nella discesa del secondo giro comincia a prendere confidenza con le posizioni di testa. A metà gara restano in testa in otto, con Yeman e Yoghi nella banda principale, ma sempre all’inseguimento dei primissimi. Chi prova a farsi venire una buona idea è il britannico Emile Cairess, all’attacco nella salita del quarto giro, guadagnando anche qualche metro. È un fuoco di paglia, perché Ingebrigtsen è attentissimo, non lascia scappare nessuno, porta via con sé Cairess e Kimeli e poi li saluta definitivamente nella tratta finale in picchiata. l’imperatore è lui (29:33 sui 9572 metri), argento a Cairess (29:42), bronzo a Kimeli (29:45), Crippa è ad un passo ma non basta, è giù dal podio individuale. Gli altri azzurri Yohanes Chiappinelli (8°, 30:03), Osama Zoghlami (13°, 30:20), Neka Crippa (22°, 30:40), Pasquale Selvarolo (46°, 31:23). A squadre, l’Italia si riprende il podio a quattro anni dal bronzo di Tilburg: Francia 24, Italia 25, Spagna 36.
“Resta un po’ d’amaro, ero convinto di poter regalare all’Italia una medaglia - il commento di Yeman Crippa - Purtroppo non è arrivata. Ci ho provato dal primo minuto a mettere in difficoltà tutti gli atleti e un po’ di selezione l’ho fatta. Poi gli altri hanno cominciato a correre e oggi erano più in condizione di me. Non posso essere contento di una medaglia di legno ma a metà gara ho sentito che la situazione si stava mettendo male. Poteva andare molto peggio. Devo farmi i complimenti per essere riuscito a tenere duro e difendere questo quarto posto”.
LE PAROLE DEGLI AZZURRI
Yeman Crippa (Fiamme Oro)
“Contento di quello che abbiamo fatto come squadra, è mancato veramente poco per regalare all’Italia l’oro. Peccato, ma ce l’abbiamo messa tutta, come nella mia gara individuale dove sono andato vicino alla medaglia. Poteva andare un po’ meglio, però ho chiuso il mio 2022 in bellezza: ringrazio la Federazione, che mi ha permesso di fare una stagione così, e tutto il tifo che c’era oggi”
Yohanes Chiappinelli (Carabinieri)
“Una gara impegnativa, ci ho provato e ho fatto molto meglio rispetto a tre settimane fa, nella prova di selezione. Ci è mancato solo un punto, stavolta ci dobbiamo accontentare del secondo posto”
Osama Zoghlami (Aeronautica)
“Felice di aver contribuito a questa medaglia a squadre. Sono partito un po’ forte, ma dovevo buttarmi e sono più che soddisfatto”
Nekagenet Crippa (Esercito)
“Ho impostato una gara in rimonta, forse mi è mancato l’ultimo giro e dispiace non aver preso l’oro. Ma tutto sommato, per la mia prestazione individuale, va bene così dopo una stagione difficile”
Pasquale Selvarolo (Fiamme Azzurre)
“Ero il più giovane della squadra, dovevo imparare a correre tra i grandi e c’è da fare la gavetta, con campioni che mi daranno la motivazione giusta per fare meglio nelle prossime stagioni”
SENIOR DONNE (7662 metri) - Di nuovo doppietta Norvegia. Esattamente come a Dublino, Karoline Bjerkeli Grøvdal imita il connazionale Ingebrigtsen e agguanta un altro titolo d’Europa, il secondo consecutivo. La sua ‘maledizione’ (cinque podi di fila senza mai l’oro fino al 2021) ormai è soltanto un ricordo: fino all’ultima tornata la impensierisce la tedesca campionessa europea dei 5000 Konstanze Klosterhalfen (26:29), unica a resisterle fino all’ultimo attraversamento della Galleria delle Carrozze, ma anche lei deve arrendersi nella discesa finale, condotta egregiamente da Grøvdal (26:25). Germania con tre atlete nelle prime quattro: Alina Reh al bronzo (27:19), Hanna Klein (27:19) per spadroneggiare nella classifica a squadre (9 punti) davanti a Gran Bretagna (30) e Irlanda (50). L’Italia piazza Nicole Reina al ventunesimo posto (28:11), Gaia Colli 32ma (28:41), Federica Zanne 50ma (29:31), Cristina Molteni 60ma (30:46), Maria Gorette Subano (32:46), ritirata Michela Moretton.
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