Azzurro Golden: 14 italiani all'Olimpico

04 Giugno 2019

Tortu e Tamberi i più attesi giovedì 6 giugno a Roma, Crippa e Chiappinelli sfidano l'Africa nel mezzofondo, Lukudo e Folorunso dopo i successi con la staffetta, Fabbri tra i colossi, Malavisi in casa

di Nazareno Orlandi

Tante gocce d’azzurro in un cast da brividi. Tanta Italia in un Golden Gala Pietro Mennea che può sognare con gli atleti di casa. C’è la ribalta internazionale per 14 italiani nella notte delle stelle allo stadio Olimpico di Roma, giovedì 6 giugno. Alcuni di loro hanno già segnato la stagione con tempi, misure e medaglie, basti pensare ai due azzurri-copertina dell’evento della Capitale, veri e propri simboli della nostra atletica in questo momento: Filippo Tortu e Gianmarco Tamberi, l’uomo più veloce d’Italia e l’uomo che salta più in alto, “Pippo” e “Halfshave”. L’Olimpico è già pronto a palpitare per la volata sui 200 metri di Tortu che non vuole restare in disparte nel duello tra Noah Lyles - che lo batté ai Mondali under 20 di Bydgoszcz tre anni fa - e Michael Norman, giovani e fulminei sprinter statunitensi. Il ventenne brianzolo delle Fiamme Gialle non vede l’ora di azzannare la pista dell’Olimpico per abbattere il primato personale di 20.34 che resiste da due anni, nella specialità che dai Mondiali di Londra 2017 non ha più frequentato. Il 9.97 ventoso (+2.4) stampato a Rieti nell’esordio stagionale individuale, dopo la qualificazione mondiale ottenuta a Yokohama con la staffetta 4x100, è soltanto la prima magia del recordman italiano, primo uomo nella storia tricolore a spalancare i cancelli dei 10 secondi nei 100 metri (9.99 a Madrid lo scorso giugno). E se Tortu può far scattare in piedi la Monte Mario, è tutta per Gianmarco Tamberi la curva sud che sovrasta la pedana del salto in alto, regno di “Gimbo”, rinato in inverno con il titolo europeo indoor a Glasgow (2,32) dopo due anni e mezzo di calvario e di lenta ripresa dall’infortunio al piede di stacco del luglio 2016 a Montecarlo.

Sui social il 27enne marchigiano delle Fiamme Gialle ha caricato il pubblico e ha chiesto un tifo infuocato: “Voglio vedervi gridare, saltare e cantare, ci divertiremo come matti”, parola di Tamberi, che si è lasciato alle spalle una lieve contusione al piede (non quello operato) e da Roma riprende la rincorsa verso i Mondiali di Doha in una sorta di anticipo della finale iridata contro i vari Bondarenko, Protsenko, Starc, Tobe, Przybylko, Nedasekau, una larga fetta dei baronetti della specialità. 

QUATTRO BRONZI AZZURRI - Oltre Tortu e Tamberi c’è tanto altro. Quattro medaglie europee sfideranno il mondo all’Olimpico. Yeman Crippa (Fiamme Oro) e Yohanes Chiappinelli (Carabinieri), entrambi di bronzo nella rassegna continentale di Berlino 2018, rispettivamente nei 10000 e nei 3000 siepi, affrontano le gazzelle africane. Il 22enne trentino Crippa lo fa sul territorio dei 5000 metri che elegge come uomo di riferimento il sempre più sorprendente etiope Selemon Barega. Il senese Chiappinelli, nelle siepi, si misura con il resto del mondo, sulla pista che gli ha regalato i propri due migliori tempi (e con lui ci sarà anche l’aviere Osama Zoghlami). Tornati da un mese di allenamento in altura a Flagstaff, in Arizona, i “gemelli” che stanno restituendo smalto al mezzofondo azzurro si batteranno a testa alta, così come le staffettiste della 4x400 Raphaela Lukudo e Ayomide Folorunso, a segno agli Euroindoor di Glasgow con il bronzo e poi alle World Relays di Yokohama con un prestigioso e inatteso terzo posto mondiale.

Per “Raffa” Lukudo (Esercito) è l’occasione per nuovi progressi nei 400 metri, distanza che l’ha vista splendida finalista continentale al coperto in Scozia, mentre per “Ayo” Folorunso dopo l’esordio da 55.56 nei 400 ostacoli di domenica scorsa a Imola è un ritorno, un anno dopo, nella pista del primato personale (55.16), sul set dorato della campionessa olimpica (Dalilah Muhammad), dell’oro mondiale (Kori Carter) e della campionessa europea (Lea Sprunger).

PER CRESCERE - Un parterre di “omoni” così, nel peso, non si era mai ammirato al Golden Gala, e Leonardo Fabbri, il 22enne fiorentino dell’Aeronautica è onorato e motivatissimo: il 20,45 di Castiglione della Pescaia non gli basta, e neanche più il 20,69 della stagione indoor, miglior lancio azzurro dal 2002. Chi gioca in casa, ma realmente, è Sonia Malavisi, l’astista romana delle Fiamme Gialle che in inverno si è arrampicata a 4,50 e che per la quarta volta proverà a scalare il cielo all’Olimpico, peraltro nella sfida tra “top player” come Stefanidi, Morris e Suhr. Laura Strati (Atl. Vicentina) ha già fatto intendere di volersi meritare Doha e quel 6,65 di domenica a Vicenza nel lungo è il primo segnale lanciato dalla saltatrice (e traduttrice) che vive a Madrid. Negli ostacoli il campione italiano dei 110hs Lorenzo Perini (Aeronautica) non vuole guardare da troppo lontano il duo Shubenkov-Ortega, e nei 400hs del fenomeno Rai Benjamin ecco la prima verifica per José Bencosme (Fiamme Gialle) dopo il lavoro svolto nei lunghi periodi di raduno a Tenerife e Antalya. Giavellotto per la tricolore Sara Jemai (Esercito) e per l’eterna Zahra Bani (Fiamme Azzurre, 59,01 a Savona), made in Italy nella gara della primatista mondiale Barbora Spotakova.

GLI ORARI DEGLI AZZURRI
17.05: Zahra Bani, Sara Jemai - giavellotto
18.30: Leonardo Fabbri - peso
18.35: Laura Strati - lungo
19.15: Sonia Malavisi - asta
20.03: José Bencosme - 400 ostacoli
20.13: Ayomide Folorunso - 400 ostacoli
20.15: Gianmarco Tamberi - alto
20.45: Yeman Crippa - 5000
21.05: Raphaela Lukudo - 400
21.25: Filippo Tortu - 200
21.35: Lorenzo Perini - 110 ostacoli
21.45: Yohanes Chiappinelli, Osama Zoghlami - 3000 siepi

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Raphaela Lukudo e Ayomide Folorunso (foto Colombo/FIDAL)


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